You are here
Home > Agenzia entrate > Evasione fiscale italiana al record storico

Evasione fiscale italiana al record storico

L’evasione italiana fiscale è al top in ambito europeo, con alcune punte drammatiche in settori come le ripetizioni private (dove quasi 9 su 10 sono in nero). “Le dimensioni del complessivo fenomeno evasivo continuano a essere particolarmente rilevanti e collocano il nostro Paese ai primissimi posti nella graduatoria internazionale” – ha pertanto concluso, nella recente audizione al Senato il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, secondo il quale bisogna “destinare almeno parte dei recuperi della lotta all’evasione alla riduzione del prelievo complessivo; un modo per dare concretezza a una sorta di ”patto sociale”, basato su un diffuso consenso nei confronti dell’azione di riduzione dell’evasione”.

“A livello territoriale” – continua il presidente della Corte dei Conti – “il Sud e le Isole si presentano come le aree a più alto tasso di evasione (40,1 per cento per l’Iva e 29,4 per cento per l’Irap), a fronte di una ”devianza” pressoché dimezzata nel nord del Paese”. Le differenze, tuttavia, “si invertono, se invece si guarda ai valori assoluti: il grosso dell’evasione si concentra nelle aree (Nord Ovest e Nord Est) in cui si realizza la quota più rilevante del volume d’affari e del reddito del nostro Paese”.

Ma non è finita (purtroppo) qui. “E’ stato stimato in passato” – sottolinea ancora Giampaolino – “che se l’evasione italiana dal 1970 fosse stata pari al livello statunitense (inferiore di tre punti), il debito pubblico sarebbe stato, dopo venti anni, molto più basso (76% del Pil invece di 108%) e l’aggiustamento fiscale necessario per riequilibrare la finanza pubblica molto meno impegnativo”.

“Difficilmente” – ha proseguito il presidente della Corte dei Conti nelle sue dichiarazioni riportate da Adnkronos – “il comportamento evasivo si esaurisce in un’unica violazione o in un’unica forma di prelievo. Di norma, si è in presenza di un circuito dell’evasione caratterizzato da un effetto domino, scandito da una successione logico-temporale”. E ripercorre le tappe principali di quello che definisce ‘effetto domino’. “Il passo iniziale è generalmente costituito dalla violazione dell’Iva (mancata emissione di fattura, scontrino o ricevuta fiscale); a esso consegue una riduzione dell’imponibile dell’Irap, dell’Irpef (o Ires), delle imposte locali e dell’imponibile contributivo. Non di rado si conclude sul versante della spesa pubblica con un aggravio della spesa sociale: l’evasore fiscale, riesce spesso a collocarsi in posizione reddituale utile per conseguire, in aggiunta ai frutti diretti dell’evasione, anche i benefici dello stato sociale”.

One thought on “Evasione fiscale italiana al record storico

Lascia un commento

Top