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Fine Equitalia: chi verrà dopo?

La storia di Equitalia, l’agente per la riscossione dei tributi mai amato dagli italiani, è agli sgoccioli. La riscossione delle entrate locali sta per passare di mano a nuovi soggetti e, il tutto, dovrà peraltro avvenire in tempi rapidissimi, aprendo scenari non certo troppo chiari sulle figure che prenderanno il posto di Equitalia. Cerchiamo allora di vederci più chiaro sulla fine di Equitalia e sui suoi successori, attraverso questo nostro approfondimento che prende spunto dalle ipotesi dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani in materia.

Blocco aumento Iva

Il blocco dell’aumento dell’imposta sul valore aggiunto, previsto per il prossimo mese di luglio, è un’azione prioritaria per il governo. Talmente prioritaria che, secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli, sarebbe addirittura più importante della riduzione del cuneo fiscale, ovvero del peso che incide sul costo del lavoro per aziende e dipendenti. Grilli ha quindi rassicurato tutti coloro che temono che il governo non farà nulla per contrastare il previsto apprezzamento delle aliquote Iva, ponendo tuttavia in apparente secondo piano l’obiettivo della contrazione del cuneo fiscale.

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Proroga fino a gennaio per lo spesometro relativo ai Pos

L’ultima settimana per la scadenza dello spesometro si unisce ora a un altro termine utile in questo senso: in effetti, è stata prorogata fino al prossimo 31 gennaio la data entro cui gli operatori finanziari che hanno emesso carta di credito, di debito o prepagata hanno l’obbligo di comunicare all’Anagrafe Tributaria le operazioni rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna subito precisare che si tratta di operazioni che hanno un importo non inferiore al limite dei 3.600 euro, mentre il periodo di svolgimento a cui si sta facendo cenno è quello che va dal 6 luglio fino al 31 dicembre dello scorso anno.

Incentivi fotovoltaico non cumulabili

Secondo quanto chiarito dal ministero dello sviluppo economico in  risposta a uno specifico quesito, le tariffe previste dal III e dal IV Conto energia non sono cumulabili con la detassazione ambientale regolata dall’art. 6 della L. 388/2000 (c.d. Tremonti ambientale). La posizione del ministero è pertanto distante da quella assunta dall’Assonime, poiché precisa che le uniche tariffe cumulabili sono quelle già previste dal II Conto Energia, puntualizzando che le stesse sono comunque cumulabili nei limiti del 20 per cento del costo di investimento.

Antiriciclaggio depositi bancari ottobre 2012

Dallo scorso 2 ottobre 2012 sono in vigore nuovi limiti per i depositi bancari e per i cambiavalute. Da tale data è infatti entrato in vigore il nuovo limite di 2.500 euro per l’uso del contante da parte dei cambiavalute, identificati con i soggetti che svolgono professionalmente, nei confronti del pubblico attività di negoziazione, a pronti di mezzi di pagamento in valuta iscritti in un apposito registro. In aggiunta, è comparso un nuovo regime sanzionatorio antiriciclaggio per i libretti di deposito bancari e postali al portatore oltre soglia, con pene pecuniarie tra l’1 e il 40 per cento dell’importo trasferito, o tra il 30 e il 40 per cento del saldo del libretto.

Le nuove suddivisioni dell’F24 Enti Pubblici

Il modello F24 Enti Pubblici (EP) può beneficiare di un abito nuovo di zecca: questo nuovo look prevede delle innovazioni piuttosto interessanti, in particolare due distinte dizioni all’interno della sezione che è appositamente riservata al contribuente. Giusto un mese fa si era parlato proprio di Irap e F24 EP, con la scadenza in avvicinamento, dunque si tratta di un modello sempre attuale e con cui confrontarsi spesso. La prima dizione a cui si sta facendo riferimento si è resa necessaria per rendere note le informazioni più importanti in merito all’ente pubblico che deve pagare, vale a dire il codice fiscale e la denominazione o origine sociale; la seconda dizione, al contrario, si riferisce alla compilazione relativa al pagamento da parte di altri soggetti (i modelli F23 e F24 compilabili direttamente dal pc).

Adempimenti fiscali contribuenti

Secondo quanto dichiarato dall’Agenzia delle Entrate, ogni anno sono 108 gli adempimenti che il fisco richiede ai contribuenti. Di questa enorme mole, la metà riguarda comunicazioni di dati che le imprese, i professionisti e gli intermediari finanziari dovranno trasmettere periodicamente all’anagrafe tributaria. E, sebbene per il momento non si veda ancora alcuna precisa e puntuale ipotesi di taglio, qualcosa sembra muoversi nella grande macchina della semplificazione dei rapporti tra i contribuenti privati e professionali e il fisco.

Riforma fiscale per i commercialisti

La riforma fiscale non potrà che abbattersi in maniera incisiva sulla vita professionale di migliaia di commercialisti italiani. E proprio tali lavoratori sono stati pertanto invitati a esprimersi, recentemente, in un’audizione alla Commissione Finanze della Camera, nella quale il rappresentanti dei commercialisti, Claudio Siciliotti, ha ricordato che “si tratta di una legge delega che contiene alcuni principi condivisibili, altri da mettere meglio a fuoco, ma che di certo non può essere considerata la riforma del sistema fiscale: tutt’al più si può parlare di una manutenzione straordinaria dell’esistente”.

Sanatoria per mancati adempimenti fiscali

Con la circolare 38/E l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni interessanti chiarimenti sulla corretta applicazione dell’istituto della remissione in bonis, stabilito ai commi 1 – 3bis dell’art. 2, dl 16/2012 convertito con modificazioni dalla legge n. 44/2012. La norma prevede che i contribuenti che per dimenticanza non abbiano presentato tempestivamente una comunicazione o eseguito degli adempimenti, ma sono comunque in possesso dei requisiti richiesti, possono mettersi in regola entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi. In cambio del versamento di una sanzione di 258 euro.

Si avvicina la scadenza per gli apparecchi di intrattenimento

Una data molto importante e sempre più vicina per quel che concerne il versante fiscale è quella del prossimo 15 ottobre: nello specifico, si tratta del termine ultimo che la nostra amministrazione finanziaria ha fissato per il prelievo erariale unico degli apparecchi di intrattenimento (la sigla con cui è maggiormente conosciuto è Preu). Di cosa si tratta esattamente? Sono rimasti a disposizione quattro giorni esatti per il pagamento di tale prelievo su questi specifici apparecchi, più precisamente la seconda rata del quinto periodo (il bimestre settembre-ottobre per la precisione): in questo caso, l’importo ammonta a un quarto del Preu che era dovuto per il terzo periodo contabile (il bimestre maggio-giugno: doppia scadenza per il Preu sugli apparecchi da intrattenimento).

Carcere per gli evasori: cosa ne pensate?

Secondo quanto affermano i dati statistici formulati all’interno del Rapporto Eures 2012 sull’evasione fiscale, 7 italiani su 10 sarebbero favorevoli al carcere per gli evasori. “Tra il 2004 e il 2012 la propensione degli artigiani, dei liberi professionisti e dei commercianti a non rilasciare scontrini, fatture o ricevute non segna alcun passo indietro”- dichiara il rapporto- “confermandosi l’evasione fiscale uno dei principali ostacoli al risanamento economico dell’Italia. Nonostante il 2012 registri per quasi tutte le categorie osservate una flessione dei comportamenti fiscalmente illeciti rispetto al 2007, anno che presenta i valori più alti, le percentuali riscontrate si riallineano infatti a quelle del 2004, replicando l’immagine dell’evasione fiscale fissata nel decennio precedente”.

Nuova versione online per il cassetto fiscale

C’è una nuova versione per il cosiddetto cassetto fiscale: si tratta dello strumento che ha una funzionalità ben precisa, vale a dire quella destinata a quei contribuenti e quegli intermediari delegati che hanno intenzione di visualizzare in maniera chiara la loro posizione nei confronti del Fisco (cassetto fiscale: come funziona). Le novità sono presto dette. Anzitutto, la grafica che ha scelto la nostra amministrazione finanziaria è senza dubbio più chiara e con una interfaccia che si presenta snella e accogliente al tempo stesso: di conseguenza, l’esposizione dei dati del contribuente è compatta e decisamente intuitiva, senza dimenticare l’importante storico dei domicili fiscali e delle partite Iva (il pulsante denominato “freccia” permette di farlo apparire o scomparire a piacimento), oltre a un help contestuale, molto utile per i rimborsi (in relazione a Unico, infatti, si ottengono informazioni rilevanti).

Evasione fiscale italiana al record storico

L’evasione italiana fiscale è al top in ambito europeo, con alcune punte drammatiche in settori come le ripetizioni private (dove quasi 9 su 10 sono in nero). “Le dimensioni del complessivo fenomeno evasivo continuano a essere particolarmente rilevanti e collocano il nostro Paese ai primissimi posti nella graduatoria internazionale” – ha pertanto concluso, nella recente audizione al Senato il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, secondo il quale bisogna “destinare almeno parte dei recuperi della lotta all’evasione alla riduzione del prelievo complessivo; un modo per dare concretezza a una sorta di ”patto sociale”, basato su un diffuso consenso nei confronti dell’azione di riduzione dell’evasione”.

Incentivi efficienza energetica

All’interno della sua Strategia Energetica Nazionale (Sen), che fissa le priorità da qui al 2020, il governo punta a incentivare l’efficienza energetica, comprendendo altresì interventi sull’edilizia residenziale e pubblica mirati al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2. Sette le principali linee guida dell’esecutivo: idrocarburi, gas, rinnovabili, efficienza energetica, mercato elettrico, distribuzione carburanti, governance. Cerchiamo allora di prevedere cosa potrebbe cambiare nel rapporto tra i cittadini e le energie nazionali.