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La scadenza di domani per i soggetti Ires

La giornata di domani sarà fondamentale per quel che concerne una scadenza fiscale di rilievo decisa dalla nostra amministrazione finanziaria: il 16 luglio rappresenta infatti il termine ultimo per provvedere al versamento di alcune imposte che si riferiscono ai soggetti Ires (Imposta sul Reddito delle Società). In questo caso, però, bisogna fare alcune distinzioni. Anzitutto, la scadenza in questione deve essere rispettata da quei soggetti che hanno approvato il loro bilancio entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio e che hanno optato per il pagamento in forma rateale.

Il primo versamento è avvenuto entro lo scorso 9 luglio, mentre questo termine rappresenta la seconda rata delle imposte che risultano dalle dichiarazioni di Unico e dell’Irap per quel concerne questo 2012. Tra l’altro, in questa prima ipotesi si vanno ad applicare anche degli interessi pari a 0,08 punti percentuali. Se, al contrario, si ha a che fare con dei soggetti Ires che devono provvedere al saldo dell’Iva dello scorso anno, c’è una maggiorazione dello 0,40% per ogni singolo mese o una sua frazione che si riferiscono al periodo compreso tra il 16 marzo e il 16 giugno di quest’anno (gli interessi risultano essere identici a quelli esaminati in precedenza).

In entrambe le situazioni, comunque, bisogna avvalersi del modello F24 in formato telematico e soprattutto di una serie molto lunga di codici tributo. Ad esempio, il saldo dell’Ires viene identificato dal codice 2003, mentre per la prima rata dell’acconto di questa imposta occorre sfruttare il codice 2001. Non si devono dimenticare, poi, le cosiddette “tasse etiche”, vale a dire quelle relative all’addizionale dell’Ires (codici 2004 e 2006 per la precisione). La lista in questione continua con i codici 2010, 2012, 2013 e 2015, relativi all’addizionale del 6,5% e del 4% per quel che riguarda il settore petrolifero e quel del gas, oltre al codice 2018 (acconto della prima rata per la maggiorazione delle società di comodo), anche se il novero sarebbe ancora più sterminato.

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