Ben quattordici codici tributo nuovi di zecca: si tratta di una ventata di novità davvero importante quella che sta riguardando i geometri e i loro contributi diretti alla relativa cassa previdenziale. Questi ultimi, infatti, sono già destinati a una sezione del modello Unico (il quadro RR per la precisione), ma si è provveduto a perfezionare il tutto attraverso la risoluzione 51/E della giornata di ieri. In pratica, i codici in questione dovranno essere necessariamente evidenziati nel modello F24 Accise, visto che ognuno di essi identifica un diverso pagamento. Le innovazioni per tale categoria professionale sono cominciate almeno tre mesi fa, quando il Tesoro e il Ministero del Lavoro hanno deciso di determinare con precisione l’importo dovuto alla cassa di previdenza e assistenza da parte dei geometri liberi professionisti.
gianni
Funzionamento Dta sui bilanci
È finalmente stata fatta l’opportuna chiarezza in materia di Dta (Deferred Tax Assets), grazie all’idoneo intervento congiunto da parte della Banca d’Italia, dell’Isvab e della Consob. Il tavolo tecnico posto in piedi dalle tre autorità appena ricordate per risolvere i problemi interpretativi legati all’applicazione dei principi Ias / ifrs, ha stabilito che gli effetti della disciplina fiscale di cui alla legge 214 del 22.12.2011, articolo 9, non determinano alcuna variazione nella classificazione contabile delle Dta, che pertanto potranno continuare a figurare nell’attivo del bilancio tra le attività per imposte anticipate.
L’intervento normativo aveva reso certa la trasformazione delle Dta in attività disponibili nei confronti dell’Erario, nell’ipotesi in cui si verifichino perdite d’esercizio. Grazie a questa interpretazione, le Dta non dovranno più essere dedotte dal capitale a fini prudenziali, e saranno invece incluse tra le attività ponderate per il rischio, con un peso pari al 100%, così come riconosciuto dal Comitato di Basilea nello scorso mese di dicembre.
La Cassazione interviene sulle scadenze fiscali di sabato
La Corte di Cassazione ha reso pubblica una sentenza che ha una stretta correlazione con gli adempimenti fiscali: in effetti, la pronuncia numero 6728 dello scorso 4 maggio dei giudici di Piazza Cavour è intervenuta in merito alle scadenze fiscali, ricordando come il termine per proporre un appello sia del tipo “ a decorrenza successiva”. Questo vuol dire dunque che il proponente dello stesso può beneficiare della proroga al primo giorno che segue quello non festivo, ma solo nel caso in cui il giorno in questione sia un sabato. La decisione degli “ermellini” è stata presa conformemente a quanto disposto dal quarto comma dell’articolo 155 del codice di procedura civile (“Computo dei termini”). Il caso di specie ha riguardato la nostra amministrazione finanziaria, la quale ha ottenuto un giudizio favorevole dalla Suprema Corte, nonostante il precedente giudizio fosse andato in maniera ben diversa.
Moratoria sui debiti tributari delle aziende in crisi
E’ stato finalmente varato il provvedimento che introduce la moratoria di un anno dei debiti tributari per le imprese “in crisi”, certificate da Equitalia. Un provvedimento che potrebbe costituire un gradevole sollievo nei confronti delle realtà imprenditoriali in difficoltà, e che va ad accompagnarsi – e a non sostituire – i provvedimenti già avviati nei confronti delle moratorie dei debiti intrattenuti nei confronti degli istituti di credito. La misura dovrà ora essere attuata attraverso un decreto del ministero dell’economia.
A diventare legge sono anche le nuove regole in materia di commissioni bancarie, che prevedono la reintroduzione delle commissioni per gli scoperti, precedentemente cancellate con un emendamento al dl liberalizzazioni, con esonero delle famiglie e dei correntisti in rosso per un massimo di 500 euro, e per non più di sette giorni consecutivi a trimestre.
La versione in tedesco di Unico PF e Unico Mini 2012
Come accade di solito, la nostra amministrazione finanziaria non si è dimenticata di quelle comunità del nostro paese che parlano una lingua diversa dall’italiano: il riferimento va in questo caso alla versione bilingue di due modelli fiscali di grande importanza, vale a dire Unico Persone Fisiche e Unico Mini 2012, le cui istruzioni e diciture sono state messe a disposizione sia nella nostra lingua che in tedesco. Natürliche Personen, questa la denominazione ufficiale nella lingua teutonica, dovrà essere sfruttato da tutti quei contribuenti che hanno la necessità di dar vita alla dichiarazione dei redditi che sono stati conseguiti nello scorso anno d’imposta (il 2011 per intenderci). Tali modelli potranno essere rinvenuti in maniera piuttosto semplice nell’apposita sezione che l’Agenzia delle Entrate ha dedicato nel proprio sito web alla modulistica.
Termine ultimo pagamenti Pubbliche amministrazioni
Buone notizie (o almeno, così si spera) per le imprese. Gli enti pubblici avranno infatti non più di un anno di tempo per poter saldare i loro debiti. In seguito alla certificazione del debito, infatti, il pagamento non potrà più essere dilazionato oltre i 12 mesi: in caso contrario, scatterebbero problemi nella contabilizzazione dei crediti, che diverrebbero sostanzialmente finanziari, con tutto ciò che ne consegue.
Una volta ricevuta la richiesta di certificazione, inoltre, la pubblica amministrazione avrà non più di 60 giorni di tempo per poter verificare la validità della domanda, e fornire di conseguenza all’impresa il documento da cui risulta la certezza e l’esigibilità del credito. A questo punto, stando alle intenzioni del governo Monti, per l’impresa si apriranno due strade alternative, da perseguire dando un’occhiata alle proprie esigenze di cassa.
Il differimento dei contributi Inps per le ferie collettive
Uno degli ultimi oggetti che hanno caratterizzato i celebri messaggi dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) è quello che ha a che fare con la richiesta di differimento degli adempimenti contributivi a causa delle ferie collettive: di cosa si tratta con precisione? In pratica, come ha spiegato l’Inps stesso, tutte quelle aziende che non possono provvedere al pagamento dei contributi oppure alla presentazione della denuncia a cadenza mensile proprio a causa della chiusura per questo tipo specifico di ferie, hanno una possibilità importante da sfruttare. Nel dettaglio, esse possono richiedere l’autorizzazione a effettuare gli adempimenti in questione, vale a dire quelli del mese in cui vi sono le ferie collettive, entro un termine temporale maggiore. Non è la prima volta che viene concessa una opportunità del genere.
Compensazione crediti – tasse
Stando a quanto sta emergendo sul decreto per la compensazione dei debiti delle pubbliche amministrazioni, i crediti vantati verso gli enti PA potranno essere compensati con i debiti fiscali solamente per il “passato”, cioè per le somme iscritte a ruolo. Ad annunciarlo era stato, pochi giorni fa, il viceministro all’economia Vittorio Grilli, e il sottosegretario Claudio De Vincenti.
Pertanto, stando a quanto sta risultando, sarebbe confermata l’ipotesi di una soluzione che punti a compensare solamente i debiti che le imprese hanno già contratto nei confronti della pubblica amministrazione, con esclusione del fronte tributi, sia presenti che futuri. “Presto sarà possibile per le piccole imprese compensare i crediti verso la pubblica amministrazione con i debiti del fisco, i debiti del passato” – ha dichiarato De Vincenti.
Doppia scadenza per il Preu sugli apparecchi da intrattenimento
Questi ultimi dieci giorni di maggio riserveranno degli appuntamenti fiscali di rilievo per quel che riguarda il cosiddetto Preu: l’acronimo in questione sta a indicare il prelievo erariale unico relativo agli apparecchi da intrattenimento, con ben due date dedicate ad esso. Di cosa si tratta esattamente? Anzitutto, la scadenza del 22 maggio, quella più imminente quindi, si riferisce a tale prelievo, con il versamento della quarta rata del secondo periodo contabile (per intenderci si sta parlando di due mesi consecutivi che sono appena terminati, vale a dire marzo e aprile). Il calcolo in questione non è difficile, in quanto è sufficiente prendere a riferimento il Preu che è dovuto per il periodo contabile al netto di quanto è stato pagato nelle prime tre rate.
Nessuna riscossione per importi fino a 30 euro
Il dl sulle semplificazioni fiscali, all’articolo 3, comma 10 e 11, prevede che con decorrenza 1 luglio 2012 non possano più essere accertati, iscritti a ruolo e riscossi, crediti relativi a tributi erariali, regionali e locali di ammontare dovuto, comprensivo di sanzioni amministrative e interessi, non superiore ai 30 euro, con riferimento a ogni singolo periodo di imposta.
Ad ogni modo, la nuova norma – in grado di introdurre qualche gradita semplificazione ai rapporti dei contribuenti italiano con il Fisco – prevede altresì qualche dettagli specifico in grado di ridurre i margini di libera interpretazione. Su tutti, ovviamente, il fatto che il nuovo importo di 30 euro non determina il venir meno dell’obbligazione tributaria, e non giustifica i mancati versamenti di somme non superiori a 30 euro. Ma cosa cambia, allora?
Ancora dieci giorni per il ravvedimento sprint
Tra dieci giorni esatti giungerà al suo ultimo termine la scadenza fiscale relativa al cosiddetto “ravvedimento sprint”, vale a dire quello che si riferisce agli omessi versamenti di imposte e ritenute. Entrando maggiormente nel dettaglio, entro il prossimo 30 maggio sarà necessario regolarizzare in modo adeguato tutti i pagamenti che non sono stati posti in essere per quel che concerne le imposte e le ritenute: la data si riferisce anche al caso in cui i versamenti non siano stati realizzati in misura sufficiente entro lo scorso 16 maggio. In pratica, in questo caso è possibile sfruttare al massimo la riduzione della sanzione pecuniaria, fino anche allo 0,2% che verrà applicato su ogni giorno di ritardo (alla somma finale bisognerà comunque aggiungere anche gli interessi di tipo legale), ma non vi devono essere stati accessi, ispezioni o altre verifiche amministrative e di accertamento, come ad esempio le richieste di documenti.
Incontro Italia – Svizzera sull’evasione fiscale
Ne parliamo oramai da diversi mesi, e sembra che finalmente qualcosa si stia cominciando a muovere. Parliamo della vicenda che vede la Svizzera impegnata in una serie di accordi bilaterali per cercare di regolamentare la trasparenza dei movimenti del proprio sistema bancario, e che l’Italia, a più riprese e con diversi livelli di entusiasmo, a cercato di attivare al fine di migliorare l’efficacia della propria lotta all’evasione fiscale.
Grazie allo sblocco dei ristorni dei frontalieri, e al via libera dell’Unione Europea agli accordi bilaterali con la confederazione elvetica, le trattative Italia – Svizzera per poter licenziare un vero e proprio patto fiscale sui capitali depositati presso le banche elvetiche possa finalmente avere la luce. A ricordarlo è stato lo stesso presidente del Consiglio Mario Monti, che ha preannunciato un incontro a breve termine con il ministro delle finanze elvetico.
I contributi volontari del 2012 dei dipendenti non agricoli
L’Inps ha reso noto i quantitativi esatti che si riferiscono ai contributi volontari dei lavoratori dipendenti non agricoli per quest’anno: questa circolare dell’ente previdenziale si è resa necessaria alla luce della variazione percentuale nell’indice dei prezzi al consumo che è stata registrata dall’Istat, una modifica che interessa da vicino le famiglie degli operai e degli impiegati e che ricomprende due archi temporali ben precisi, vale a dire gennaio-dicembre 2010 e gennaio-dicembre 2011. Nello specifico tale variazione è stata pari al 2,7%. Tenendo conto del valore appena menzionato, si possono ricavare quelli relativi al 2012: in effetti, la retribuzione minima settimanale per i dipendenti non agricoli è stata fissata in 192,40 euro, senza dimenticare che esiste anche una fascia annuale oltre la quale si applica l’aliquota aggiuntiva dell’1%, ovvero 44.204 euro per la precisione, oltre al massimale di 96.149 euro che si applica ai prosecutori volontari che sono titolari di una contribuzione non anteriore alla data del 1° gennaio del 1996.
Pagamento IMU in compensazione, ecco come fare
L’imposta municipale unica viene pagata attraverso la presentazione del modello F24. Uno strumento che potrebbe tornare molto utile per poter compensare l’IMU con eventuali crediti che derivino nei confronti di diversi enti impositori, come lo Stato, le Regioni, i Comuni, l’Inps, l’Inail o l’Enpals. Ovviamente, la compensazione dovrà essere evidenziata inun unico modello F24, trasmesso e presentato anche se a saldo zero.
Non solo: anche coloro che si avvalgono del 730 possono comunque scegliere di compensare il versamento dell’imposta municipale unica attraverso la compilazione del quadro I. in merito, se si vuole adoperare l’intero credito risultante dal 730 per il pagamento dell’IMU, occorrerà barrare la colonna 1 del rigo I1, mentre la colonna 2 è riservata solo all’indicazione dell’importo del credito che si intende utilizzare in compensazione.