Risale a qualche giorno fa la circolare con cui l’Agenzia delle Entrate ha reso noti tutti gli adempimenti relativi all’imposta erariale sugli aeromobili privati: si tratta di un tributo che è stato introdotto dalle recenti manovre del governo Monti, quindi ora bisognava conoscere tutte le modalità per il pagamento ed è per questo motivo che sono stati istituti gli appositi codici tributo da utilizzare nel modello F24. Gli aeromobili in questione sono quelli privati e la cui immatricolazione risulta essere presente nel registro aeronautico nazionale; in aggiunta, bisogna considerare anche i mezzi che non sono immatricolati, ma che sostano nel nostro paese per oltre due giorni. Il modello di riferimento è l’F24-Versamenti con elementi identificativi. Volendo essere ancora più precisi, c’è da sottolineare come i codici tributo in questione siano esattamente tre: il codice 3368, infatti, è stato introdotto per l’imposta erariale vera e propria, mentre i codici 8935 e 1930 servono, rispettivamente a indicare la sanzione e gli interessi sul ravvedimento.
gianni
Controlli societari, cosa cambia con il decreto sulle liberalizzazioni
Il decreto sulle liberalizzazioni ha apportato diverse novità in ambito societario. Una di queste, sulle quali desideriamo compiere un atto di chiarezza attraverso queste poche righe, è relativo alla sorveglianza nelle società di capitali, con la possibilità di usufruire di un sindaco unico anche nelle società per azioni (possibilità che diviene invece una regola nelle società a responsabilità limitate).
La novità è contenuta nell’articolo 36 del decreto, rubricato “Disposizioni in materia di controllo societario”, laddove si effettua l’opportuna modifica all’articolo 2397, terzo comma, del Codice Civile, introducendo le riforme in materia di normativa sulla presenza del collegio sindacale nelle società per azioni, e sua composizione, con possibilità o obbligo di nomina del collegio sindacale a seconda delle dimensioni della stessa struttura societaria.
Contributi associativi: la convenzione tra Inps e Confasi
Inps e Confasi sono più uniti che mai nella riscossione dei contributi associativi: in effetti, come emerge chiaramente da una delle ultime circolari dell’ente previdenziale, quest’ultimo e la Confederazione Autonoma Sindacati Italiani hanno dato vita a una importante convenzione per riscuotere appunto le quote degli artigiani e dei commercianti, il tutto in conformità a quanto stabilito dalla Legge 311 del 1973. La convenzione risale comunque allo scorso mese di settembre, ma l’Inps stesso ha voluto precisare alcune istruzioni utili per comprendere meglio queste operazioni così importanti. Anzitutto, i contributi in questione vanno riscossi in maniera ben precisa, vale a dire in modo congiunto a un’altra riscossione, quella dei contributi obbligatori.
IVA Trimestrale, attenzione al fatturato
Secondo quanto stabilito dall’art. 14 della l. 183/2011, con decorrenza 2012, i limiti per avvalersi della possibilità di effettuare con cadenza trimestrale (in alternativa a quella mensile) le operazioni di liquidazione e di versamento dell’imposta sul valore aggiunto, sono variati: con il nuovo anno, infatti, i limiti sono stati agganciati a quelli stabiliti per l’accesso alla contabilità semplificata ai fini delle imposte sul reddito.
Come conseguenza di quanto sopra, occorrerà prendere in considerazione alcune soglie quantitative conseguite (o meno) nel corso dell’anno solare precedente: 400 mila euro per quanto concerne i soggetti che svolgono attività di servizi o attività professionali (contro i 309.874,14 euro dello scorso anno); 700 mila euro per i soggetti che svolgono altre attività (fino allo scorso anno, 516.456,90 euro).
Le variazioni degli importi per le indennità antitubercolari
La circolare numero 15 dell’Inps di due giorni fa ha avuto come oggetto un argomento molto particolare, vale a dire le cosiddette indennità antitubercolari: nello specifico, l’ente previdenziale ha voluto comunicare quali sono le variazioni degli importi da corrispondere a titolo di indennità secondo le percentuali indicate dal Ministero dell’Economia. Il riferimento normativo di base è rappresentato da Decreto dello stesso dicastero dello scorso 18 gennaio (“Determinazione del tasso di interesse da applicare ai mutui stipulati nell’ambito degli interventi di ristrutturazione e ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico”), più precisamente i primi due articoli del testo. In effetti, si parla chiaramente di variazioni percentuali, ovvero l’1,6% e il 2,6%, a partire rispettivamente dal 1° gennaio 2011 e 2012, ragione per la quale deve essere dato il via alla rideterminazione economica.
Redditometro 2012, cresce l’attesa sulle nuovi voci di spesa
Quali saranno le voci che rientreranno all’interno delle verifiche incrociate effettuate dal Redditometro 2012, il nuovo strumento in mano all’Agenzia delle Entrate per cercare di individuare gli evasori. Quel che sembra pressochè certo è che nel corposo elenco di voci monitorate dal Fisco saranno ricompresi tutti gli investimenti immobiliari, dalle prime alle seconde case, passando per pertinenze e immobili ad uso non abitativo.
Particolare e specifica attenzione anche sul fronte degli investimenti in auto, moto, barche e aerei privati, oltre alle coperture assicurative sui mezzi e sulla persona (oltre che, ovviamente, sui prodotti di banca assicurazione). All’interno delle mura domestiche, monitorati i rapporti di collaborazione domestica, le relazioni con colf e badanti, e così via.
L’Inps aggiorna al 2012 i contributi per i lavoratori domestici
L’Inps ha provveduto a pubblicare l’importo effettivo dei contributi che sono dovuti per quest’anno in relazione ai cosiddetti “lavoratori domestici”, con tanto di coefficienti di ripartizione: si tratta di una misura che dipende direttamente dalle ultime comunicazioni dell’Istat, il quale ha aggiornato le variazioni dell’indice dei prezzi al consumo. In pratica, la variazione percentuale che si riferisce alle famiglie degli operai e degli impiegati è pari al 2,7% (il periodo di riferimento è quello compreso tra gennaio e dicembre 2010 ovviamente). C’è comunque da precisare che l’aliquota contributiva per i datori del lavoro domestico è rimasta immutata rispetto al 2011. La stessa aliquota, inoltre, è stata determinata in misura minore per la disoccupazione dei datori di lavoro che sono soggetti al contributo Cuaf (Cassa Unica Assegni Famigliari), con una incidenza scontata sul totale complessivo.
Fisco, già recuperati 11,5 miliardi di euro
In una recente audizione alle Commissioni della Camera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha spiegato come il recupero dei redditi occultati abbia avviato una tendenza al rapido aumento. “In base alle prime analisi sui risultati conseguiti nel 2011” – ha esordito Befera – “l’attività di recupero dell’evasione si è ulteriormente rafforzata rispetto agli anni precedenti, facendo registrare un trend estremamente positivo”.
Nel 2011, infatti, sono stati effettuati 2 milioni di controlli, che hanno riportato nelle casse statali ben 11,5 miliardi di euro. Sono state oltre 700 mila le verifiche su imposte indirette, un milione sulle dichiarazioni dei redditi e 300 mila su materia di registro. Oltre 11 mila controlli hanno utilizzato indagini finanziarie, con oltre 1 miliardo di euro recuperati.
Spesometro e sisma Abruzzo: rinvio degli adempimenti al 16 marzo
I nuovi strumenti messi in campo per contrastare l’evasione fiscale si stanno facendo conoscere da qualche tempo: i nomi più celebri sono quelli del redditometro e dello spesometro e in questo secondo caso vi sarà un nuovo rinvio pensato appositamente per i contribuenti abruzzesi. In effetti, tutti quelle persone che devono essere coinvolte dalla novità, ma che abitano all’interno del cratere del terremoto di quasi tre anni fa, potranno beneficiare di una scadenza unica, vale a dire quella del prossimo 16 marzo. Gli adempimenti tributari in questione devono essere ovviamente allineati in tutto il paese dal punto di vista temporale, ma in tal caso si è deciso di concedere una proroga per quel che concerne la trasmissione delle operazioni che sono rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto.
Fisco, i controlli portano gli incassi in aumento del 44%
Le ondate di controlli fiscali che hanno riguardato alcune rinomate località nelle ultime settimane (oltre alla più recente sessione di verifiche nella movida milanese) ha contribuito a stanare un controvalore molto significativo sul fronte dell’evasione. Stando a quanto afferma dall’Agenzia delle Entrate, infatti, nei 115 locali indagati dalla Guardia di Finanza nel capoluogo milanese si sarebbe riscontrato un aumento sensibile degli incassi, per un volume pari a + 44 punti percentuali, con punte del 200%.
Nella stessa sessione di indagini, sono stati rilevati 116 lavoratori in nero. Ma risultati ancora più meritevoli potrebbero giungere dalla verifica di 160 auto di lusso, fermate nelle ultimi notti milanesi, e ancora al centro di una serie di controlli incrociati.
Il nuovo modello Irap per il 2012
Prosegue a tappe forzate la pubblicazione online dei principali modelli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate: l’ultimo turno in ordine temporale è stato quello capitato al modello Irap per il 2012, il quale sostituisce la bozza di un mese fa e assume i crismi dell’ufficialità. In pratica, come è facilmente intuibile, tutti i contribuenti che sono chiamati a dichiarare l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive relativa allo scorso anno dovranno sfruttare proprio tale documento. Un apposito provvedimento di Attilio Befera, direttore della stessa amministrazione finanziaria, ha dato il via libera a ogni operazione. Quali sono le modifiche più importanti rispetto al 2011? L’elenco è piuttosto lungo, ma si può fare una selezione utile. Anzitutto, il modello del 2012 si presenta con un frontespizio tutto nuovo e in cui è presente una casella a cui i contribuenti non sono abituati.
Scadenze fiscali, gli appuntamenti fino al 14 febbraio
Prima di affrontare, nei prossimi giorni, l’elenco delle scadenze fiscali di metà mese di febbraio, cerchiamo di comprendere quali sono i principali appuntamenti con l’Agenzia delle Entrate per quanto concerne la prima parte del secondo mese dell’anno, dando pertanto seguito al nostro primo, breve approfondimento in merito alle scadenze fiscali del primo giorno di febbraio.
Ricordiamo pertanto come il 6 febbraio sia il termine utile per i soggetti esercenti attività di trasporto per procedere all’emissione e all’annotazione della fattura o della nota di debito inerente alle provvigioni corrisponde ai rivenditori autorizzati di documenti di viaggio per il trasporto pubblico urbano di persone. Il 9 febbraio scadrà invece il termine per il pagamento dell’imposta di bollo sugli assegni circolari in circolazione alla fine del quarto trimestre 2011.
L’Inps prolunga la tutela riservata ai lavoratori in mobilità
Il comma 5 bis dell’articolo 12 del Decreto 78/2010 (“Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica”) fa espresso riferimento ai requisiti per l’accesso al pensionamento di alcuni lavoratori: nello specifico, si tratta di coloro che sono in mobilità, in mobilità lunga, oppure che sono titolari di una prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà. Ebbene, l’Inps ha comunicato attraverso un apposito messaggio il prolungamento dell’intervento di tutela del reddito, una misura che è rivolta a un numero massimo di 677 dipendenti che nel 2011 non rientravano nel novero dei diecimila lavoratori posti sotto salvaguardia. Tra l’altro, questo stesso prolungamento verrà concesso per delle mensilità che non superino l’arco temporale che separa la data di decorrenza dei trattamenti pensionistici e quella stabilita dalla legge.
Regimi fiscali: il riepilogo di tutte le iniziative
Vecchi e nuovi regimi fiscali stanno arricchendo la gamma di possibili approcci da parte di coloro che hanno avviato (o intrattengono da tempo) delle iniziative professionali. Cerchiamo pertanto di fare un po’ di chiarezza sull’argomento, riepilogando i principali regimi fiscali di nuova introduzione, e le varie semplificazioni e agevolazioni in materia.
Iniziamo con il regime di nuovi minimi, di cui si è tanto parlato in questi ultimi mesi, e la cui agevolazione principale consiste nel poter prevedere un’aliquota di imposta sostitutiva pari a soli 5 punti percentuali, attribuita con il cirterio della cassa. I nuovi minimi non dovranno inoltre fare i conti con l’applicazione di imposta sul valore aggiunto e Irap, non saranno soggetti agli studi fiscali o alle ritenute fiscali.