Attenzione a gonfiare gli importi delle fatture attraverso l’ausilio della penna. Stando a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 44479 del 15 novembre 2012, infatti, scatta una pronta condanna per fatture false se gli importi sono “gonfiati” a mano. Ne consegue la possibilità di condannare l’imprenditore che abbia incrementato gli importi dei documenti contabili, con responsabilità penale da escludersi solamente nel caso in cui il contribuente imputato dimostri l’effettivo esborso di denaro.
Stangata fiscale di fine anno
Le tredicesime non sono ancora arrivate nei portafogli dei dipendenti italiani ma, probabilmente, il loro peso sarà comunque annullato dagli aggravi di fine anno. Secondo uno studio compiuto dalla Cgia di Mestre, l’introduzione dell’imposta municipale unica, gli aumenti dell’imposta sul valoer aggiunto, le accise sui carburanti, l’addizionale Irpef e altri oneri fiscali, avrebbero pesato sui bilanci delle famiglie italiane per un costo vicino ai 726 euro.
Ultima settimana per la scadenza sulle ritenute delle polizze vita
Come è accaduto ad agosto, con le ultime ritenute sulle polizze vita, questa stessa scadenza fiscale ritorna attuale nel mese attualmente in corso: il prossimo 17 dicembre, dunque tra una settimana esatta, sarà necessario far fronte al termine ultimo fissato per le ritenute sulle polizze che sono state stipulate entro la data del 31 dicembre del 2000. In pratica, bisogna far fronte al pagamento delle ritenute alla fonte che sono maturate sui redditi di capitale per quel che riguarda i riscatti oppure le scadenze. Volendo essere ancora più precisi, l’evento morte è di fatto escluso da tale adempimento: comunque, tutto il resto che è stato corrisposto o che è maturato nel mese precedente va tenuto in debita considerazione.
Privacy Telemarketing
Il garante privacy ha recentemente indicato nuove linee guida per il trattamento dei dati aziendali in odor di oggetto di campagne di telemarketing. Stando a quanto affermato dal garante, infatti, le persone giuridiche sarebbero fuori dalla tutela della privacy, ma non per quanto concerne le telefonate di disturbo.
Agevolazioni formazione lavoratori
Il governo ha stanziato 100 milioni di euro per il finanziamento della formazione dei lavoratori e per la competitività delle aziende. A stabilirlo è il decreto direttoriale n. 829/2012, già pubblicato sul sito internet del ministero del lavoro, e utile per ripartire il controvalore complessivo di 100 milioni di euro tra le singole regioni, con la finalità di sostenere le iniziative a favore dei lavoratori per aggiornare e accrescere le loro competenze e a favore delle imprese per svilupparne la competitività.
Disponibile online la bozza del Cud 2013
I contribuenti interessati potranno sfruttare sul sito web della nostra amministrazione finanziaria la bozza del modello Cud relativo al 2013, insieme alle sue consuete istruzioni: il documento in questione, il Certificato Unico Dipendente, è stato reso disponibile sul portale in questione per la certificazione dei redditi di lavoro dipendente, compresi anche quelli equiparati e assimilati, che sono stati percepiti nel corso del 2012. Lo schema di certificazione è quello consueto, come anche le disposizioni che sono valide per quel che riguarda la consegna fuori tempo massimo.
La Commissione degli Esperti approva 68 studi di settore
La Commissione degli Esperti ha appena fornito la propria approvazione a ben sessantotto studi di settore, i quali sono pronti ad essere introdotti per l’anno che si sta per concludere, il 2012: questa stessa commissione, infatti, ha dovuto esprimere la propria opinione sulla capacità degli studi in questione di rappresentare in maniera fedele la realtà a cui fanno riferimento. In pratica, è stato dato l’ok per far partire la procedura che conduce poi all’applicazione vera e propria dei parametri, anche se prima di tutto questo è necessaria l’approvazione anche da parte del Ministero dell’Economia.
Obbligo PEC per le imprese individuali
A partire dallo scorso 20 ottobre tutti coloro che intendono costituire un’impresa individuale devono comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) in fase di iscrizione presso il Registro delle imprese competente o all’Albo delle imprese artigiane. Se l’impresa individuale “dimentica” di adempiere a tale obbligo, va incontro alla sospensione dell’attività d’impresa per tre mesi. A ricordarlo è l’articolo 5, 1 e 2 comma, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, pubblicato sul supplemento ordinario n. 194 alla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 19 ottobre scorso.
Una nuova circolare dell’Inps sulla riorganizzazione dell’Enpals
Le prime istruzioni dell’Inps sulla soppressione di Inpdap e Enpals risalgono allo scorso mese di marzo: a distanza di tempo, l’ente previdenziale ha reso nota una circolare che ha riguardato le linee per l’integrazione organizzativa nel periodo transitorio e la costituzione di un polo specialistico per la gestione del sistema informativo dell’ex Ente Nazionale di Previdenza dei lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico. La circolare numero 136 ha preso come spunto normativo il Decreto legge 201 del 2011, il quale è stato poi convertito dalla legge 214 dello stesso anno, i testi che hanno di fatto soppresso l’Enpals, con l’Inps stesso che ha accolto tutti i rapporti attivi e passivi.
Studi di settore anche se la contabilità è regolare
Lo studio di settore è applicabile in qualsiasi caso di grave incongruenza fra il reddito dichiarato dal contribuente e quello atteso dallo standard, e anche nell’ipotesi di assenza di un’ispezione fiscale e se la contabilità è formalmente regolare. Con la sentenza n. 19626 del 12 novembre 2012, infatti, la Suprema Corte ha sottolineato come sia sufficiente che l’atto impositivo indichi i parametri applicati con riferimento a Gerico, il sistema di monitoraggio e di individuazione delle irregolarità e delle divergenze tra reddito dichiarato e quello atteso.
La tassazione dei certificati catastali
Che tipo di tassazione è valida per i certificati catastali? Il dubbio può sorgere, in particolare, in merito all’applicazione o meno dell’imposta di bollo, ma anche in relazione alle modalità procedimentali che riguardano la richiesta vera e propria. Come è noto, si sta provvedendo a una riforma del Catasto nel nostro paese, una sorta di “rivoluzione” che però richiede tempi molto lunghi. Volendo essere precisi al massimo, si deve subito sottolineare come questi certificati siano soggetti all’imposta di bollo sin dall’origine, mentre le tasse ipotecarie vengono prese in considerazione nella misura che è prevista dal Decreto legislativo 347 del 1990 (“Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale”).
Fatture con sconto segnale di elusione fiscale
Attenzione all’emissione di fatture con eccessivi sconti. È infatti potenziale elusione fiscale trasferire il ramo d’azienda insieme alle passività se l’impresa cedente ha già scontato le fatture, divenendo altresì del tutto irrilevante che il contributo abbia dimostrato l’inerenza dei debiti con i rami dell’azienda stessa. A stabilirlo è stata la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 19566 del 9 novembre 2012, ha accolto il ricorso dell’amministrazione finanziaria. Vediamo allora quanto stabilito nella pronuncia della Suprema Corte.
La detrazione Iva per realizzare un complesso residenziale
I giudici europei hanno affrontato la questione relativa all’applicazione dell’Iva a una compravendita di terreni e di fabbricati, utile per dar vita a un vero e proprio progetto immobiliare: per tale motivo, la Corte ha esaminato nel dettaglio una direttiva comunitaria, più precisamente la 112 del 2006 (“Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto). Nello specifico, sono stati presi in esame gli articoli 167, 168 (entrambi relativi all’origine e alla portata del diritto a detrazione) e 185 (rettifica). Di questi edifici si è avuto modo parlare di recente, visto che non è prevista nessuna dichiarazione Imu per i possessori di fabbricati rurali strumentali.
Dichiarazione IMU errata
Se il contribuente presenta una dichiarazione IMU errata, poiché ha indicato un immobile in una categoria catastale differente da quella reale, ricade nell’ipotesi di violazione della dichiarazione infedele e non in quella più grave dell’omissione dell’obbligo dichiarativo. A stabilirlo è stata la Commissione tributaria regionale della Lombardia con la sentenza n.44/30/12 che, riferendosi all’imposta comunale sugli immobili, (ICI) può ben esercitare la sua valenza anche nei confronti del più recente tributo IMU.