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La sentenza della Corte Ue sull’Iva ridotta dei farmaci

Si è parlato molto spesso dei farmaci associati al trattamento fiscale: ad esempio, come è noto, esiste una detrazione Irpef per i prodotti omeopatici molto precisa. Stavolta, un nuovo tassello in questo senso è stato aggiunto dalla Corte di Giustizia Europea, la quale si è dovuta esprimere su un ricorso presentato dalla Commissione per un inadempimento della Spagna. In pratica, la nazione iberica avrebbe applicato una disciplina diversa da quella comunitaria per quel che concerne l’Imposta sul Valore Aggiunto. Come è previsto dalla legge, infatti, ogni singolo stato membro ha la possibilità di sfruttare una o più aliquote Iva in forma ridotta.

Queste agevolazioni si riferiscono alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi, più precisamente per quel che concerne i prodotti farmaceutici usati per le cure mediche e i trattamenti veterinari (la detraibilità delle spese veterinarie) e gli apparecchi medici, i classici ausili dei normali strumenti. La Corte ha dovuto anzitutto pronunciarsi sulla interpretazione della nozione di prodotti farmaceutici che sono normalmente usati per tali cure. Sono due le condizioni che devono sussistere allo stesso tempo per poter beneficiare delle aliquote ridotte: in primo luogo, bisogna avere a che fare con dei prodotti farmaceutici, inoltre, questi ultimi devono essere utilizzati per le cure mediche, ma anche per prevenire le malattie e per i trattamenti medici e veterinari.

L’interpretazione, dunque, deve avvenire attribuendo un significato che possa essere più ampio possibile rispetto alla normale nozione di medicinale. Le agevolazioni a cui si sta facendo riferimento riguardano solamente i prodotti finiti destinati al consumatore finale, fatta eccezione per quelli utili per la produzione di medicinali, visto che è necessaria una ulteriore trasformazione. L’obiettivo in questo caso è quello di rendere meno onerosi possibili e maggiormente accessibili allo stesso consumatore finale i beni che sono considerati necessari. Nel caso si dovessero presentare situazioni simili in futuro non si potrà non fare affidamento su una pronuncia così importante.

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