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Tasse sul lavoro da ridurre con patrimoniale?

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patrimoni-estero-montiLe tasse sul lavoro potrebbero essere ridotte attraverso l’introduzione di una tassa patrimoniale. A sostenerlo è il presidente dell’Espresso, Carlo De Benedetti, secondo cui la tassa andrebbe applicata a coloro che guadagnano oltre i 100 mila euro, e potrebbe essere direttamente utilizzata per poter ridurre la tassazione sul lavoro. Una ipotesi non disdegnata da qualche parte politica, ma che difficilmente l’attuale esecutivo potrà porre in essere.

Nei suoi interventi De Benedetti si è detto preoccupato per le politiche di rigore aggressive: “Con troppa austerità” – ha detto l’imprenditore, come riportato sulle pagine de Il Messaggero – “rischiamo di uscire dall’Europa”. Tuttavia, ricorda l’ingegnere, “non bisogna confondere l’austerità con lo spreco. Certi episodi di malcostume politico vanno stroncati sempre, anche quando l’economia è florida”.

Ancora, prosegue De Benedetti, in una situazione in cui mancano i soldi in cassa tra le misure più drastiche da adottare “c’è la riduzione delle spese militari  che vanno abbattute dei due terzi rispetto ad oggi (…) Niente F35, tanto non volano”. I soldi così risparmiati “dovrebbero servire a un grande piano di educazione nazionale. Se non puntiamo sulle scuole e sul sapere delle giovani generazioni, siamo un paese destinato alla sconfitta” (vedi anche il nostro recente approfondimento: ridurre le tasse è impossibile?).

Infine, conclude De Benedetti, “l’abolizione dell’Imu è una pura bandiera di propaganda demagogica. Se aboliamo completamente l’Imu dobbiamo mettere un’altra tassa per recuperare quei soldi. Possiamo anche chiamarla Giuseppe ma da lì dobbiamo passare”. Per quanto attiene la durata del governo Letta, De Benedetti ricorda come lo stesso premier si sia “dato come orizzonte temporale 18 mesi e in genere i politici in questi casi si rivelano ottimisti. Credo che il governo debba fare subito la riforma elettorale, anche solo abolendo l’attuale legge e lasciando quella di prima. In questo modo si creerebbe un ombrello: la certezza che in ogni caso non andremo più a votare con questo schifo di legge”.

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