Secondo quanto dichiarato dall’Agenzia delle Entrate, ogni anno sono 108 gli adempimenti che il fisco richiede ai contribuenti. Di questa enorme mole, la metà riguarda comunicazioni di dati che le imprese, i professionisti e gli intermediari finanziari dovranno trasmettere periodicamente all’anagrafe tributaria. E, sebbene per il momento non si veda ancora alcuna precisa e puntuale ipotesi di taglio, qualcosa sembra muoversi nella grande macchina della semplificazione dei rapporti tra i contribuenti privati e professionali e il fisco.
Riforma fiscale per i commercialisti
La riforma fiscale non potrà che abbattersi in maniera incisiva sulla vita professionale di migliaia di commercialisti italiani. E proprio tali lavoratori sono stati pertanto invitati a esprimersi, recentemente, in un’audizione alla Commissione Finanze della Camera, nella quale il rappresentanti dei commercialisti, Claudio Siciliotti, ha ricordato che “si tratta di una legge delega che contiene alcuni principi condivisibili, altri da mettere meglio a fuoco, ma che di certo non può essere considerata la riforma del sistema fiscale: tutt’al più si può parlare di una manutenzione straordinaria dell’esistente”.
Sanatoria per mancati adempimenti fiscali
Con la circolare 38/E l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni interessanti chiarimenti sulla corretta applicazione dell’istituto della remissione in bonis, stabilito ai commi 1 – 3bis dell’art. 2, dl 16/2012 convertito con modificazioni dalla legge n. 44/2012. La norma prevede che i contribuenti che per dimenticanza non abbiano presentato tempestivamente una comunicazione o eseguito degli adempimenti, ma sono comunque in possesso dei requisiti richiesti, possono mettersi in regola entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi. In cambio del versamento di una sanzione di 258 euro.
Si avvicina la scadenza per gli apparecchi di intrattenimento
Una data molto importante e sempre più vicina per quel che concerne il versante fiscale è quella del prossimo 15 ottobre: nello specifico, si tratta del termine ultimo che la nostra amministrazione finanziaria ha fissato per il prelievo erariale unico degli apparecchi di intrattenimento (la sigla con cui è maggiormente conosciuto è Preu). Di cosa si tratta esattamente? Sono rimasti a disposizione quattro giorni esatti per il pagamento di tale prelievo su questi specifici apparecchi, più precisamente la seconda rata del quinto periodo (il bimestre settembre-ottobre per la precisione): in questo caso, l’importo ammonta a un quarto del Preu che era dovuto per il terzo periodo contabile (il bimestre maggio-giugno: doppia scadenza per il Preu sugli apparecchi da intrattenimento).
Carcere per gli evasori: cosa ne pensate?
Secondo quanto affermano i dati statistici formulati all’interno del Rapporto Eures 2012 sull’evasione fiscale, 7 italiani su 10 sarebbero favorevoli al carcere per gli evasori. “Tra il 2004 e il 2012 la propensione degli artigiani, dei liberi professionisti e dei commercianti a non rilasciare scontrini, fatture o ricevute non segna alcun passo indietro”- dichiara il rapporto- “confermandosi l’evasione fiscale uno dei principali ostacoli al risanamento economico dell’Italia. Nonostante il 2012 registri per quasi tutte le categorie osservate una flessione dei comportamenti fiscalmente illeciti rispetto al 2007, anno che presenta i valori più alti, le percentuali riscontrate si riallineano infatti a quelle del 2004, replicando l’immagine dell’evasione fiscale fissata nel decennio precedente”.
Nuova versione online per il cassetto fiscale
C’è una nuova versione per il cosiddetto cassetto fiscale: si tratta dello strumento che ha una funzionalità ben precisa, vale a dire quella destinata a quei contribuenti e quegli intermediari delegati che hanno intenzione di visualizzare in maniera chiara la loro posizione nei confronti del Fisco (cassetto fiscale: come funziona). Le novità sono presto dette. Anzitutto, la grafica che ha scelto la nostra amministrazione finanziaria è senza dubbio più chiara e con una interfaccia che si presenta snella e accogliente al tempo stesso: di conseguenza, l’esposizione dei dati del contribuente è compatta e decisamente intuitiva, senza dimenticare l’importante storico dei domicili fiscali e delle partite Iva (il pulsante denominato “freccia” permette di farlo apparire o scomparire a piacimento), oltre a un help contestuale, molto utile per i rimborsi (in relazione a Unico, infatti, si ottengono informazioni rilevanti).
Evasione fiscale italiana al record storico
L’evasione italiana fiscale è al top in ambito europeo, con alcune punte drammatiche in settori come le ripetizioni private (dove quasi 9 su 10 sono in nero). “Le dimensioni del complessivo fenomeno evasivo continuano a essere particolarmente rilevanti e collocano il nostro Paese ai primissimi posti nella graduatoria internazionale” – ha pertanto concluso, nella recente audizione al Senato il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, secondo il quale bisogna “destinare almeno parte dei recuperi della lotta all’evasione alla riduzione del prelievo complessivo; un modo per dare concretezza a una sorta di ”patto sociale”, basato su un diffuso consenso nei confronti dell’azione di riduzione dell’evasione”.
Incentivi efficienza energetica
All’interno della sua Strategia Energetica Nazionale (Sen), che fissa le priorità da qui al 2020, il governo punta a incentivare l’efficienza energetica, comprendendo altresì interventi sull’edilizia residenziale e pubblica mirati al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2. Sette le principali linee guida dell’esecutivo: idrocarburi, gas, rinnovabili, efficienza energetica, mercato elettrico, distribuzione carburanti, governance. Cerchiamo allora di prevedere cosa potrebbe cambiare nel rapporto tra i cittadini e le energie nazionali.
Pressione fiscale imprese del Sud Italia
L’eccessiva pressione fiscale è avvertita dalle imprese del Sud Italia come fondamentale determinante di inefficienze. A confermarlo è una recente ricerca compiuta dall’Ipsos, che intervistando 240 imprenditori ha elaborato alcune importanti statistiche, evidenziando ad esempio che il peggior impedimento per un naturale sviluppo delle attività imprenditoriali del Mezzogiorno arriverebbe dall’eccessivo carico fiscale (avvertito dall’80% come un problema rilevante), a seguire dalle lungaggini della pubblica amministrazione (74%), poi dall’inefficienza della politica locale (62%). Solo il 30 per cento ritiene infine molto gravi le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia.
Sicilia: seconda possibilità per il credito d’imposta
C’è una seconda possibilità da sfruttare per quel che riguarda il credito di imposta destinato ai nuovi investimenti nella regione Sicilia: i contribuenti che hanno dovuto sopportare in precedenza l’esclusione dall’agevolazione tributaria a cui si sta facendo riferimento (il bonus per l’assunzione di lavoratori svantaggiati) potranno ora presentare nuovamente queste domande, in modo da essere tra i papabili per il bonus stesso. La data di ieri ha rappresentato il primo giorno in assoluto in cui la nostra amministrazione finanziaria ha predisposto sul suo sito web il software utile per compilare le istanze di attribuzione: questo vuol dire che la modalità elettronica è quella privilegiata con il canale Entratel che consentirà di presentare il tutto entro la mezzanotte del prossimo 25 ottobre.
Rimborso canone Rai in base al reddito
Come noto, il Comune può disporre il rimborso del canone Rai in favore dei cittadini di età avanzata. Se tuttavia lo fa senza legare il benefit a requisiti di natura reddituale, genera un danno erariale. A tale è giunta la Corte dei Conti per la Regione Lombardia, con la sentenza n. 385/2012, che ha condannato gli amministratori di un comune nella zona di Como a rifondere le casse comunali delle somme spese nel 2009 per rimborsare integralmente il canone Rai a quei cittadini che avessero superato l’ottantesimo anno di età. Senza, appunto, indicare una soglia di reddito.
Ricetta per farmaci di marca
Il ministero della salute ha emanato una nota con alcuni importanti chiarimenti, rivolti a medici e farmacisti, su come regolarsi in caso di vendita di farmaci di marca, evidenziando in tal modo l’impossibilità che la ricetta indichi solo il nome di uno specifico medicinale, e la possibilità che i pazienti aggiungano, di tasca propria, la differenza tra il farmaco coperto dal Servizio Sanitario Nazionale e quello appunto chiamato comunemente “di marca”. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i chiarimenti forniti sul sito internet del ministero dopo la segnalazione delle incertezze evidenziate sul mercato.
Ultima settimana per la scadenza dello spesometro
Manca giusto una settimana (15 ottobre 2012) alla nuova scadenza fiscale che ha a che fare con il cosiddetto spesometro: nello specifico, si sta facendo riferimento alla comunicazione che deve essere perfezionata dagli intermediari finanziari. Entrando maggiormente nello specifico, questi ultimi hanno l’obbligo di comunicare tutti quegli importi che nell’arco temporale di un anno sono riusciti a superare i tremila euro. Più precisamente, la nostra amministrazione finanziaria prenderà in esame quanto realizzato tra il 6 luglio e il 31 dicembre dello scorso anno, con i pagamenti posti in essere attraverso le carte di credito, quelle di debito o anche quelle prepagate.
La detrazione per la montatura delle lenti da vista
L’acquisto della montatura delle lenti da vista è una di quelle fattispecie che prevede una detrazione fiscale della spesa ai sensi della legge: in effetti, questa agevolazione è prevista proprio per quelle lenti sfruttate per correggere i difetti visivi e rappresenta un vero e proprio dispositivo medico. In pratica, si fa riferimento a un testo normativo ben preciso, vale a dire il Decreto Legislativo numero 46 del 1997 (“Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici”). Ebbene, quando si provvede all’acquisto di un prodotto del genere, il soggetto protagonista dell’operazione ha la possibilità di detrarre la spesa nel caso in cui dallo scontrino o dalla fattura risulti in modo chiaro che il costo è relativo a un dispositivo medico, il quale deve anche essere descritto.