E’ stata avviata la nuova prassi che consente agli investitori esteri di fissare con il Fisco italiano un’intesa in base alla quale determinare in via preventiva quanto devono versare di tasse in Italia. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento con le specifiche tecniche, in base a quanto stabilito dal governo con il decreto legislativo sull’Internazionalizzazione della scorsa estate, che punta a diminuire il gap fiscale tra l’Italia e altri regimi europei.

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha ribadito che l’evasione fiscale e l’elusione fiscale, i due grani mali dei conti pubblici italiani, sono incompatibili con la nostra economia e con il nostro ordinamento democratico. Ogni anno, infatti, secondo alcune statistiche, almeno 130 miliardi di euro destinati al Fisco spariscono in diversi modi.
Fino ad oggi sono state praticamente sconosciute al Fisco, tanto da meritare l’appellativo letterario di “case fantasma“. Ma la vicenda, più che sotto il profilo letterario, deve essere vista sotto quello contabile. Si tratta, infatti, di un alto numero di immobili, più di 500 mila per la precisione, che fino ad oggi non erano ancora stati inseriti all’interno dei registri ufficiali del Catasto italiano e che da oggi saranno invece censiti.
Secondo quanto affermato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sarebbero quasi 20 milioni di euro le contestazioni di imposta evasa nel settore delle scommesse. L’Agimeg informa infatti che l’imponibile sottratto a tassazione sarebbe superiore a 296 milioni di euro. I controlli avrebbero permesso di rilevare 577 agenzie di raccolta scommesse prive di licenza di Pubblica sicurezza che hanno operato per conto di 26 bookmakers italiani ed esteri, privi di concessione statale, con conseguente allargamento dello scenario di evasione.
La Commissione Europea e le principali istituzioni comunitarie stanno predisponendo una serie di novità che nei prossimi anni potrebbero aiutare la lotta all’evasione e all’elusione fiscale. Tra le tante iniziative, lo scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali dei 27 paesi dell’Unione europea. Vediamo dunque nel maggiore dettagli quali sono le principali attese che i governi nazionali stanno alimentando nei confronti dell’importante tema.