Datori di lavoro, l’utilizzo del modello Uniurg

Il modello denominato Uniurg risulta essere molto utile come forma di comunicazione di tipo sintetico: in pratica, questo modello dovrà essere compilato in ogni sua sezione entro il primo giorno utile, una misura che da tempo si è resa necessaria per stroncare il lavoro nero, evitando le sanzioni pecuniarie ad esso collegate. Una recentissima circolare del Ministero del Lavoro ha messo in luce come questo utilizzo sia fondamentale per i datori di lavoro di due specifici settori, vale a dire quello del turismo e quello dei pubblici esercizi, così da poter dar vita a una comunicazione preventiva di assunzione. Ovviamente, ogni procedura deve avvenire avvalendosi esclusivamente della modalità elettronica, mentre il completamento dovrà essere perfezionato nei tre giorni successivi.

Contributi previdenziali più cari per i commercialisti

Scattano i rincari per i contributi previdenziali dei commercialisti, finalizzati a consentire alla categoria di godere maggiori frutti pensionistici. I ministeri competenti (quelli del Lavoro e dell’Economia) hanno infatti dato il loro benestare definitivo alla riforma proposta dalla Cassa di previdenza di categoria, che prevede l’innalzamento (con decorrenza antergata al 1 gennaio 2012) dell’aliquota soggettiva sui redditi. Ma in che modo cambieranno i contributi previdenziali per tale professione?

Andiamo con ordine, e cerchiamo di comprendere cosa accadrà quest’anno, e nei successivi esercizi. Nel 2012 recentemente cominciato l’aliquota del contributo soggettivo a carico del professionista sarà pari a1ll’11% sui redditi del 2011, maggiorata fino a diventare 14% nel monte pensionistico del professionista. Il contributo integrativo sul fatturato è invece pari a 4 punti percentuali.

Locazione dei fondi rustici: la scadenza del 29 febbraio

Il mese di febbraio è già entrato nella sua seconda metà e allora bisogna guardare con attenzione alle scadenze fiscali che si avvicinano con maggiore velocità: una di queste è quella che reca la data del prossimo 29 febbraio, giorno entro cui i soggetti titolari di contratti di locazione di fondi rustici dovranno provvedere al pagamento della relativa imposta di registro. Volendo essere ancora più precisi, si tratta di quei contratti che sono stati realizzati nel corso del 2011, una sorta di riepilogo che è ovviamente molto utile per la nostra amministrazione finanziaria. Il versamento in questione prevede un iter ben preciso. Anzitutto, è necessario utilizzare il modello F23, il quale è disponibile presso gli istituti di credito, le agenzie delle Poste o anche i concessionari.

Redditometro 2012, tempi sempre più stretti

Sono sempre più stringenti i tempi per il rilascio delle applicazioni utili per effettuare le simulazioni sul Redditometro 2012, il nuovo strumento in capo all’Agenzia delle Entrate, che dovrebbe permettere al Fisco di poter effettuare controlli più puntuali sull’effettivo tenore di vita dei contribuenti italiani. Se infatti scade a febbraio il termine del possibile invio di casi e segnalazioni alla So.Se., è già a marzo 2012 la scadenza utile per poter procedere all’elaborazione su dati e casi segnalati, con l’invio dei risultati all’Agenzia delle Entrate.

L’obiettivo principale è quello di arrivare pronti al 16 giugno 2012, prima scadenza di pagamento dei saldi dovuti sui redditi 2011 conseguiti dalle persone fisiche. Se l’applicativo non sarà pronto per tali termini, sarà pressochè impossibile testare la tenuta tra redditi dichiarati e redditi sinteticamente accertabili, con slittamento dell’applicazione per un altro anno.

L’Iva evasa può essere compensata con la confisca dei beni

La Corte di Cassazione ha introdotto un nuovo ragionamento giuridico molto importante per quel che concerne l’Imposta sul Valore Aggiunto: in effetti, secondo quanto stabilito dai giudici di Piazza Cavour, può diventare anche legittima la confisca di quei beni che sono in possesso dell’imprenditore, se l’importo totale di questi ultimi è equivalente all’imposta che è stata evasa da una determinata società. Tra l’altro, gli “ermellini” hanno anche specificato come non debba esistere necessariamente un nesso di pertinenza tra il reato che è stato commesso e le somme che dovranno essere sequestrate. La pronuncia in questione si è resa necessaria alla luce di una vicenda che aveva visto come protagonista un imprenditore. Il soggetto appena menzionato, infatti, si era macchiato di un omesso versamento dell’Iva, con conseguente sequestro e confisca dei propri libretti di risparmio, titoli azionari, fondi di investimento, oltre a i beni mobili e immobili, il tutto per una somma complessiva identica a quanto non versato alle casse dello Stato.

Scadenze fiscali, gli appuntamenti del 20 febbraio

Il 20 febbraio è giornata ricca di scadenze fiscali, a cominciare da quelle per le agenzie di somministrazione, che entro tale data dovranno comunicare in via telematica al Centro per l’impiego competente, tramite il modello UnificatoSomm, tutti i rapporti con i lavoratori somministrati che nel corso del mese precedente risultano instaurati, prorogati, trasformati o cessati.

Ancora, la scadenza è utile alle imprese di spedizione e le agenzie marittime che, applicando il Ccnl del settore merci, dovranno procedere al pagamento dei contributi relativi al mese precedente dovuti al fondo di previdenza per gli impiegati, tenendo conto che il versamento dei contributi, e l’invio delle distinte di contribuzione, dovranno essere effettuati utilizzando esclusivamente il canale telematico.

I nuovi soggetti abilitati al canale Civis

Il provvedimento di tre giorni fa di Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha introdotto una novità importante per quel che concerne il canale telematico Civis: in pratica, la piattaforma in questione, la quale è presente sul web e consente una richiesta importante di assistenza in merito agli avvisi telematici e alle comunicazioni di regolarità che sono inviate dalla stessa amministrazione finanziaria, potrà beneficiare di una platea di soggetti coinvolti ancora più ampia. In effetti, il documento in questione ha esteso il novero degli utilizzatori anche alle società di servizi che fanno parte dei Centri di Assistenza Fiscale (Caf), fino ad ora costretti al solo invio telematico dei modelli F24. Tra l’altro, con Civis sarà possibile anche svolgere tutte quelle operazioni che sono poste in essere solitamente davanti a uno sportello, ma l’informatizzazione dell’universo tributario ha ormai portato a questo risultato.

Imu, versamento attraverso F24

Il versamento dell’Imu deve essere effettuato attraverso F24, ma ai Comuni deve essere lasciata la libertà di decidere se il tributa debba essere riscosso direttamente da loro, o attraverso dei concessionari cui affidare il servizio. A dirlo è una nota della Ascotributi locali, secondo cui l’Agenzia delle Entrate dovrebbe muovere nei confronti di un provvedimento che possa riconoscere l’opportuna capacità di gestione autonoma della riscossione da parte degli enti comunali.

A ben vedere, sottolinea recentemente il quotidiano Italia Oggi, la norma di legge non risulta essere molto chiara nella formulazione sulle modalità di versamento dell’imposta. Il d.l. 201/2011, all’articolo 13, si limita infatti a stabilire che la somma di competenza dello stato deve essere versata “contestualmente all’imposta municipale propria”.

L’assegno mensile per le mamme non lavoratrici

L’importo che è destinato alle mamme che non hanno un lavoro, italiane, ma anche di nazionalità comunitaria o anche in possesso di un’apposita carta di soggiorno, sarà pari quest’anno a 324,79 euro: si tratta dell’assegno mensile che verrà erogato in favore di queste donne per gestire nel migliore dei modi le nascite dei loro figli, oltre ai cosiddetti affidamenti preadottivi e le adozioni senza alcun affidamento. Come stabilito ieri dalla Presidenza del Consiglio, più precisamente da Dipartimento per le Politiche della Famiglia, l’ammontare è esattamente quello appena menzionato, il quale risulta in modo chiaro e inequivocabile dalla Gazzetta Ufficiale e in base a quanto si può calcolare dalle rivalutazioni poste in essere dall’Istat. L’assegno in questione, inoltre, sarà corrisposto nei confronti di quelle famiglie che sono composte da tre componenti e che presentano un reddito Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore alla soglia di 33.857 euro.

Antiriciclaggio, come comunicare il superamento delle soglie di tracciabilità

Come ben noto, a partire dallo scorso 1 febbraio 2012 sono diventate definitivamente operative le sanzioni previste dal d. lgs. 231/07 relative ai trasferimenti di denaro sopra la soglia. Chi pertanto non rispetta quanto previsto dalla normativa, rischia una penale pari al 40% dell’importo trasferito, con possibilità di riduzione proporzionale nell’ipotesi in cui la movimentazione superi i 50 mila euro, da suddividersi tra le parti che commettono l’infrazione. A ciò occorre aggiungere una sanzione (di norma dal 3% al 30%) a carico del professionista che omette la comunicazione della violazione.

Ma come comportarsi nell’ipotesi in cui si sia involontariamente superata la soglia? La strada più consigliabile è quella di ricorrere all’istituto dell’oblazione, che permetterà la riduzione della sanzione, oltre a evitare le spese del procedimento. L’istituto non è comunque usufruibile dai professionisti, che in caso di mancata comunicazione andranno comunque incontro alla piena applicazione della sanzione, con un minimo di 3 mila euro.

Le istruzioni del Fisco sulla tassazione dei fondi immobiliari

La tipica tassazione che viene applicata agli investitori di tipo istituzionale prevede un l’aliquota pari al 20%: negli altri casi, quando gli stessi investitori possono beneficiare di partecipazioni superiori al 5%, si sfrutta una imposizione fiscale per trasparenza, aggiungendo anche una apposita imposta sostitutiva. Che cosa succede nel caso in cui i fondi sono stati liquidati entro la data dello scorso 31 dicembre? In questa ipotesi, l’Agenzia delle Entrate ha previsto una aliquota del 7% per quel che concerne la stessa imposta sostitutiva, una percentuale che si riferisce ovviamente al valore netto del prodotto finanziario. Il pagamento di questa tassa, previsto proprio per la giornata di oggi, può comunque essere prorogato fino al 31 marzo prossimo giustificando il tutto con dei dubbi relativi all’interpretazione (non si rischia alcun tipo di multa o sanzione pecuniaria).

Tassa sugli aerei in dirittura di partenza

Manca poco per il via libera al pagamento dell’imposta sugli aerei e sugli elicotteri privati, come da introduzione della manovra Monti. Pochi giorni fa, infatti, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha firmato un provvedimento con il quale approva le disposizioni attuative sul nuovo prelievo sugli aeromobili, che colpirà una ristretta fetta della popolazione italiana. La risoluzione 11/E dell’Agenzia delle Entrate ha altresì istituito il nuovo codice tributo per il versamento.

In merito alla tassa sugli aeromobili, evidenziamo come la stessa riguardi i velivoli privati di cui all’articolo 744 del Codice della Navigazione, immatricolati nel registro aeronautico nazionale. Il pagamento dovrà esser effettuato da parte di colui che – sulla base di quanto risulta dai pubblici registri nazionali – risulta essere proprietario, usufruttuario o acquirente con patto di riserva dominio, o utilizzatore in leasing, dell’aeromobile.

Liquidazione consolidata dell’Iva: la scadenza di domani

Non sono rimasti che due giorni per poter beneficiare della cosiddetta liquidazione di gruppo dell’Imposta sul Valore Aggiunto: quest’ultima operazione, meglio nota con il termine “liquidazione consolidata”, si riferisce ovviamente all’anno attualmente in corso e potrà essere effettuata entro la giornata di domani. I soggetti che sono chiamati all’adempimento in questione, inoltre, sono tutte quelle società capitalistiche che hanno intrattenuto dei rapporti di controllo e partecipazione. In pratica, la società madre dovrà ricevere i pagamenti periodici relativi all’Iva, senza dimenticare però il conguaglio che deve essere realizzato alla fine dell’anno. La scelta di tale opzione viene comunicata alla nostra amministrazione finanziaria attraverso un apposito documento tributario, il modello Iva 26, con tutte le procedure che possono essere espletate direttamente online.

Appalti solo con documenti digitali

La presentanzione di documenti cartacei per la partecipazione agli appalti? Tra un anno (mese più, mese meno) potrebbe diventare un tiepido ricordo. All’interno del pacchetto delle semplificazioni che l’esecutivo Monti ha avuto modo di approntare nelle ultime settimane, infatti, vi sono alcune novità che riguardano le procedure di affidamento di appalti pubblici e di concessioni, per le quali si prevede – sostanzialmente – la messa online dei documenti e dei dati utili alla verifica del possesso dei requisiti di qualificazione.

Gli effetti benefici per le imprese potrebbero essere notevoli. Con la costituzione della banca dati telematica, infatti, le pubbliche amministrazioni potranno cessare di richiedere la presentazione di documenti per verificare il possesso dei requisiti, visto e considerato che gli stessi saranno – digitalmente – già a disposizione di un unico archivio integrato.