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Tasse sospese da pagare entro il 16 dicembre

Le tasse e i contributi sospese alle imprese colpite dal sisma dovranno essere pagate entro il 16 dicembre. Entro l’esercizio in corso, pertanto, i contribuenti dovranno versare il saldo e il primo acconto Irpef di luglio, l’pef di luglio, acconto Imu di giugno e saldo Imu di dicembre, secondo acconto Irpef di novembre e scadenze Iva. Se non fosse possibile disporre di tutta la liquidità necessaria per adempiere a tali scadenze, è comunque possibile fruire di un prestito bancario senza interessi, da restituire con piano di ammortamento in un massimo di due anni.

Gli interessi del prestito bancario saranno riconosciuti all’istituto di credito sotto forma di credito di imposta, in una partita di giro tra l’erario e le banche. Pertanto, il recupero sarà dilazionato tra impresa e banca e non tra contribuenti ed erario.

Non solo. Stando a quanto afferma il quotidiano Italia Oggi, starebbe arrivando “anche la possibilità di chiedere finanziamenti alle banche per effettuare i versamenti fiscali a condizioni agevolate. Nel decreto l’esecutivo prova a risistemare l’applicazione delle ritenute dei sostituti di imposta. Precisando che «in  considerazione della mancata sospensione degli obblighi dei sostituti di imposta» si riconosce fino al 16 dicembre, ai sostituti, la possibilità di regolarizzare adempimenti e versamenti omessi senza l’applicazione di sanzioni e interessi. La disposizione prevede due casi: quello in cui il sostituto non ha adempiuto agli obblighi di riversamento (e comunque ha già trattenuto dalla busta paga) e quello in cui non ha effettuato e non ha riversato (nessuna trattenuta neanche in busta paga)”.

“I titolari di reddito di impresa, limitatamente ai danni subiti in relazione alla loro attività di impresa potranno accedere ad un finanziamento statale, della durata di due anni, per far fronte a quei versamenti che torneranno ad essere dovuti” – prosegue il quotidiano – “La procedura, si legge, nella nota di spiegazione del decreto legge, sarà analoga a quella già prevista per i contributi per la ricostruzione. I contribuenti dovranno restituire il prestito con accollo degli interessi di stato. In caso di mancata restituzione alle banche dei capitali i dati saranno trasmessi all’Agenzia delle entrate per trasformare l’omissione in iscrizione a ruolo di riscossione”.

Vedi anche rimborso Imu terremoto.

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