Lotta all’evasione fiscale nel Lazio

Il 4 aprile 2012 la Regione Lazio e l’Agenzia delle Entrate hanno sottoscritto una importante convenzione per la gestione dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’addizionale sull’imposta sui redditi delle persone fisiche. La convenzione, valida per il 2012 e per i prossimi anni, renderà operativo il riversamento diretto nelle casse della Regione Lazio del gettito derivante dalla lotta all’evasione in materia delle imposte sopra ricordate.

“Attraverso questa convenzione si intensifica la già proficua collaborazione tra Regione ed Agenzia delle Entrate” – dichiara una nota della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – “per dare una concreta applicazione alle recenti disposizioni sul federalismo fiscale, al fine di mantenere direttamente sul territorio le risorse derivanti dall’attività di controllo fiscale sui due più importanti tributi regionali e rendere più incisiva all’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale all’interno del territorio regionale”.

Vendere la barca per sottrarsi al Fisco

La paura di indagini e monitoraggi fiscali troppo stringenti da generando una vera e propria corsa alla vendita della propria imbarcazione. Un fenomeno che starebbe riguardando una platea di contribuenti sempre più vasta, e che in alcune aree della Penisola avrebbe raggiunto proporzioni davvero molto emblematiche, con le pagine degli annunci di vendita sui quotidiani che – per la prima volta – sembrano contenere un ampio portafoglio di barche per tutti i gusti e tutte le tasche.

Certo è che non è il solo comportamento dell’Agenzia delle Entrate a suscitare questa corsa al miglior collocamento del proprio natante sul mercato: la crisi sta infatti conducendo alla formazione di un comportamento sempre più frequente, relativo al voler realizzare adeguatamente il proprio investimento, sfruttando gli introiti dell’operazione di vendita per contribuire a riequilibrare il proprio patrimonio.

Le agevolazioni fiscali delle Zone Franche Urbane

Si sente spesso parlare nel nostro paese di Zone Franche Urbane: di cosa si tratta esattamente? Queste ultime non sono altro che delle aree comunali che presentano una dimensione minima e in cui hanno luogo dei veri e propri programmi di defiscalizzazione per dar vita a imprese di piccole dimensioni o addirittura “micro-imprese”. L’intento principale in questo caso è quello di sostenere in maniera adeguata lo sviluppo economico di zone e quartieri in cui domina il disagio sociale, economico e lavorativo, nonostante vi siano anche delle potenzialità importanti di sviluppo. La Finanziaria del 2007 ha predisposto in questo senso un fondo di importo pari a cinquanta milioni di euro per i due anni successivi, confermando l’ammontare in questione per il futuro e predisponendo nel dettaglio le agevolazioni da far valere dal punto di vista tributario e previdenziale.

Peso tasse locali 2012

La Cgia di Mestre ha effettuato una nuova ricerca sulla pressione fiscale che i cittadini italiani dovranno subire in questo 2012 che si è preannunciato – e già confermato – particolarmente denso di difficoltà. Stando alle analisi effettuate dal centro studi, i cittadini più pressati dal fisco sarebbero quelli lombardi, con Varese al top del tasso di pressione tributaria locale pro capite, con un controvalore medio del peso delle tasse locali pari a ben 1.714 euro.

Il gradino intermedio del podio è invece occupato da Lecco, con un peso delle tasse locali pari a 1.681 euro, seguito da Bergamo, Monza e Bologna, che condividono la terza posizione con un peso delle tasse locali pari a 1.665 euro. La situazione va meglio al Centro Sud, mentre è ancora il Nord a farla da spiacevole padrone nelle zone alte, con Sondrio che occupa il quarto posto con 1.650 euro, a sua volta seguita da Pavia e Rieti con 1.630 euro.

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Scade domani il termine per i contributi alla Cas.sa Colf

Sono rimasti soltanto due giorni per provvedere al versamento dei contributi Inps e Cas.sa Colf: il riferimento in questione non può che andare, dunque, al lavoro di tipo domestico e a un periodo di tempo ben preciso, vale a dire il primo trimestre di quest’anno. Entrando maggiormente nel dettaglio, la Cas.sa Colf non è altro che lo strumento che è stato messo a disposizione dei dipendenti e dei datori di lavoro dalle parti sociali che hanno siglato il contratto collettivo nazionale del settore domestico. In pratica, esso è utile per fornire delle adeguate prestazioni assistenziali, rispettando allo stesso tempo quanto previsto dalle rappresentanze sindacali. Il 10 aprile del 2012, quindi la giornata di domani, è stato scelto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale come il termine ultimo per tale pagamento: i contributi sono quelli relativi al lavoro che è stato svolto dalle colf e dalle badanti nel periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e marzo.

Comunicazione indirizzo telematico e spesometro 2011

Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che saranno accolte fino al 20 aprile le comunicazioni dell’indirizzo telematico necessario per poter ricevere correttamente il modello 730-4 online. I sostituti di imposta, di conseguenza, hanno quindi a disposizione ancora qualche giorno di tempo in più rispetto alla precedente scadenza del 31 marzo 2012, che era stata inizialmente indicata quale termine ultimo.

In merito, ricordiamo che l’invio dell’indirizzo telematico dove poter ricevere i risultati contabili dei 730 dei propri dipendenti, diviene passaggio obbligatorio per i datori di lavoro (pubblici e privati) e permette di poter effettuare correttamente le operazioni, fornendo il via libera al calcolo degli importi da trattenere o da rimborsare.

Ritenute d’acconto: ultimi otto giorni per i sostituti d’imposta

Il prossimo 16 aprile rappresenterà una data in cui i sostituti d’imposta dovranno tentare di non “annegare” nel mare dei codici tributo messi a disposizione per un adempimento fiscale ben preciso: tra otto giorni, infatti, questi stessi soggetti avranno l’obbligo di versare le ritenute di acconto che sono state effettuate nel corso del mese di marzo, in particolare per quel che concerne i redditi di lavoro dipendente e quelli assimilati a questi ultimi, senza dimenticare il lavoro autonomo, le provvigioni, i redditi di capitale e i redditi diversi. L’operazione si svolge nel modo consueto, vale a dire sfruttando il modello F24 in forma elettronica, mentre i contribuenti che non sono in possesso di una partita Iva hanno anche la possibilità di avvalersi di intermediari come gli istituti di credito e le agenzie postali.

Entrate tributari primo bimestre 2012

Il Dipartimento Finanze del Ministero dell’Economia ha dichiarato che nel corso del primo bimestre 2012 le entrate tributarie erariali ammontano a 61,022 miliardi di euro, in incremento di 4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento in termini assoluti pari a poco più di 2,3 miliardi di euro.

Sempre stando a quanto affermato dal Dipartimento, “i primi mesi dell’anno non sono particolarmente significativi per l’andamento delle entrate tributarie, sia in termini di ammontare sia in termini tendenziali, considerata l’assenza di particolari scadenze o di versamenti di importo rilevante”. Una dichiarazione che pertanto spegne, almeno parzialmente, la portata positiva di questo apprezzamento, in attesa di dati più consolidabili.

I chiarimenti del Fisco sullo spesometro 2011

L’Agenzia delle Entrate è tornata ad occuparsi di spesometro, più precisamente di quello relativo al 2011: in effetti, come emerso chiaramente dall’ultimo comunicato stampa dell’amministrazione finanziaria, è necessario sfruttare il tracciato record che è stato reso disponibile proprio nel sito web delle Entrate, in modo da agevolare in tutto e per tutto la trasmissione attraverso la modalità elettronica di quelle operazioni che sono rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto e che si riferiscono allo scorso anno. Lo spesometro in questione, tra l’altro, è stato introdotto da uno specifico testo normativo, ovvero il Decreto legge 78 del 2010 (“Norme per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica”), più precisamente il suo articolo 21, il quale parla proprio delle comunicazioni telematiche all’Agenzia.

Previsione sugli incassi fiscali 2012 – 2014

Il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha depositato un importante documento alla Camera in occasione della recente audizione. Un documento che – tra i tanti – contiene anche i dati relativi alle stime di incasso fiscale del governo per quanto concerne il prossimo triennio, con l’auspicio e la convinzione che attraverso le tre manovre correttive del 2011, le imposte indirette aumenteranno di circa 30 miliardi di euro nel 2014.

In particolar modo, l’aumento delle accise e dell’imposta sul valore aggiunto faranno incassare allo Stato circa 17,5 miliardi di euro nel 2012, 27 miliardi di euro nel 2013 e 30,4 miliardi di euro nel 2014. D’altra parte, invece, l’incremento del prelievo sulla ricchezza, tra tassazione di immobili, beni di lusso e attività finanziarie detenute sia in Italia che all’estero, produrrà 15,259 miliardi di euro di introiti nel 2012, 16,162 miliardi di euro nel 2013 e quindi 15,038 miliardi di euro nel 2014.

Per il modello 730-4 c’è tempo fino al 20 aprile

Una proroga temporale di ben venti giorni: è questo il vantaggio che è stato concesso a tutti questi sostituti d’imposta che hanno l’obbligo di provvedere alla comunicazione nei confronti dell’amministrazione finanziaria del loro indirizzo telematico. Quest’ultimo, infatti, servirà per la ricezione del flusso dei modelli 730-4, utili per la contabilità di quelle dichiarazioni che si riferiscono ai dipendenti e ai pensionati, oltre che per le relative operazioni di conguaglio. La scadenza originaria era stata fissata per lo scorso 31 marzo, ma ora si è deciso di ampliare l’attesa fino al prossimo 20 aprile, sfruttando comunque sempre lo stesso documento fiscale che è stato introdotto da due mesi a questa parte.

IMU in rialzo in alcuni capoluoghi

Mentre arrivano gli ultimi dettagli circa le modalità di pagamento dell’IMU a giugno, molti sindaci stanno ritoccando le aliquote dell’imposta municipale unica al rialzo. Un incremento che sta riguardando anche alcuni comuni capoluogo, con aumenti che generalmente riguardano le seconde abitazioni, con una strategia che cerca di penalizzare i proprietari delle seconde case, per evitare di gravare eccessivamente sui proprietari delle sole prime case.

Secondo quanto affermato dalla Uil, infatti, ad oggi sarebbero già 7 i comuni capoluogo che hanno ritoccato l’aliquota sia per l’abitazione principale che per le seconde case: Roma, Cuneo, Parma, Forlì, Ravenna, Reggio Emilia, Salerno. A questi comuni si dovrebbero presto aggiungere quelli di Palermo, Genova, Torino, dove si discute se aumentare le aliquote anche per l’abitazione principale, oltre che per la seconda casa.

Il nuovo Sportello Amico di Equitalia

La giornata di oggi può essere definita come molto importante per i contribuenti italiani: in effetti, si tratta del momento in cui sarà inaugurato il nuovo servizio di Equitalia, il cosiddetto “Sportello Amico”, il quale comincerà la sua avventura in dieci città del nostro paese come progetto-pilota. Che cosa accadrà di preciso? L’intento è quello di allestire nei vari uffici locali della società di riscossione tributaria un angolo appositamente dedicato a varie funzioni, come ad esempio il sostegno a quelle persone che si trovano maggiormente in difficoltà con le pratiche, anche le più semplici. Il riferimento non può che andare, dunque, agli immigrati e ai soggetti anziani, i quali per motivi di lingua e di età hanno bisogno di una tutela più ampia.

Gruppi IVA con le nuove norme

Il governo vuole introdurre nuove semplificazioni in merito al regime fiscale IVA dei gruppi. Una serie di novità che potrebbero realmente modificare i rapporti tra le società tra loro collegate, che potrebbero divenire un unico soggetto ai fini dell’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto. Ma vediamo in sintesi quali sono le principali novità che interessano i nuovi “gruppi IVA” secondo le norme dell’Unione Europea.

Innanzitutto, l’UE identifica come “recinto” del singolo gruppo IVA tutte le società legate tra di loro da vincoli finanziari, economici e organizzativi: società che finalmente potranno operare come un unico soggetto ai fini dell’applicazione sull’imposta sul valore aggiunto, con evidente semplificazione nei confronti dei rapporti con il Fisco.

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