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Il Fisco e le nuove malattie per la pensione di invalidità

Di base, viene riconosciuta la pensione di invalidità successivamente al riscontro di malattie prestabilite. L’elenco nonostante ciò potrebbe essere presto soggetto a variazioni per disturbi dei quali, fino a non troppo tempo fa, si ignorava l’esistenza e per i quali quindi non era prevista una diagnosi.

L’ultima notizia in questo senso arriva direttamente dalla Francia: è stata riconosciuta la pensione di invalidità ad una donna, la quale non ha ancora compiuto 40 anni, dichiarata ipersensibile alle onde elettromagnetiche.

Data la diffusione del wifi e delle antenne per cellulari, per via della sua malattia, la donna è stata costretta a trasferirsi in montagna. La 39enne si è vista riconoscere un’invalidità dell’85% che le conferisce il diritto ad una pensione di 800 euro al mese per tre anni, con possibilità di proroga. A dare notizia alla sentenza, decisa lo scorso luglio, è stata un’associazione ecologista francese. Tra i sintomi accusati dalla donna vittima dell’ipersensibilità conclamata mal di testa, prurito e disturbo del sonno. Adesso con gli 800 euro mensili della pensione di invalidità vive in un granaio ristrutturato in montagna, senza elettricità né linea del telefono. Nel frattempo la notizia ha superato ben presto i confini francesi.

Quali possibilità ci sono che anche in Italia si riconosca la pensione di invalidità per nuove malattie connesse alle tecnologie moderne? Al momento la stessa Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) fatica a dare una definizione scientifica completa di questo disturbo limitandosi a riconoscere che la suddetta malattia è “caratterizzata da diversi sintomi non specifici che differiscono da un individuo all’altro” ma confermando comunque che si tratta di “una chiara realtà”.

 

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