La nostra amministrazione finanziaria è nuovamente protagonista con una istituzione di codici tributo: stavolta, il riferimento è ben preciso, il gioco del bingo. Tutti gli appassionati che devono infatti delle somme di denaro all’Aams (Autorità Autonoma Monopoli di Stato) in qualità di concessionari potranno beneficiare di due codici tributo precisi, vale a dire 5254 e 5255. Si tratta appunto dei codici che vanno utilizzati e inseriti nel modello F24 Accise in relazione al prelievo e compenso per il controllore centralizzato del gioco. Tra l’altro, non vi sono distinzioni per quel che concerne il gioco stesso del bingo, quindi si prendono in considerazione sia quello giocato intersala sia quello elettronico.
gianni
Inps e artigiani: i motivi per annullare l’iscrizione
Il messaggio 12698 che l’Inps ha pubblicato di recente si rivolge direttamente agli artigiani e ai commercianti del nostro paese: in effetti, vi sono delle motivazioni ben precise che possono portare all’annullamento definito dell’iscrizione alla relativa gestione contributiva. Nel dettaglio, tra questi motivi se ne possono elencare di vario tipo. Ad esempio, verranno considerati solamente quei lavori che vengono svolti a tempo pieno, dunque lo svolgimento dell’attività assumerà una rilevanza fondamentale. In aggiunta, gli errori nella compilazione del quadro RK nel modello Unico Società di Persone (più precisamente nella sezione che riguarda l’occupazione prevalente) comportano l’uscita dei contribuenti in questione dall’elenco.
730/2011: presentazione modello in scadenza
C’è ancora tempo fino e non oltre la data di lunedì 20 giugno del 2011 per la presentazione del modello 730/2011 al Caf oppure all’intermediario abilitato. I termini di scadenza, quindi, per la dichiarazione dei redditi, da parte dei lavoratori autonomi e dei pensionati, si fanno sempre più stretti; anzi, in teoria i termini dovrebbero essere già scaduti visto che il 730/2011 di norma si presenta entro il 31 maggio di ogni anno. Ma grazie ad una proroga per Decreto ai contribuenti sono stati concessi altre tre settimane.
Mav: le novità del pagamento dei contributi domestici
Il Mav, pagamento mediante avviso, è stato il protagonista assoluto della circolare di due giorni fa dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Il documento in questione ha chiarito molti aspetti in merito al cosiddetto “servizio di emissione massiva”, andando a contemplare i contributi versati dai lavoratori domestici: in pratica, ricordando che questo servizio prevede dei pagamenti attraverso avvisi bancari, l’importo dei contributi previdenziali si ottiene grazie ai dati che sono stati dichiarati al momento dell’assunzione del lavoratore stesso.
Redditometro e accertamento sintetico: quando è ammesso
Il Fisco può far scattare a carico di un contribuente il cosiddetto accertamento sintetico sulla base del meccanismo del redditometro, ovverosia in base alle spese effettuate dal contribuente nell’anno di imposta. Ma quando tutto ciò è ammesso? Ebbene, a spiegarlo, nell’Annuario del Contribuente 2011, è proprio l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha descritto ed illustrato le nuove regole ed i nuovi meccanismi del nuovo redditometro. Nel dettaglio, l’accertamento sintetico è ammesso nel momento in cui il reddito presunto risulterà essere superiore almeno del 20% rispetto a quello dichiarato dal contribuente.
Fisco e impresa: il regime di attrazione europea
Per le imprese che non sono italiane, ma che risiedono comunque in uno Stato membro dell’Unione europea, c’è la possibilità ai fini fiscali di avvalesi del cosiddetto regime di attrazione europea. A patto che la nuova attività in Italia non sia stata avviata prima del 31 maggio del 2010, l’impresa residente in uno stato Ue diverso dall’Italia può avvalersi nel nostro Paese, per un periodo pari a tre anni, anche per i dipendenti e per i collaboratori, del regime fiscale del Paese d’origine o quello di un altro Stato membro dell’Ue.
Cedolare secca: ecco i codici tributo per il modello F24
La cedolare secca sugli affitti è una novità fiscale che va analizzata e approfondita in ogni suo dettaglio. Dopo aver spiegato il funzionamento e le caratteristiche peculiari, è ora giunto il momento per chiarire come si effettua l’adempimento vero e proprio: la regolamentazione dei contratti immobiliari beneficia infatti di codici tributo ben precisi, i quali sono stati istituti dalla nostra amministrazione finanziaria proprio per rendere meno burocratica l’intera operazione. Si tratta, nello specifico, del codice 1840 per quel che concerne la prima rata, e del 1841 in relazione alla seconda o all’unica soluzione. Inoltre, il codice 1842 è quello che deve essere utilizzato per il versamento del saldo.
Assegno familiare: fissati i livelli di reddito fino a giugno 2012
Una delle ultime circolari che l’Inps ha provveduto a pubblicare è stata molto utile per capire quali sono, nel dettaglio, i livelli reddituali a cui bisogna far riferimento per l’assegno familiare: in base alla legge 153 del 1988 (“Norme in materia previdenziale, per il miglioramento delle gestioni degli enti portuali ed altre disposizioni urgenti”), dal 1° luglio di ogni anno devono essere aggiornati questi valori, calcolando appunto la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie che sono composte da impiegati e operai. Il riferimento, dunque, non può che essere l’Istat.
Iva 2011 e contabilità, attenzione al luogo di conservazione
Quando le scritture contabili cambiano posto, ovverosia varia il luogo di conservazione, a chi spetta il compito di comunicarlo al Fisco, al vecchio depositario oppure al contribuente? Ebbene, al riguardo l’Agenzia delle Entrate con una risoluzione, la numero 65/E, ha fornito dei chiarimenti in merito. Nel dettaglio, la comunicazione relativa alla variazione del luogo di conservazione delle scritture contabili spetta al contribuente.
Regime forfetario: scadono oggi le annotazioni nel prospetto
Tra le varie scadenze fiscali che si riferiscono alla giornata odierna, 15 giugno 2011, c’è quella relativa al cosiddetto regime forfetario: si tratta, appunto, di quel regime che è espressamente previsto da un testo normativo, vale a dire la Legge 398 del 1991 e che si riferisce alle associazioni sportive dilettantistiche, a quelle che non perseguono alcuno scopo di lucro e alle pro loco (le associazioni che si impegnano a promuovere convegni e incontri). Ebbene, queste stesse categorie di contribuenti devono provvedere entro oggi ad inserire nel prospetto informativo tutte le varie annotazioni che sono necessarie, ovviamente senza dimenticare le opportune integrazioni del caso.
Unico 2011: errori, omissioni e violazioni
In sede di presentazione del modello Unico bisogna fare molta ma molta attenzione a tutti i dati che poi, di norma con la trasmissione telematica, si comunicheranno al Fisco. Per non incorrere poi in una fase successiva in sanzioni, i dati da inviare al Fisco devono essere sia veritieri, sia corretti. Altrimenti c’è il serio rischio di cadere nella violazione di infedele dichiarazione; ma quando questo avviene? Ebbene, in accordo con quanto si legge sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, questo accade quando si verifica l’errata determinazione di redditi, oppure quando l’indicazione di redditi è errata oppure omessa.
Irap 2011: la dichiarazione integrativa in diminuzione
In caso di errore nella dichiarazione Irap 2011, per la quale il contribuente deve andare ad integrare i dati a proprio favore, c’è la possibilità di poterla ripresentare barrando sul frontespizio del modello l’apposita casella “Dichiarazione integrativa a favore“. In questo modo il contribuente, con la nuova dichiarazione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive può andare a correggere omissioni e/o errori che possono chiaramente portare anche alla maturazione, a favore del dichiarante, di un credito di imposta.
Cedolare secca: gli studenti fuori sede e le case vacanze
L’introduzione della cedolare secca nel nostro sistema tributario consente di affrontare in maniera più approfondita la questione degli affitti degli studenti fuori sede e delle case usate in vacanza. Cosa c’è da dire a tal proposito? I contratti in questione sono quelli che presentano il maggior tasso di evasione fiscale nel nostro paese; ecco perché il nuovo regime è stato reso valido anche per gli affitti di durata minore, vale a dire quelli che solitamente durano non più di un mese. L’Agenzia delle Entrate ha già precisato che l’intento della cedolare è quello di far emergere anche queste situazioni.
Più giorni a disposizione per impugnare le cartelle esattoriali
Le multe sono purtroppo una realtà quotidiana, ma la Corte di Cassazione ha deciso di rendere questo adempimento un po’ meno gravoso. In effetti, come è emerso di recente da una sentenza dei giudici di Piazza Cavour, la cartella esattoriale in questi casi è impugnabile dopo diversi giorni: non si tratta più, però, dei consueti trenta, ma di ben sessanta giorni complessivi, una possibilità che il contribuente può sfruttare appieno. Il tempo a disposizione è quindi maggiore, proprio alla luce di questa specifica ordinanza.