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Chiusura d’ufficio delle partite IVA 2013

Partite-Iva-nasce-il-Manifesto-del-lavoro-autonomoIl decreto legge n. 16/2012 ha introdotto una procedura semplificata di cancellazione delle partite Iva non più utilizzate. Vediamo allora in che modo funziona la chiusura d’ufficio delle partite IVA, e quali sono le conseguenze per i contribuenti che hanno una posizione IVA non almentata dalla consueta dichiarazione di cessazione di attività, prevista per legge.

Ebbene, sulla base degli elementi e dei dati in proprio possesso, l’Agenzia delle Entrate individua periodicamente i titolari di partita Iva che, pur essendo obbligati, non hanno presentato la dichiarazione di cessazione di attività, e comunica agli stessi che provvederà alla chiusura d’ufficio della partita Iva.

Il contribuente interessato dalla comunicazione di chiusura d’ufficio della partita IVA può comunque agire in opposizione. In particolar modo, se il contribuente rileva eventuali elementi non considerati o valutati erroneamente ha la possibilità di fornire i chiarimenti necessari entro i 30 giorni successivi al ricevimento della comunicazione.

Si noti altresì come la chiusura comporta l’obbligo del pagamento della sanzione prevista per l’omessa presentazione della dichiarazione di cessazione di attività (da 516 a 2.065 euro). La sanzione è iscritta direttamente e immediatamente a ruolo a titolo definitivo (vedi anche il nostro recentemente approfondimento sulle comunicazioni operazioni IVA, delle quali ci siamo occupati appena pochi giorni fa).

Tuttavia, se il contribuente – entro 30 giorni dal momento del ricevimento della comunicazione – sceglie di pagare la sanzione, la stessa “multa” amministrativa è ridotta a 172 euro, ovvero un terzo della quota minima. Inoltre, così facendo il contribuente potrà “sanare” la propria posizione senza che il credito vantato dalle Entrate sia iscritto a ruolo.

Alla luce di quanto sopra, qualora siate titolari di una partita IVA non utilizzata, vi consigliamo di evitare di diventare protagonisti della chiusura d’ufficio e prendere contatti con le Entrate (eventualmente anche tramite call center dell’Agenzia) per poter ottenere maggiori informazioni sulla modalità più celere di chiusura della posizione.

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