terreni

Ancora due giorni per rivalutare partecipazioni e terreni

La prima situazione riguarda quei contribuenti che hanno deciso di provvedere alla rivalutazione del valore di quelle partecipazioni che non sono negoziate nei mercati regolamentati; la seconda situazione, invece, prevede che sia stato rivalutato il valore dei terreni edificabili e che hanno una destinazione agricola. In entrambi i casi, però, il possesso deve essere avvenuto alla data del 1° gennaio del 2010: ebbene, chiunque si trovi in situazioni del genere deve provvedere al pagamento della terza e ultima rata dell’imposta sostitutiva che è stata determinata in base al valore che risulta dalla perizia giurata di stima, con tanto di applicazione di un interesse pari al 3% annuo (il versamento di quest’ultimo deve avvenire in maniera contestuale).

Verifiche elusione fiscale

Secondo quanto affermato da Bruno Buratti, comando generale della Guardia di Finanza, durante un recente convegno sull’evasione, elusione e abuso del diritto, dal 2010 ad oggi sarebbero state 149 le verifiche effettuate dalla Gdf in applicazione  dell’art. 37-bis del dpr 600/73 (Disposizioni antielusive), mentre le segnalazioni su basi imponibili sottratte a tassazione ammontano a circa 5,4 miliardi di euro. Per quanto concerne il 2012, è inoltre stato reso noto che durante la prima parte sarebbero state oltre 34 mila le operazioni sospette di antiriciclaggio, 1.113 messe in evidenza da figure professionali e 41 da commercialisti ed esperti contabili.

Scadenze fiscali: l’archiviazione delle ricevute per l’invio telematico

Sono rimasti soltanto due giorni per provvedere alla restituzione delle ricevute relative all’invio telematico del modello Unico: in pratica, come previsto espressamente dalla nostra amministrazione finanziaria, la data del 30 ottobre rappresenta una scadenza fiscale importante, entro la quale è necessario consegnare al contribuente l’originale della dichiarazione con tanto di ricevuta di invio. I soggetti chiamati a rispettare questo adempimento tributario sono gli intermediari abilitati alla trasmissione telematica di queste stesse dichiarazioni. L’archiviazione delle ricevute di invio telematico permette di gestire al meglio questa situazione, importando le stesse e associandole in maniera automatica ai documenti delle classi di appartenenza.

Iva liquidabile per cassa dal 1 dicembre 2012

I contribuenti che hanno un giro d’affari non superiore ai 2 milioni di euro possono optare per l’applicazione del nuovo regime di liquidabilità dell’Iva di cassa già dal primo dicembre 2012, senza dover attendere il nuovo anno. È infatti questa la data fissata dal decreto del ministero dell’economia dello scorso 11 ottobre 2012, con il quale si da il via al nuovo regime, in grado di apportare qualche utile cambiamento alle modalità di liquidabilità dell’imposta sul valore aggiunto. Ma vediamo nel dettaglio quali saranno i cambiamenti cui i contribuenti saranno soggetti.

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Inps: gli accordi bilaterali di sicurezza sociale

La circolare numero 126 dell’Inps è stata molto utile per approfondire le questioni relative alle pensioni in regime bilaterale, in particolare per quel che concerne gli accordi di sicurezza sociale: nel dettaglio, si è fatto riferimento a quei soggetti per cui il primo accredito di tipo contributivo ha avuto luogo a partire dal 1° gennaio del 1996, con dei requisiti prescritti dal punto di vista anagrafico e contributivo. Ebbene, la pensione di vecchiaia spetta loro dal 1° gennaio di quest’anno, ma a patto che l’ammontare complessivo della pensione stessa non sia inferiore nel 2012 a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale previsto dalla Legge 335 del 1995 (“Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare”).

Contenziosi tributari in diminuzione

La relazione diffusa dal Dipartimento giustizia tributaria del Mef afferma che nel corso del 2011 sarebbero stati presentati complessivamente 329 mila ricorsi, con un calo di quasi il 10 per cento rispetto ai 360 mila inoltrati negli anni 2009 e 2010. Tuttavia, non tutti i dati contenuti nella relazione sembrano essere positivi, visto e considerato che nel contempo i ricorsi definiti sarebbero passati dai 329 mila del 2010 ai 301 mila del 2011 (-8,5 per cento), incrementando quindi le giacenze di 28 mila gravami.

La detraibilità delle spese veterinarie

Una decina di giorni fa si era approfondito l’argomento della detrazione fiscale per le misurazioni del colesterolo: si tratta di un caso emblematico di come l’ambito sanitario dia luogo ad agevolazioni tributarie importanti, ma cosa succede invece quando si acquistano dei farmaci che vengono sfruttati per un utilizzo veterinario? Bisogna capire se anche in tale situazione si può parlare liberamente di detraibilità e quali sono le modalità specifiche da seguire. Entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna subito sottolineare come la detrazione per le spese veterinarie destinate ad animali da compagnia o da sport sia pari al 19% della spesa totale sostenuta.

Conseguenze per il cliente della mancata verifica antiriciclaggio

Proprio ieri abbiamo introdotto i nuovi obblighi in capo al professionista e alla banca che – per indisponibilità del cliente a fornire le informazioni necessarie – non siano in grado di procedere alla compilazione del questionario per adeguata verifica. Abbiamo altresì ricordato, in quella occasione, quanto siano più stringenti gli obblighi nei confronti dei professionisti e delle banche, e quali siano le conseguenze che sottostanno l’ipotesi di impossibilità, per l’istituto di credito, di procedere al compimento di tale operazione.

Novità adeguata verifica antiriciclaggio

Dalla scorsa settimana i clienti delle banche e dei professionisti che non consegnano all’istituto e agli studi le informazioni utili per il compimento dell’adeguata verifica ai fini antiriciclaggio rischiano una condanna penale. Se infatti le banche non potranno procedere alla compilazione del questionario, dovranno restituire i soldi depositati al proprio cliente, indicando – nella causale del bonifico – la motivazione di tale rimborso. Di qui la possibilità possa scattare una segnalazione di operazione sospetta e di riflesso all’incriminazione del cliente per il reato di cui al comma 3° dell’art. 55 del decreto antiriciclaggio.

L’imponibilità Iva del pattugliamento di ecosistemi e acque interne

L’applicazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto ha senso anche e soprattutto quando si parla di imbarcazioni che sono impegnate nel pattugliamento degli ecosistemi marini e delle acque interne: è questa la disposizione che è emersa dalla risoluzione 97/E resa pubblica ieri dalla nostra amministrazione finanziaria, un documento che si era reso necessario alla luce di una risposta da fornire direttamente al Corpo Forestale dello Stato. In effetti, non sono proprio tutti i compiti di queste navi statali che possono beneficiare del cosiddetto regime della non imponibilità, ma bisogna fare riferimento all’ordinamento comunitario di cui l’Italia fa parte.

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Superbollo dati immatricolazioni 2012

Quanto ha inciso l’applicazione del superbollo sulle immatricolazioni delle auto di grossa cilindrata?  La risposta, a giudicare i dati del centro studi Unrae, Associazione delle case automobilistiche estere in Italia, sembra essere deludente. Il calo delle autovetture ad alte prestazioni immatricolate è infatti stato pari a un massimo del 44,1 per cento, dimostrandosi la punta di un iceberg che ha portato in flessione tutti i principali consumi di beni preziosi, come ad esempio è accaduto per le compravendite di gioielli e di prodotti di oreficieria.

Aumento Iva 2013 ecco su quali beni

Il governo ha previsto l’incremento dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto dal 21 al 22 per cento, e dal 10 all’11 per cento per l’aliquota inferiore. Ma quali sono i beni che subiranno un apprezzamento dell’imposta e, pertanto, diventeranno un po’ più cari nell’estate del 2013? E quali saranno i beni invece risparmiati dall’incremento delle imposte sul valore aggiunto? E, ancora, quale è il livello dell’aliquota ordinaria negli altri Paesi dell’Unione Europea, confrontata con il nostro attuale livello di imposizione?

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Il patto di resa e la variazione dell’imponibile

Tra un soggetto cedente e uno cessionario può anche essere instaurato un patto di resa: quest’ultimo viene di solito considerato alla stregua di una clausola risolutiva di tipo parziale, ma quali sono i suoi rapporti in relazione al cosiddetto Decreto Iva, vale a dire il Dpr 633 del 1972? Nel dettaglio, occorre capire se questo stesso accordo può essere annoverato tra le varie cause che permettono di rendere concreta la variazione in diminuzione dell’imponibile, senza che vi sia alcun tipo di limite dal punto di vista temporale. Un utile riferimento in questo senso ci viene offerto dal secondo comma dell’articolo 26 di tale testo normativo.

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Deducibilità auto aziendali

La legge di stabilità ha apportato significativi cambiamenti in materia di deducibilità delle auto aziendali. I commi 72 e 73 dell’art. 4 della legge 92 / 2012 sono infatti intervenuti a modificare le precedenti disposizioni dell’articolo 164, dpr n. 917/1986, al fine di finanziarie la riforma del lavoro. L’intervento aveva originariamente previsto che a decorrere dal prossimo esercizio (cioè, dal 1 gennaio 2013) i costi di acquisto e di gestione di alcuni automezzi aziendali dovessero essere deducibili nella misura del 27,5 per cento anziché del 40 per cento, mentre quelli concessi in uso promiscuo ai dipendenti, avrebbero visto  la deducibilità ridotta dal 90 al 70%.