Poche ore fa abbiamo avuto modo di evidenziare alcune tra le principali modifiche al codice della strada. Innovazioni che vanno principalmente a riguardare la modalità di pagamento delle sanzioni e la disciplina sulle contestazioni e sulla gestione dei “nuovi” mezzi di trasporto, e che – come abbiamo visto – puntano a inasprire alcune “pene” per i trasgressori. Cerchiamo ora di comprendere se sia o meno possibile pagare le multe a rate, e in che modo potrebbe essere possibile fruire di tale opportunità per rendere meno pregiudizievole la regolarizzazione delle sanzioni.
Lampedusa: prorogata la sospensione dei contributi Inps
L’isola di Lampedusa è stata interessata da uno degli ultimi messaggi dell’Inps: l’oggetto di quest’ultimo, infatti, è stato rappresentato dalla proroga della sospensione dei contributi fino al prossimo 1° dicembre. Di cosa si tratta esattamente? Nello specifico, tutto deriva da un’altra circolare dell’ente previdenziale per quel che concerne questo blocco, sia dei contributi previdenziali che di quelli assistenziali in favore di chi opera i questa isola. Il termine precedente era lo scorso 30 giugno per la precisione. La sospensione a cui si sta facendo riferimento è utile nei confronti di diversi soggetti, in particolare i datori di lavoro intesi come soggetti privati (sono ricompresi anche quelli attivi in ambito agricolo), ma anche i lavoratori autonomi, vale a dire gli artigiani, gli agricoli e i commercianti.
Riforma Codice della strada 2012
Il ddl C 4662 recante “Delega al governo per la riforma del codice della strada, di cui al d. lgs. 30 aprile 1992, n. 2852” e il ddl C 5361 con le “Modifiche al codice della strada, di cui al d. lgs. 30 aprile 1992, n. 285 in materia di veicoli, di accertamento della guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, di pagamento delle sanzioni e di effetti della revoca della patente” apportano alcune interessanti novità al Codice della strada, con particolare riferimento a quanto avviene in materia di sanzioni e di pagamento delle stesse. Cerchiamo allora di riassumere tutte le più importanti innovazioni, in questo nostro breve approfondimento.
La tassazione degli immobili presenti all’estero
È passato più di un mese e mezzo da quando la nostra amministrazione finanziaria ha deciso di sciogliere tutti i dubbi relativi alla tassazione degli immobili presenti in uno stato estero: oltre alle precisazioni sull’onere d’imposta, infatti, l’Agenzia delle Entrate si è occupata anche del calcolo del valore di questi stessi immobili, un elemento da tenere bene in mente. Entrando più nello specifico, c’è da dire che i soggetti che devono applicare l’imposta in questione sono i proprietari, i titolari di diritti di usufrutto o anche di enfiteusi sugli immobili esteri, mentre lo stesso discorso non deve essere fatto per chi detiene la cosiddetta nuda proprietà. Come si ottiene, dunque, il calcolo dell’Imu per le case all’estero?
Pagamento accise sui carburanti
Diventa finalmente più semplice pagare le accise sui carburanti: con la nota protocollo 99400 del 14 agosto 2012, infatti, l’Agenzia delle Dogane precisa che con il dm 20 luglio 2012, con il quale sono state definite le modalità di individuazione del maggior gettito delle accise, derivante dagli aumenti precedentemente disposti dall’art. 2 comma 36 del dl 201/2011, il pagamento delle accise può infatti essere effettuato con il modello F24, con conseguente risparmio di tempo e di energie per procedere al versamento di quanto dovuto dagli operatori, che potranno così adottare il sistema della delega unificata.
Aliquote province Rc Auto
Stando ai dati statistici ufficiali, dal mese di maggio 2011 ad oggi oltre il 70% delle province (77 sul totale di 102 che, tuttavia, non tiene conto della Sardegna), ha portato in incremento le aliquote Rc Auto. Una possibilità prevista dal federalismo fiscale, che consentiva alle province di incrementare fino a 3,5 punti percentuali l’aliquota dell’imposta sull’Rc Auto (12,5%), che dal 2012 è divenuta un tributo provinciale. Il citato provvedimento sul federalismo, il d.l. 68/2011, lasciava altresì libere le province di abbassare l’aliquota: una scelta rimasta inoptata.
I finanziamenti dei soci sono utili per il redditometro
Anche i finanziamenti da parte dei soci sono fondamentali per quel che riguarda il cosiddetto redditometro: ovviamente, essi devono tenere conto delle disponibilità finanziarie e delle necessità di reddito, ma comunque ogni singola comunicazione per quel che concerne gli interventi posti in essere sarà in grado di rendere più semplice il compito all’Agenzia delle Entrate, la quale potrà scovare i contribuenti pericolosi. Ciò non deve stupire più di tanto, visto che i finanziamenti in questione, così come le capitalizzazioni che vanno a vantaggio delle imprese, non sono altro che spese economiche che mettono in luce una maggiore capacità finanziaria e una possibile capacità reddituale più alta.
Scheda carburante necessaria per la detrazione
La scheda carburante è l’unico strumento attraverso il quale è possibile condurre legittimamente in deduzione le spese relative ai carburanti per l’autotrazione. La cara e vecchia scheda non può pertanto essere sostituita da alcuna prova. Ad affermarlo è una conclusione cui è giunta la commissione tributaria regionale del Lazio con la pronuncia n. 223/04/2012 depositata in segreteria in data 10 luglio scorso, con la quale si contribuisce a eleggere la scheda carburante quale mezzo fondamentale per ottenere i benefici fiscali tradizionalmente previsti.
Il bonus ristrutturazioni per le opere di messa in sicurezza
Il bonus ristrutturazioni è senza dubbio una delle agevolazioni fiscali più gettonate dai contribuenti: è possibile fruire di questo beneficio tributario anche quando le opere realizzate non sono altro che interventi di messa in sicurezza dell’immobile? Le novità introdotte quest’anno al settore dell’edilizia sono state diverse, ma almeno da questo punto di vista c’è una certezza. In effetti, tali interventi non possono essere ricompresi tra quelli che danno diritto alla detrazione. Di conseguenza, quando si provvede ad acquistare delle apparecchiature o degli elettrodomestici che sono dotati di meccanismi di sicurezza, il beneficio non scatta e questo per un motivo molto semplice.
Ipoteca proporzionale
La commissione tributaria regionale del Lazio, con sentenza n. 152/21/12, ha affermato che l’iscrizione ipotecaria che il concessionario della riscossione, in presenza di debiti erariali, appone sui beni del contribuente, deve essere proporzionata al valore dell’immobile assoggettato al vincolo. Non solo: l’ipoteca deve anche essere iscritta su immobili che possibilmente non costituiscono residenza o abitazione principale dello stesso contribuente. Un principio che potrebbe cambiare, pertanto, il rapporto tra Equitalia e i contribuenti morosi.
Scadenze di settembre: le ritenute su pignoramenti presso terzi
Sono rimaste meno di tre settimane per rispettare l’obbligo fissato dalla nostra amministrazione finanziaria in merito a una delle principali scadenze del prossimo mese di settembre: quest’ultimo è infatti alle porte e con esso si presentano nuovi termini a cui fare riferimento. Si sta parlando della scadenza del prossimo 17 settembre, vale a dire quella scelta dall’Agenzia delle Entrate per il pagamento delle ritenute sui pignoramenti presso soggetti terzi. Che cosa bisogna fare di preciso? Entrando maggiormente nel dettaglio, questo versamento si riferisce al versamento di quelle ritenute che sono relative al mese precedente, quindi agosto.
Prescrizione tasse e tributi
La commissione tributaria regionale della Lombardia, con decisione n. 18/40/12, ha sostenuto che il diritto di riscossione dei tributi, statuito con una sentenza passata in giudicato, è soggetto a un termine di prescrizione pari a 10 anni, come previsto dall’art. 2953 cod.civ. Ma cerchiamo di comprendere in maniera più dettagliata quali sono le motivazioni che hanno permesso alla Ctr Lombardia di conseguire tale convinzione, e che cosa può cambiare, in concreto, per tutta l’utenza contribuente italiana.
La dichiarazione del contribuente italiano che lavora in Svizzera
Che cosa accade dal punto di vista fiscale quando un soggetto è costretto a trasferirsi in territorio svizzero per lavorare in una società della confederazione elvetica, mantenendo però la residenza nel nostro paese? il dubbio in questione riguarda ovviamente l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef), quindi occorre capire come ci si regola in tal senso. Nello specifico, bisogna sapere se la dichiarazione dei redditi riguarda il reddito che è stato prodotto in Svizzera anche in Italia. L’aiuto fondamentale per rispondere a questo quesito ci viene dall’articolo 3 del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi, vale a dire il Dpr 917 del 1986), ovvero quello che contempla la base imponibile dell’imposta.
Compensazione crediti anche senza dichiarazione
Secondo quanto affermato dalla Commissione tributaria provinciale di Pisa, con la sentenza n. 83/2/12, depositata lo scorso 5 aprile, il contribuente che ha registrato regolarmente le fatture, e ha provveduto ad effettuare le liquidazioni periodiche, ma non ha provveduto a presentare la dichiarazione annuale, può comunque effettuare la compensazione del credito annuale, così come previsto dall’art. 17 del d.lgs. 241/1997, se il medesimo è stato riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate. Ma cerchiamo di comprendere in che modo si sia arrivati a tale conclusione.