Effetti aumento Iva

L’incremento dell’aliquota sull’imposta sul valore aggiunto dal 20% al 21% ha prodotto un inatteso calo del gettito fiscale. Complice la diminuzione dei consumi da una parte, e l’aumento di alcuni settori di evasione, nel corso del periodo gennaio / maggio 2012 il gettito Iva lorda è stato pari a 42,3 miliardi di euro, contro i 42,7 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno, con una variazione negativa che supera il punto percentuale (in termini assoluti, circa 467 milioni di euro).

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Ambito soggettivo detrazioni al 55%

La Commission dell’Associazione italiana dottori commercialisti ed esperti contabili (Aidc) ha affermato che la detrazione del 55% sulle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici possa spettare a qualsiasi tipologia di contribuente, persona fisica o società, a prescindere dalla categoria catastale della costruzione, dal tipo di attività svolta e dalla natura del reddito. Un’affermazione che allarga la platea di potenziali beneficiari del benefit fiscale.

Aumento Iva da evitare secondo il FMI

Il Fondo Monetario Internazionale ha bocciato sonoramente la possibilità che in Italia vi possa essere un nuovo aumento delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto. Pur avendo elogiato le riforme fiscali del governo Monti, il FMI ha tuttavia avvertito dei rischi potenziali connessi a un incremento dell’IVA dal 21% al 23%, così come prospettata dal governo Monti. Ecco le dichiarazioni e le ragioni avanzate dai tecnici di Washington.

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Spending review città metropolitane

Tra i tanti aspetti della nuova spending review, uno dei più evidenti è l’attesa riduzione del numero delle province (che dovrebbero essere più che dimezzate rispetto all’attuale numero) e l’introduzione delle “città metropolitane”, previste già dalla legge 142/1990, e poi accantonate in attesa di tempi più propizi. Ma quali sono le città metropolitane? E di cosa si occuperanno questi nuovi enti territoriali?

Spending review sulla sanità

Uno degli aspetti sui quali la spending review andrà a incidere con maggiore influenza è relativo al macrotema sanitario. L’analisi della spesa sanitaria delle regioni e delle aziende sanitarie locali e ospeadaliere ha infatti evidenziato – agli occhi del governo – una vasta variabilità dei costi che vengono sostenuti per l’acquisto di beni e di servizi, di farmaci e di dispositivi medici. Di qui, la decisione di procedere a una corposa revisione della spesa sanitaria.

Spending review, i tagli all’istruzione e alla ricerca

Le forbici della spending review si sono purtroppo abbattute anche su comparti particolarmente importanti per la società e l’economia italiana, come i settori della pubblica istruzione, dell’università e degli enti di ricerca. Cerchiamo di vedere nel dettaglio in cosa si sono concretizzati i tagli preannunciati dal provvedimento di revisione della spesa del governo, e quali potrebbero essere le conseguenze sulla vita dei contribuenti italiani.

Spending review per gli enti territoriali

Tra i tanti rami della spending review, che abbiamo l’occasione di esaminare in questi giorni, vi è anche quello relativo alla riduzione della spesa degli enti territoriali, al fine di diminuire di 700 milioni di euro per il 2012 (e di 1.000 milioni di euro a partire dal 2013) sui trasferimenti dello Stato alle regioni a statuto ordinario, con la sola esclusione della riduzione delle risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale. La ripartizione della riduzione sarà determinata dalla Conferenza Stato – Regioni, che considererà la virtuosità e gli eccessi di spesa di ogni regione.

Le detrazioni fiscali per l’impianto di riscaldamento

Può capitare in molti casi di dover sostituire l’impianto di riscaldamento, più precisamente quando si vuole passare da quello autonomo a quello centralizzato, su una parte specifica del fabbricato: in questo caso, è possibile beneficiare di tutte le detrazioni fiscali che sono previste per l’edificio nel suo complesso? Se un contribuente si dovesse trovare in una situazione del genere, allora dovrebbe fare riferimento a un documento piuttosto recente della nostra amministrazione finanziaria.

Spending review accorpamento province

Il decreto sulla spending review interviene in maniera incisiva anche sulle province, prevedendone di fatto l’attesa riduzione e l’accorpamento, al fine di dimezzarne il numero attuale. Considerata la delicatezza del tema, e la considerazione secondo cui il provvedimento ha assunto un risalto mediatico piuttosto importante, cerchiamo di comprendere quando e in che modo avverrà la riduzione del numero di province in Italia.

Spending review sui ministeri

La revisione della spesa pubblica andrà a incidere pesantemente anche sulla vita quotidiana dei ministeri. Il decreto contiene infatti un corposo capitolo dedicato proprio alla revisione della spesa dei singoli ministeri, che viene realizzata principalmente mediante la riduzione dell’ammontare dei contributi che vengono erogati in favore di fondi e agenzie. Vengono inoltre eliminati gli eccessi di spesa per un importo di 1,5 miliardi di euro per il 2012 e per 3 miliardi a partire dal 2013.

Le istruzioni dell’Inps sul contributo di solidarietà

Una delle ultime circolari dell’Inps ha avuto come oggetto il cosiddetto contributo di solidarietà, in particolare le istruzioni contabili relative a tale misura e le variazioni da apportare al piano dei conti: la legge 214 dello scorso anno ha provveduto a introdurre tale contributo, il quale riguarda in prima persona gli iscritti alle gestioni previdenziali che sono confluite nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, senza dimenticare quei soggetti che sono iscritti al fondo previdenziale istituito per il personale di volo dipendente.

Spending review, cosa cambia per società pubbliche e in house

Tra i capitoli più importanti in materia di spending review c’è sicuramente quello relativo alla revisione dell’articolazione della macchina statale, con riferimento specifico alle società pubbliche. Numerose sono, in merito, le misure principali, a cominciare dalla previsione delle disposizioni sulla composizione dei consigli di amministrazione delle società a totale partecipazione pubblica, con i cda che dovranno essere composti da non più di tre membri, di cui due dipendenti dall’amministrazione titolare della partecipazione o della controllante.

Inps: comincia lo sgravio fiscale della decontribuzione

È cominciato in via ufficiale l’invio delle domande relative alla cosiddetta decontribuzione dei premi di risultato: si tratta di un importante sgravio fiscale che viene messo a disposizione dei datori di lavoro e di cui ora è possibile usufruire fino al prossimo 12 agosto. Volendo essere ancora più precisi, inoltre, sarà possibile trasmettere quelle istanze che servono per richiedere lo sgravio contributivo per quel che concerne lo scorso anno. In aggiunta, bisogna fare riferimento alla disciplina che è stata illustrata dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale in una recente circolare.

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Imu Roma 2012

Secondo quanto affermato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il gettito complessivo per la Capitale derivante dall’applicazione dell’imposta municipale unica è stato pari a 492,9 milioni di euro, ripartiti per 183 milioni di euro per l’abitazione principale e relative pertinenze (due rate), 18 milioni di euro per l’abitazione principaple e relative pertinenze (tre rate), 0,157 milioni di euro per fabbricati rurali a uso strumentale, 1,3 milioni di euro per terreni agricoli incolti, 7,8 milioni di euro per aree fabbricabili, 282 milioni di euro per gli altri fabbricati. Per lo Stato, invece, il gettito complessivo ammonterebbe a 281 milioni di euro, con volume versato dai cittadini pari a 773,7 milioni di euro.

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