Nuova tassa sui conti correnti

Il Decreto Salva Italia ha introdotto una nuova tassa sui conti correnti, mediante variazione della precedente imposta di bollo applicata su tali rapporti. La nuova tassazione sui conti correnti bancari comporta diverse importanti novità sul fronte del prelievo fiscale, che potrebbero costituire beneficio per chi detiene un conto corrente con scarse giacenze, e penalizzare coloro che invece detengono sul conto importanti somme di denaro.

Il Decreto Salva Italia introduce infatti un’imposta proporzionale pari a 0,1 punti percentuali per il 2012, con un importo minimo di 34,20 euro e un importo massimo di 1.200 euro, che sale allo 0,15% nel 2013, con abbattimento del limite massimo dei 1.200 euro. Viene inoltre prevista una soglia di esenzione, rappresentata dall’area no-tax per coloro che detengono un conto corrente con giacenza non superiore ai 5 mila euro.

L’Inps determina le retribuzioni per i lavoratori all’estero

L’Inps ha provveduto a determinare nel dettaglio per il 2012 le retribuzioni convenzionali a cui dovranno fare riferimento i lavoratori presenti all’estero: entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna precisare che questa norma si riferisce a coloro che si trovano in quei paesi che non sono legati all’Italia da intese e accordi relativi alla sicurezza sociale. Pertanto, le regolarizzazioni contributive sono state il tratto saliente dell’ultima circolare dell’ente previdenziale. Tra l’altro, le determinazioni hanno riguardato anche le assicurazioni obbligatorie che non sono contemplate negli accordi in questione, qualora però esse siano presenti ed esistenti a tutti gli effetti. Il campo di applicazione è presto detto: anzitutto, l’Inps ha ricordato quali sono i paesi che fanno parte della Comunità Europea (con tutti i dipartimenti e le isole che sono di proprietà di determinati stati, quali la Finlandia e la Francia).

Ecco le sanzioni per il mancato pagamento canone RAI

Come noto, il canone RAI è una tassa sul possesso di un apparecchio televisivo. Il suo pagamento è effettuabile attraverso un versamento annuo (eventualmente frazionabile) e riguarda – salvo poche eccezioni – tutti coloro che sono titolari di un dispositivo finalizzato alla ricezione del segnale televisivo. Ma cosa accade nell’ipotesi di mancato o ritardato pagamento? Quali sono le multe cui si va incontro?

Gli abbonati che non hanno provveduto a versare il canone RAI nei tempi previsti, sono tenuti a pagarlo maggiorato di interessi legali e delle spese per la riscossione coattiva, eventualmente promossa dalla amministrazione finanziaria. Il versamento del canone RAI – maggiorato delle more – deve essere effettuato attraverso il bollettino allegato alla richiesta di pagamento inviato dalla RAI.

F24 Accise, dal 10 aprile la nuova versione

È passata appena una settimana da quando l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento molto importante, il cui intento è stato quello di introdurre delle modifiche rilevanti al celebre modello di pagamento denominato F24 Accise: questo stesso documento, inoltre, ha previsto anche delle avvertenze particolari e molto chiare per quel che concerne la compilazione vera e propria. A questo punto, bisogna fare riferimento a una data specifica, vale a dire il prossimo 10 aprile. Si tratta, infatti, del giorno a partire dal quale sarà necessario sfruttare il nuovo modello in questione, sostituendo quindi di fatto quello che era stato approvato in precedenza e la cui introduzione risaliva alla fine del 2007. Con cosa avranno a che fare i contribuenti coinvolti? Le novità di maggior rilievo sono rappresentate senza dubbio dalla presenza di alcuni campi nel modello stesso, vale a dire quelli relativi al codice ufficio, alla rateazione e al codice atto.

Liberalizzazioni su mutui e prestiti

Le ultime novità dell’esecutivo Monti (in parte già licenziate, in parte probabilmente rinviate a un successivo decreto) stanno per apportare significative novità in materia di finanziamenti e, in merito, in materia di mutui ipotecari. Cerchiamo pertanto di comprendere, pur sinteticamente, quali possano essere i principali cambiamenti nel quotidiano rapporto degli utenti dei servizi finanziari con le banche italiane.

Il primo passo in avanti nei confronti dei consumatori è sembrato essere l’abbattimento del vincolo che lega l’erogazione di un mutuo con l’apertura di un conto corrente sulla stessa banca erogante. In altri termini, l’istituto di credito che concede il finanziamento non potrà costringere il mutuatario ad accendere un rapporto di conto presso la filiale erogante (dove canalizzare i pagamenti), potendo sostituire all’addebito diretto delle rate del conto, l’emissione di RID quale strumento di regolazione dei pagamenti stessi.

Le esenzioni della dichiarazione dei redditi

Come è noto dal diritto italiano, ogni singolo anno i cittadini italiani, in quanto contribuenti, devono presentare all’amministrazione finanziaria la dichiarazione dei redditi: si tratta del documento fiscale che deve essere compilato in modo da portare a conoscenza della stessa Agenzia delle Entrate i redditi che sono stati conseguiti nel corso dell’anno precedente. Ci sono però delle precisazioni importanti da fare in questo senso, in particolare per quel che concerne i redditi che sono esenti da tale tipo di dichiarazione. Quali casi possono rientrare in questo novero così specifico? Entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna rifarsi a quello che prevede la legge. Anzitutto, non sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi tutti quei soggetti che percepiscono un reddito da lavoro dipendente o da pensione che viene corrisposto da un solo datore di lavoro, ragione per la quale è prevista l’effettuazione delle ritenute di acconto.

Come rateizzare il canone RAI

Il canone RAI è la tassa sul possesso dell’apparecchio televisivo. Il suo pagamento, effettuabile con periodicità annuale, è tuttavia rateizzabile in più tranche. A dirlo è stessa RAI nel suo sito internet, nel quale afferma come sia “possibile effettuare a rate il pagamento del canone di abbonamento alla televisione tramite trattenuta effettuata dagli enti pensionistici”.

Per poter ottenere la rateizzazione del canone RAI è innanzitutto necessario che i soggetti interessati siano titolari di prestazioni pensionistiche con erogazione mensile, sia di natura previdenziale o assistenziale, come l’assegno sociale e di invalidità civile. Il reddito di pensione non deve inoltre superare i 18 mila euro, e il titolare dell’abbonamento alla televisione deve coincidere con il titolare del reddito suddetto.

L’Agenzia delle Entrate riepiloga le novità degli studi di settore

La circolare 8/E che la nostra amministrazione finanziaria ha reso pubblica nel corso della giornata di ieri ha avuto il merito di fornire delle risposte adeguate e più accurate sugli studi di settore, in particolare sui benefici ad essi collegi e sui vari presupposti di accertamento. Di cosa si tratta esattamente? Come ricorda lo stesso documento dell’Agenzia delle Entrate, il Decreto legge 98 del 2011 (la cosiddetta “manovra correttiva”) ha previsto la modifica dello strumento in questione, anche nell’ipotesi di un’approvazione già realizzata: l’obiettivo di questa misura è quella di integrare in maniera opportuna i provvedimenti, così da rispettare l’andamento dell’economia e dei mercati. Il testo normativo a cui si è appena fatto riferimento, inoltre, ha l’intento di rendere gli studi di settore una stima sempre più precisa dei compensi e dei ricavi conseguiti dagli operatori.

Tassa smaltimento pneumatici usati

La tassa sullo smaltimento dei pneumatici fuori uso (introdotta con il decreto 82/2011 sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 giugno 2011) è un onere che dovrà essere pagato da coloro che devono procedere al corretto conferimento dei pneumatici usati. Pertanto, quando compreremo dei nuovi pneumatici dal gommista, la fattura dello stesso esercente includerà un addebito, a titolo di contributo ambientale esplicitato in una riga separata.

Come intuibile, l’obiettivo della tassa sullo smaltimento dei pneumatici fuori uso è quello di consentire un migliore contrasto al business illegale (e, purtroppo, dannoissimo per l’ambiente) dello smaltimento dei pneumatici usati attraverso canali e strade non certo legali. Un business che negli ultimi cinque anni – sostengono le più recenti ricerche – avrebbe fruttato oltre 2 miliardi di euro alle ecomafie.

Modello 730-4, la scadenza per i sostituti d’imposta

Il 2012 sta riservando una novità importante dal punto di vista fiscale per tutti quei datori di lavoro, sia pubblici che privati, che hanno l’obbligo di comunicare la sede elettronica per ricevere i modelli 730-4: la ricezione a cui si sta facendo riferimento è ovviamente quella che avviene tramite internet e che è consentita dalla nostra amministrazione finanziaria. In pratica, tale documento tributario contiene tutte le risultanze contabili che derivano dalle dichiarazioni, oltre ai dati relativi al 730-3 per il conguaglio da parte dei già citati sostituti d’imposta. Il termine previsto in tal caso è il prossimo 2 aprile, visto che quello inizialmente fissato, il 31 marzo per la precisione, cade di sabato. Fra poco più di due settimane, dunque, giungerà a scadenza il termine per la trasmissione in modalità esclusivamente elettronica del modello.

Requisiti esonero canone RAI

Il canone RAI è una tassa sul possesso di un apparecchio televisivo, da pagare annualmente da parte di tutti coloro che posseggono un dispositivo che sia in grado di trasmettere il segnale TV. Non tutti gli italiani sono tuttavia dovuti a pagare il canone RAI. Cerchiamo quindi di comprendere chi potrà essere esentato dal versamento di questa tassa.

La prima categoria di soggetti esentati dal pagamento del canone RAI è quella degli over 75. In virtù di quanto stabilito dalla l. 24 dicembre 2007, n. 248, infatti, tutti i cittadini che hanno compiuto i 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone, non convivono con altri soggetti diversi dal coniuge titolare di reddito proprio, e posseggono un reddito complessivo (cioè, sommato a quello del coniuge) non superiore ai 516,46 euro, possono evitare il pagamento della tassa.

Vordruck 730/2012, la dichiarazione dei redditi in tedesco

La nostra amministrazione finanziaria ha dimostrato ancora una volta di essere piuttosto attenta alle minoranze linguistiche che sono presenti nel nostro paese, venendo quindi incontro alle esigenze di tutti i contribuenti: il riferimento non può che andare a un modello nuovo di zecca che è ora possibile rinvenire e scaricare sul sito web delle Entrate stesse, vale a dire Vordruck 730/2012. Si tratta, come si può comunque intuire facilmente da questa specifica denominazione, del modello in versione bilingue del 730 (la dichiarazione dei redditi per intenderci), quindi sia in italiano che in tedesco. Il documento in questione potrà essere comodamente sfruttato da tutti quei pensionati e quei lavoratori che vantano la madrelingua teutonica, con l’obiettivo chiaro di consentire loro di compilare la dichiarazione in maniera corretta, comprendendo ogni istruzione e richiesta ed evitando di conseguenza qualsiasi tipo di errore o equivoco dal punto di vista linguistico.

Doppio lavoro, i contributi per andare in pensione

Un messaggio INPS chiarisce alcuni equivoci sorti in merito ai lavoratori che svolgono una doppia professione, e che si trovino vicini al momento del pensionamento. Stando a quanto affermato dal chiarimento contenuto nelle note 4071 e 3884 del 2012, infatti, la doppia attività agevolerebbe il prepensionamento degli usurati, poiché se il lavoratore perfeziona i requisiti agevolati contemporaneamente sia nella gestione per dipendenti che in quella dei lavoratori autonomi, la certificazione sarà rilasciata dalla gestione che per prima ha riscontrato il perfezionamento dei requisiti, garantendo così al lavoratore l’accesso alla pensione.

Libri sociali, ultimi due giorni per la tassa di vidimazione

Sono rimasti appena due giorni alle società capitalistiche che vogliono pagare senza alcuna sanzione aggiuntiva l’imposta annuale relativa alla concessione governativa per la numerazione e la bollatura dei loro libri contabili: il 16 marzo 2012 rappresenta la scadenza in questione e si tratta di un appuntamento che riguarda anche quelle compagnia che si trovano in stato di liquidazione e quegli enti che sono soliti svolgere attività di tipo commerciale. La tassa a cui si sta facendo riferimento, inoltre, è di natura forfetaria. L’elenco in questione ricomprende vari tipi di società, vale a dire le società per azioni, quelle a responsabilità limitata (le Srl), quelle consortili a responsabilità limitata, oltre ai consorzi e alle aziende speciali. Il fatto di considerare valida perfino la liquidazione ordinaria è dettato dal fatto che l’obbligo rimane in piedi fino a quando non si è proceduto alla cancellazione dell’ente dal registro delle imprese, dunque qualsiasi procedura concorsuale non pregiudica l’imposizione fiscale.