Senza delibera l’Ires è indeducibile dal compenso degli amministratori

Quando non esiste una delibera assembleare specifica, i compensi che sono corrisposti ai vari amministratori non possono essere dedotti dal reddito d’impresa. È questa la sintesi di una recente sentenza della Commissione Tributaria di Trento. Che cosa è successo esattamente? Una verifica fiscale molto accurata aveva prodotto come risultato l’emissione di un avviso di accertamento per contestare la deduzione dei compensi in questione. Nel dettaglio, si è trattato di una società a responsabilità limitata (Srl). La nostra amministrazione finanziaria aveva motivato tutto questo con il fatto che il ruolo di amministratore può essere svolto sia in forma gratuita che retribuita.

Scadenza vidimazione dei libri sociali società di capitale

Tra le numerose differenze che distinguono le società di capitale da quelle di persone, sul versante degli adempimenti, trova risalto l’imposta annuale di vidimazione dei libri sociali in scadenza il prossimo 18/03, posticipo del 16/03 in quanto giorno festivo.

La tassa, dovuta in misura forfettaria per la numerazione e la bollatura dei libri e dei registri sociali, a prescindere dal numero e dalle pagine effettivamente utilizzati nel corso dell’anno, grava su società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, aziende speciali e consorzi tra enti territoriali, comprese le imprese in liquidazione ordinaria o in procedura concorsuale.

Fisco: chiesti 777 milioni di euro a Microsoft!

Il fisco danese sta domandando 777 milioni di euro a Microsoft. Alla base di tale incredibile richiesta, gli importi che la compagnia americana avrebbe dovuto pagare per l’acquisto della software house Navision, interessi compresi. L’operazione, archiviata nel 2002, avrebbe portato nelle casse del fisco della Danimarca minori introiti per 5,8 miliardi di corone. Di qui, la scelta di domandare in casa Microsoft quanto dovuto, almeno stando all’indiscrezione riportata dal sito ufficiale di Danmarks Radio, la radio/TV pubblica nazionale.

Il Fisco stabilisce la misura degli interessi di mora

Gli interessi di mora ammontano al 5,2233% in ragione d’anno (vedi anche Novità pagamenti entro 30 giorni): è questa la disposizione stabilita dalla nostra amministrazione finanziaria con un provvedimento di pochi giorni fa. In pratica, la misura in questione comincerà ad essere applicata a partire dal prossimo mese di maggio e il direttore dell’Agenzia delle Entrate l’ha ricavata prendendo spunto dalla media dei tassi bancari attivi. In pratica, quest’ultima è stata individuata direttamente dalla Banca d’Italia per quel che concerne il periodo di tempo compreso tra il primo e l’ultimo giorno dello scorso anno. Ma a cosa verranno applicati tali interessi nello specifico?

Nuovo vademecum Agenzia delle Entrate sul fisco sulla casa

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova versione del vademecum utile per poter monitorare tutte le principali caratteristiche del fisco sugli immobili. Cinque sono i capitoli che contraddistinguono questo nuovo “manuale” delle Entrate, cominciando con quello dedicato alla tassazione degli immobili, con aggiornamento di una nutrita schiera di argomenti rispetto alla precedente versione disponibile della stessa guida.

Esenzioni dell’Imu più chiare per gli enti no profit

L’Imposta Municipale Unica ha ancora spazio e motivo per essere approfondita (vedi anche Dichiarazione Imu chi può non presentarla). In effetti, il Dipartimento delle Finanze ha reso note quarantotto ore fa ben due risoluzioni a tal proposito, cercando di far capire come devono essere applicate in maniera corretta le esenzioni relative all’Imu. Volendo essere ancora più precisi, il riferimento è andato a quegli immobili che sono usati dagli enti non commerciali, in modo da rendere ancora più elastica l’interpretazione della norma in questione. Anzitutto, si deve parlare della risoluzione 3/Df.

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Fisco italiano sempre più pesante

Peggiorano le fondamentali sul fisco nazionale e sui conti pubblici. Stando a quanto comunicato dall’Istat, infatti, il rapporto debito-pil italiano nel 2012 ha raggiunto il 127 per cento al lordo dei sostegni ai Paesi dell’area euro, per il livello più elevato dall’innizio delle serie storiche confrontabili, nel 1990, e ben 6,2 punti percentuali superiore rispetto a quanto era stato rilevato nel 2011.

Iva al 10% per la cura ordinaria delle caldaie

La risoluzione 15/E che è stata pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate ha avuto il merito di chiarire il trattamento fiscale relativo ad alcuni impianti di riscaldamento (vedi anche Nuova tassa autocertificazione caldaia). In pratica, questo documento della nostra amministrazione finanziaria ha spiegato come l’aliquota Iva che bisogna applicare ai controlli ordinari e obbligatori di quegli impianti che sono installati per una prevalente destinazione abitativa di tipo privato è quella ridotta e pari al 10%. Nel dettaglio, si fa riferimento sia ai condomini che alle abitazioni private. L’agevolazione tributaria, comunque, deve essere collegata solamente agli interventi volti a migliorare l’efficienza di questa caldaie e non anche la copertura assicurativa della responsabilità civile verso i terzi, una prestazione totalmente diversa.

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Quante tasse pagheremo nel 2013

In un clima di confusione quale quello attuale, una cosa sembra essere piuttosto certa: il 2013 porterà più tasse nelle case delle famiglie italiane, e nelle sedi delle imprese nazionali. Ad affermarlo è la Cgia di Mestre, secondo cui nel corso dell’anno gli italiani pagheranno 14,7 miliardi di tasse in più. Ma vediamo più nel dettaglio a quali considerazioni è giunta l’associazione, che contribuisce a fotografare in maniera impietosa la pressione fiscale tricolore.

Scade domani il termine fiscale per gli aeromobili privati

Scadrà domani il termine fiscale previsto dall’Agenzia delle Entrate per i cosiddetti aeromobili privati (vedi anche L’imposta su aeromobili e aerotaxi): il 5 marzo, infatti, è la data scelta per quei soggetto che sono proprietari, usufruttuari, utilizzatori a titolo di locazione finanziaria e anche acquirenti con il patto di riservato dominio dei mezzi in questione. L’adempimento è piuttosto semplice e viene perfezionato avvalendosi del modello F24 con elementi identificativi. Inoltre, la nostra amministrazione finanziaria ha messo a disposizione tre codici tributo utili in questo senso.

Niente tasse per i migliori diplomati

Una utile e interessante iniziativa abbatti-tasse è stata avviata dall’Università di Cagliari. L’istituto del capoluogo sardo, durante l’inaugurazione delle giornate di orientamento, ha infatti affermato di voler azzerare le tasse universitarie per chi si diploma con il massimo dei voti (100), in aggiunta alla conferma delle agevolazioni per i figli di cassaintegrati e di disoccupati. Finalmente una buona notizia per chi, attraverso la riduzione della pressione fiscale, vuole cercare di garantire il miglior diritto allo studio.

Ulteriori precisazioni sul conguaglio del contributo IVS

Con il messaggio numero 3678 l’Inps ha fornito ulteriori precisazioni per quel che riguarda il conguaglio del contributo aggiuntivo IVS (Indennità Vecchiaia Superstiti) pari allo 0,5%. In pratica, si fa riferimento alla restituzione dello sgravio contributivo relativo alle retribuzioni di secondo livello. Questo stesso contributo è stato stabilito mediante un apposito testo normativo, vale a dire la Legge 297 del 1982 (“Disciplina del trattamento di fine rapporto e norme in materia pensionistica”), con delle specifiche aziende che sono state ammesse al beneficio in questione. Il messaggio dell’ente previdenziale è stato utile anche per il differimento dei termini di versamento.

Disponibili online i software per compilare i modelli 730-4

Il sito web della nostra amministrazione finanziaria ha appena messo a disposizione dei sostituti d’imposta i nuovi software di compilazione e controllo. Nello specifico, si tratta della comunicazione per la ricezione in modalità telematica dei dati relativi ai modelli 730-4 (vedi anche Per il modello 730-4 c’è tempo fino al 20 aprile). Il documento in questione dovrà essere inviato entro e non oltre il prossimo 2 aprile, visto che la scadenza classica, il 31 marzo per la precisione, cade di domenica, mentre il successivo 1° aprile sarà un giorno festivo (lunedì dell’Angelo). Inoltre, si sta parlando del modello che è stato approvato lo scorso 22 febbraio mediante un apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.