Il regime dei cosiddetti “nuovi minimi” ha fatto sorgere qualche dubbio in merito alla sua composizione e al trattamento fiscale: è proprio per questo motivo che l’Agenzia delle Entrate ha deciso di fare chiarezza, pubblicando un apposito documento, la circolare 17/E che risale ormai a due giorni fa. Che cosa è stato specificato nel dettaglio? Anzitutto, la nostra amministrazione finanziaria si è preoccupata di far capire chi sono questi contribuenti e quanto tempo dura il regime stesso. Si tratta di una agevolazione molto importante e che si riferisce a coloro che hanno avviato una nuova attività imprenditoriale, oppure hanno provveduto a farlo dopo la data del 31 dicembre 2007. La sola partita Iva non è sufficiente in questo caso, ma è necessario dimostrare quando si è verificato l’esercizio effettivo.
gianni
Novità decreto infrastrutture 2012
Iniziano a prender corpo alcune delle principali novità che il governo vorrebbe introdurre all’interno del decreto infrastrutture. Tra tutte, ci sembra particolarmente meritevole la possibilità di introdurre benefici fiscali per l’acquisto di unità abitative del valore massimo di 200 mila euro, con la possibilità di detrarre in dieci rate annuali le principali imposte, calcolate per un importo fino a un massimo di 100 mila euro, che incidono sulle compravendite delle abitazioni.
Saranno certamente di interesse anche le proposte per consentire la totale detraibilità degli oneri sostenuti per interessi passivi dei mutui per acquisto di abitazione, fino a un valore massimo corrispondente all’importo annuale dei canoni figurativi, come determinati ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431 (per una media abitazione, circa 400 o 500 euro annui).
Tassa sulle imbarcazioni: i chiarimenti sui noleggi
La risoluzione 16/E che l’Agenzia delle Entrate ha reso pubblica nel corso della giornata di ieri è tornata ad affrontare il tema della cosiddetta tassa sulle imbarcazioni: in effetti, il documento della nostra amministrazione finanziaria ha sancito come i noleggiatori siano obbligati al versamento di tale imposta anche nell’ipotesi in cui non siano elencati in modo chiaro tra i soggetti passivi. Questa precisazione si è resa necessaria alla luce delle difficoltà che avrebbe comportato una interpretazione alla lettera della norma in questione, visto che sarebbe stato possibile escludere dall’imposizione fiscale i mezzi sfruttati attraverso un noleggio, creando dunque due trattamenti differenti. Tra l’altro, già un mese fa si era provveduto a chiarire alcuni aspetti importanti da questo punto di vista, pertanto ora il quadro è molto più chiaro.
Regole IMU sulle pertinenze della prima casa
Come abbiamo avuto modo di interpretare in queste ultime settimane, l’imposta municipale unica è applicata in maniera particolare e piuttosto rigorosa sulle pertinenze, in particolar modo quando queste sono relative all’abitazione principale. È previsto, in maniera specifica, che il contribuente possa considerare come pertinenza della prima casa una unità immobiliare per ognuna delle categorie catastali pertinenziali (C/2, C/6, C/7) fino a un massimo di tre.
I casi particolari, tuttavia, abbondano. Innanzitutto, chi possiede una cantina e due box auto (rispettivamente, un’unità C/2 e due C/6), dovrà scegliere quale dei due garage collegare all’abitazione principale: sebbene il numero massimo di pertinenze collegabili alla prima casa è fissata in un numero pari a tre, è altrettanto stabilito che le stesse debbano appartenere in misura non superiore a una per ciascuna delle categorie catastali.
Scade domani il termine per il pagamento dell’Iva intracomunitaria
Sono rimasti a disposizione appena due giorni per far fronte alla scadenza fiscale relativa all’Iva intracomunitaria: nel dettaglio, si tratta della liquidazione e del pagamento di quella Imposta sul Valore Aggiunto che si riferisce agli acquisti intracomunitari dello scorso mese di aprile. L’adempimento in questione deve essere realizzato dagli enti di tipo non commerciale e gli agricoltori che sono esonerati, avendo cura di utilizzare il modello F24 che è disponibile presso gli istituti di credito e le agenzie postali. In questo caso, è necessario indicare nel documento fiscale in questione il codice 6004, il quale sta proprio a indicare il versamento dell’imposta mensile. Ovviamente, non tutti i contribuenti sono tenuti a rispettare la data di domani come termine ultimo.
Clausole contrattuali banche non conformi alla tutela del cliente
Le Camere di Commercio di Milano e di Monza Brianza hanno emesso un parere molto interessante sul fronte dei contratti bancari, denominato “conti senza sorprese”, nel quale evidenziano tutte quelle principali clausole dei contratti bancari nelle quali non sarebbe rispettata la necessaria tutela nei confronti del cliente.
Tra le principali compare il c.d. recesso senza preavviso, ovvero la possibilità, per la banca, di poter recedere dal contratto con uno scarsissimo e non esplicitato termine di preavviso per l’istituto di credito stesso. Figurano tra le clausole non trasparenti anche le ben note modifiche unilaterali, ovvero le possibilità – rimesse dal contratto in f avore dell’istituto di credito – di poter ridurre affidamenti e altre elasticità creditizie. Non è neppure conforme che la banca possa stabilire un limite al numero e all’importo degli accrediti.
Liguria: salgono a 116 i comuni impegnati nella lotta all’evasione
I comuni della Liguria sono tra i più attivi in assoluto per quel che concerne i patti e le convenzioni realizzate con la nostra amministrazione finanziaria in tema di evasione fiscale: le adesioni delle municipalità in questione relative alla lotta al fenomeno sono già 116, un numero importante che testimonia l’impegno dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) locale. Nel dettaglio, sono stati predisposti diversi corsi di formazione che intendono migliorare le conoscenze e le capacità dei funzionari comunali, ma non bisogna dimenticare la presenza a tali lezioni anche degli ufficiali della Guardia di Finanza e del personale dell’Inps. Sarà davvero possibile dar vita a una rete efficiente ed efficace, capace di mettere a confronto i vari dati e stroncare l’evasione?
IMU verso l’intergrale attribuzione comunale
Di quanto sia travagliata la breve vita dell’IMU abbiamo già detto numerose volte sul nostro sito. Continuiamo così ad aggiornare le ultime novità in materia sottolineando l’ipotesi sulla quale sta lavorando la Copaff per il 2013, anno in cui l’imposta municipale unica potrebbe tornare nel recinto delle imposte interamente comunali. A dispetto del suo nome, infatti, l’IMU va arricchire solo in parte (per circa la metà) le casse dei Sindaci: l’altra parte va infatti direttamente alle casse statali, per una suddivisione che alle singole municipalità non è mai piaciuta.
Dal 2013 in poi, tuttavia, le cose potrebbero cambiare seriamente. La commissione tecnica paritetica presieduta da Luca Antonini sta infatti valutando alcune ipotesi per poter ricondurre l’imposta municipale unica sui soli Comuni, alleggerendo nel contempo il carico fiscale per i contribuenti, magari attraverso un calo delle aliquote.
Ancora tre giorni per il pagamento del superbollo
Mancano appena tre giorni per rispettare una delle tante scadenze fiscali che la nostra amministrazione finanziaria ha fissato per la fine di questo mese di maggio: si tratta del versamento dell’addizionale erariale alla tassa automobilistica, quella che abbiamo ormai imparato a chiamare con un termine più semplice, vale a dire “superbollo”. Come è noto da tempo, l’imposta in questione prevede un importo di venti euro per ogni chilowatt di potenza e in relazione a una vettura che sia in grado di superare i 185 chilowatt. C’è comunque da precisare che la potenza appena citata non è sempre di questo tipo, anzi tende a ridursi in relazione agli anni che sono passati dalla data effettiva di costruzione del mezzo stesso. In effetti, bisogna ridimensionare il tutto di sessanta punti percentuali dopo cinque anni, mentre dopo dieci anni si provvede a un -30% e a distanza di quindici anni si ha un -15%.
Fisco “insostenibile” per gli industriali
Per gli industriali il fisco è “insostenibile”. A dirlo è l’oramai ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che terminato il proprio mandato all’interno della più importante confederazione delle imprese in Italia, ha scelto di tornare nella propria azienda e nella propria famiglia. Prima, però, Marcegaglia ha scelto di congedarsi attraverso una lunga intervista al Sole 24 Ore, dove non ha mancato di porre ulteriore luce sulla necessità di perseguire, entro breve termine, una strada di alleggerimento del carico fiscale sulle attività produttive.
Il fisco, in Italia, è “il problema dei problemi” – dichiara Marcegaglia. “Con le manovra Monti e quelle del governo Berlusconi, la pressione fiscale è superiore al 45%, e per chi paga le tasse arriva anche al 60%, livelli non tollerabili se non a breve. Il carico sul lavoro e sull’impresa è ai massimi in Europa e non aumenta certo la competitività del Paese”.
Cinque per mille: il Fisco pubblica gli elenchi del 2012
C’è un nuovo e importante aggiornamento da fare per quel che concerne gli elenchi del cinque per mille di quest’anno: in effetti, il sito web della nostra amministrazione finanziaria ha reso pubblica la lista che ricomprende tutti quei soggetti che possono beneficiare di questa fetta di Irpef destinata dai contribuenti. Il novero in questione include soprattutto enti attivi nel volontariato e associazioni sportive dilettantistiche, dopo che le direzioni regionali competenti dal punto di vista territoriale hanno avuto la possibilità di correggere gli errori commessi in precedenza. Si sapeva perfettamente che lo scorso 21 maggio rappresentava l’ultimo termine disponibile per segnalare le eventuali inesattezze del primo elenco, ora si è passati allo step successivo. Ma l’iter da seguire è ancora lungo.
Esenzioni e agevolazioni IMU 2012

Nel contesto di grande confusione che sembra oramai contraddistinguere l’applicazione dell’imposta municipale unica, spesso ci si dimentica di sottolineare che alcune categorie di fabbricati e di unità immobiliari possono divenire titolari di importantissimi benefici fiscali, tali da ridurre in gran misura, o addirittura portare alla completa esenzione, il carico IMU da pagare per l’anno in corso. Cerchiamo quindi di fare un po’ di ordine in questa complessa e diffusa disciplina, e andiamo a riepilogare quali sono le esenzioni e le agevolazioni attualmente in vigore.
Iniziamo dai fabbricati storici e artistici: chi è proprietario di una unità immobiliare appartenente a questa categoria, subirà la riduzione del 50% della base imponibile sulla quale è calcolata l’imposta municipale unica. Identica riduzione vale anche per i fabbricati inagibili e per quelli inabitabili. Gli immobili strumentali, se non produttivi di reddito fondiario, pagano un’aliquota potenzialmente riducibile dal Comune allo 0,4%, anche se posseduti da soggetti Ires, e ancorchè locali.
Il Fisco introduce i codici per l’imprenditoria giovanile
La nostra amministrazione finanziaria è davvero prodiga di codici tributo in questi ultimi giorni: dopo il caso dei geometri e dei loro contributi volontari, infatti, ora è giunto il turno dei riferimenti da usare all’interno del modello F24 per pagare un tributo ben preciso. Si tratta dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle varie addizionali, la quale riguarda in prima persona i contribuenti che hanno avviato una attività lavorativa nuova di zecca e che si avvalgono del regime agevolato destinato agli imprenditori giovani. In aggiunta, questa stessa imposta è relativa anche ai dipendenti che si trovano in mobilità, come previsto espressamente dal Decreto legge 98 del 2011(“Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”). L’aliquota in questione è fissata al 5% per la precisione.
Imu fabbricati rurali: tutti i chiarimenti
Il quotidiano Italia Oggi, pochi giorni fa, ha compiuto un interessante approfondimento pratico sul pagamento dell’imposta municipale unica in relazione ai fabbricati rurali. Cominciamo, con l’occasione, con il ricordare che dopo l’introduzione del regolamento IMU, i fabbricati rurali sono assoggettati al pagamento dell’aliquota base IMU, con le regole ordinarie.
Ne deriva che l’unità abitativa utilizzata dal coltivatore diretto e dall’imprenditore agricolo professionale, dove lo stesso ha stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica, sono assoggettate al pagamento dell’aliquota ridotta dello 0,4%, con conseguente detrazione base di 200 euro se prima casa, e ulteriore detrazione di 50 euro per ogni figlio di età non superiore ai 26 anni, e convivente con l’imprenditore agricolo professionale (Iap) o con il coltivatore diretto, sino a un massimo di 400 euro.