Credito d’imposta per le nuove assunzioni nelle aree svantaggiate

Saranno tenuti alla presentazione della comunicazione per il credito d’imposta per le nuove assunzioni nelle aree svantaggiate tutti i datori di lavoro che hanno ottenuto l’accoglimento dell’istanza, anche parziale.

Si partirà il 01.02.2010 con la presentazione della comunicazione annuale “rendicontativa” che darà anche la possibilità di usufruire dell’eventuale credito non ancora utilizzato.

Ma che cos’è questo credito d’imposta?

Infatti con la Finanziaria 2008, furono messe a disposizione alcune misure per incentivare l’occupazione in alcune aree svantaggiate, con problematiche di occupazione lavorativa in pianta stabile.

Nella fattispecie fu introdotto un credito d’imposta, da utilizzare solo ed esclusivamente in compensazione, per chi ha assunto, nel 2008, nuovi dipendenti a tempo indeterminato, anche in part-time, incrementando così la base occupazionale (articolo 2, commi da 539 a 547, legge 244/2007).

Il credito ammonta ad un massimo di € 333 mensili per ciascun nuovo lavoratore – aumentato a €416 per ogni lavoratrice rientrante nella definizione di “lavoratore svantaggiato”, contenuta nel regolamento Ce 2204/2002,–ed è destinato a imprese e professionisti che hanno contribuito, con le assunzioni, alla diminuzione della disoccupazione in alcune aree particolarmente depresse del Sud del Paese, situate in:

  1. Abruzzo,
  2. Basilicata,
  3. Calabria,
  4. Campania,
  5. Molise,
  6. Puglia,
  7. Sicilia
  8. Sardegna.

Aliquote IRPEF 2010

Aliquote IRPEF 2010

Anche quest’anno le aliquote IRPEF rimangono invariate, sono sempre 5 come gli anni passati.

Il Ministro Tremonti ha affermato che la situazione italiana non ha permesso almeno per ora di abbassare, come promesso, le aliquote IRPEF, mantenendole alle percentuali passate, lasciando però uno spiraglio di speranza per il 2013, anno in cui verrà attuata la riforma fiscale con relativo abbassamento delle aliquote.

Come detto le aliquote IRPEF 2010 sono 5 e nello specifico sono:

  1. 23 % da 0 a € 15.000
  2. 27%  da €15.001 a €28.000,
  3. 38%  da €28.001 a €55.000,
  4. 41%  da €55.001 a €75.000,
  5. 43%  oltre € 75.000

Come sempre ricordiamo che il calcolo viene effettuato con metodo progressivo quindi le variazioni avvengono sulla parte eccedente di reddito, quindi le aliquote scattano da un euro successivo all’aliquota precedente solo per la quota che supera.

Ricordiamo che non devono l’IRPEF:

Aumenta il canone RAI

canone rai

Aumento in vista per il canone Rai, infatti passerà da€ 107,50 ad € 109,00 l’anno.

A prevedere l’aumento è il decreto che è stato firmato dal vice ministro allo sviluppo economico con delega alle comunicazioni, Paolo Romani.

Nel decreto, firmato il 11.12.2009, viene determinato l’importo per il 2010 del canone di abbonamento.

A “rassicurare” sull’aumento vi è stata una nota con la quale si specificava che l’importo è stato adeguato di 1,50, tenendo conto, ai sensi di legge, dell’inflazione programmata.

Il “piccolo aumento costerà ai contribuenti la modica cifra di € 24 milioni l’anno.

L‘ADUSBEF è allibita al pensiero di un tale aumento, proprio perchè, a detta dell’associazione, è una vergogna che si dia un premio al servizio pubblico che ci riemmpe di frottole sulla situazione economica del paese.