Acquisto auto e redditometro

Può l’acquisto di un’autovettura di grossa cilindrata generare l’accensione delle “spie” del redditometro, il nuovo strumento anti-evasione fiscale che l’Agenzia delle Entrate vorrebbe applicare massivamente per contrastare fenomeni di aggiramento della normativa? La risposta sembra essere positiva: il fisco è infatti ben legittimato a spiccare un accertamento a carico del contribuente che, pur dichiarando pochi redditi, ha auto di grossa cilindrata. Starà poi al cittadino dover dimostrare che il mantenimento dei beni ereditati non proviene dal suo reddito.

Versamenti in banca e reddito dichiarato

Nuova pronuncia della Suprema Corte in materia di versamenti effettuati presso lo sportello bancario e reddito dichiarato dal contribuente. In pratica, stando all’ordinanza n. 18609 della Corte di Cassazione del 29 ottobre 2012, la differenza fra i versamenti in banca e il reddito dichiarato non legittima l’accertamento fiscale a carico del commerciante se, in zona, sussiste la pratica del pagamento in contanti.  Vediamo quali sono le motivazioni che hanno condotto i giudici ad affermare una simile posizione, e comprendiamo quali possano essere le implicazioni nel quotidiano.

Messaggio dell’Inps sul calcolo delle indennità

Il messaggio numero 18296 dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) ha avuto come oggetto il Decreto legge 185 del 2009 (il cosiddetto “Decreto Anticrisi” per la precisione): più precisamente, il tutto rientra nell’attuazione di una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha riguardato i trattamenti di fine servizio destinati ai dipendenti pubblici. Il documento dell’ente, dunque, ha voluto illustrare quali sono le prime istruzioni dal punto di vista operativo.

Rinvio scadenza anagrafe tributaria

Il termine dei censimenti delle movimentazioni bancarie è stato portato in slittamento dalla precedente scadenza del 31 ottobre, data individuata dalla bozza del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Uno slittamento sostanziale – nel decreto Salva Italia varato dal Governo tecnico non vi era infatti alcun riferimento al 31 ottobre 2012 come data di attuazione dell’ampliamento dell’anagrafe dei conti – che non è privo di generazione di preoccupazioni da parte degli operatori nei loro rapporti con il Fisco.

Mediazione facoltativa 2013

Con il taglio della mediazione obbligatoria stabilito, di fatto, dalla recente pronuncia della Corte Costituzionale, che ha cancellato la necessarietà di tentare la via stragiudiziale prima di passare in tribunale, nuovi scenari si aprono sul fronte dell’istituto della mediazione. Il rischio è infatti che con il passaggio a quella facoltativa possano esservi più mediatori abilitati… che mediazioni. Basti considerare, in proposito, che i conciliatori sono attualmente circa 40 mila unità, mentre i procedimenti di mediazione facoltativa ammontano a 20 mila.

redditi

Scade domani il termine per le dichiarazioni integrative

C’è tempo fino a domani per provvedere alla trasmissione dei risultati delle dichiarazioni integrative: la scadenza del 10 novembre, infatti, è stata scelta dalla nostra amministrazione finanziaria per inviare i risultati contabili di queste stesse dichiarazioni direttamente all’Agenzia delle Entrate e in modalità telematica. I soggetti chiamati a rispettare il termine in questione sono i Centri di Assistenza Fiscale (meglio conosciuti con l’acronimo Caf) e i professionisti abilitati che sono soliti prestare assistenza di tipo tributario. Gli errori del modello 730, ma non solo di quest’ultimo, sono molto comuni, dunque questa scadenza è molto importante.

Esclusioni regole auto aziendali

Ieri abbiamo avuto modo di notare in che modo si stiano evolvendo le regole di utilizzo e di deduzione delle auto aziendali. Una evoluzione che rischia di rendere sempre meno conveniente l’uso di una flotta aziendale, preferendo addirittura quella personale. Ad ogni modo, i cambiamenti di cui ieri abbiamo detto, non interessano alcune categorie professionali, come ad esempio gli agenti e i rappresentanti, per cui le nuove regole non vengono applicate, e tutto rimane come prima. Vediamo allora quale sia la situazione di beneficio per tali liberi professionisti.

La mansarda mantiene il lusso di un appartamento

La sentenza risale a quasi un mese fa ormai, ma vale la pena approfondirla: secondo la Commissione Tributaria Regionale del Friuli bisogna accogliere l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate in merito alle agevolazioni destinate alla prima casa. In effetti, la nostra amministrazione finanziaria aveva qualificato l’immobile di un contribuente come abitazione di lusso, escludendo l’applicazione di alcune agevolazioni fiscali. Già ad agosto ci si è occupati delle agevolazioni della prima casa per le metrature ampie, stavolta è il turno della tipologia dei vani. In effetti, per usufruire del beneficio tributario a cui si sta facendo riferimento è necessario che l’edificio non presenti le caratteristiche di lusso che sono elencate nel Decreto Ministeriale del 2 agosto 1969 (“Caratteristiche delle abitazioni di lusso”).

Ricorso multiplo multe stradali

Se avete collezionato più multe stradali in un unico viaggio, e intendete effettuare un ricorso, non è possibile effettuare un’unica istanza al giudice di pace. A chiarirlo è la Corte di cassazione, sez. VI civ., sottosezione II, con l’ordinanza n. 15690 del 18 settembre 2012. Vediamo a quali conclusioni è giunta la Corte di cassazione, e come è pertanto necessario comportarsi nell’ipotesi in cui si debba effettuare un ricorso per più multe stradali, prese a breve distanza l’una dall’altra per accertamenti effettuati in un solo viaggio.

Nuove regole auto aziendali

Cambiano, e radicalmente, le regole di utilizzo e di deduzione delle auto aziendali. Una variazione talmente significativa che, forse, spingerà a preferire l’utilizzo dell’auto privata rispetto a quella aziendale, visto e considerato che il continuo abbattimento delle percentuali di deduzioni dei costi auto rischia di sminuire i benefici dell’uso della flotta dell’azienda. Ma vediamo cosa è cambiato in seguito alle ultime manovre, e in che modo si distingueranno le categorie degli autoveicoli, e quali percentuali di deduzione saranno ad esse collegate.

Novità decreto crescita per imprese

Sono diverse le novità che il decreto crescita sta apportando nel mondo delle imprese. Cerchiamo di riassumere le principali partendo dalle innovazioni in ambito PEC. Stando a quanto stabilito dall’art. 16, comma 6, del dl 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modifi cazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, è in vigore l’obbligo di attivazione della Pec per le imprese costituite in forma societaria. Rimangono, quindi, escluse da tale obbligo le imprese individuali e i consorzi tra imprese. Con il decreto crescita, tuttavia, qualcosa potrebbe cambiare.

Ancora cinque giorni per il bollo degli assegni circolari

Mancano soltanto cinque giorni prima della scadenza fiscale fissata dalla nostra amministrazione finanziaria per il pagamento degli assegni circolari: in pratica, questo termine ultimo si riferisce al versamento dell’imposta di bollo che grava su questi stessi assegni, più precisamente quelli in circolazione alla fine del terzo trimestre del 2012 (lo scorso mese di settembre). Le sanzioni per l’assegno irregolare sono piuttosto pesanti e quindi bisognerebbe evitarle preparandosi per tempo. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che i soggetti coinvolti in tal caso sono le banche e gli istituti di credito che sono soliti emettere gli assegni circolari, la cui caratteristica principale è quella della disponibilità del denaro, il quale viene bloccato in maniera contestuale all’emissione.

Nuova riscossione veloce

Riscuotere le tasse sarà un po’ più semplice e rapido per le casse del fisco. Ad ogni modo, la procedura sarà altresì accompagnata da qualche maggiore cautela per i contribuenti, che godranno di una fase di “allerta” che preannuncerà, di fatto, la riscossione coattiva dei debiti di minore importo. Prima di avviare azioni di recupero di somme fi no a 1.000 euro, infatti, Equitalia dovrà inviare al contribuente un sollecito tramite posta ordinaria: solo da quel momento decorreranno ulteriori 120 giorni di stop automatico della  riscossione.

Le domande di emersione per i lavoratori domestici

All’inizio di quest’anno l’Inps ha aggiornato al 2012 i contributi per i lavoratori domestici: a distanza di ben nove mesi è stato pubblicato proprio nel corso della giornata di ieri il messaggio numero 17898, il quale ha come oggetto le domande di emersione per quel che concerne tali attività, nel pieno rispetto del Decreto legislativo 109 del 2012 (“Sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”). In seguito alla importante dichiarazione di emersione che è stata presentata allo sportello unico per l’immigrazione, il Ministero dell’Interno ha provveduto a trasmettere i dati ricevuti all’ente previdenziale, con quest’ultimo che ha poi assegnato un apposito codice provvisorio, i cui numeri iniziali sono 8912.