Lo sconto Irpef destinato agli immobili storici

La nostra amministrazione finanziaria sta apportando una serie di novità molto interessanti per quel che riguarda gli immobili storici. Di cosa si tratta? Tali edifici beneficiano già di importanti agevolazioni in merito all’ambito fiscale quando bisogna compilare la dichiarazione dei redditi: una innovazione di un certo rilievo è quella che non ha ancora superato lo status di “bozza”, ma che comunque sembra pronta a essere introdotta a breve, vale a dire il codice 16. Quest’ultimo riferimento deve essere necessariamente inserito nel 730, nello specifico all’interno della colonna 2 del quadro Fabbricati. In pratica, con una indicazione simile si segnala all’Agenzia delle Entrate che l’immobile appartiene alla categoria in questione e che di conseguenza si può accedere all’agevolazione tributaria, la quale consiste a uno sconto dell’Irpef relativo alla rendita catastale.

Scadenze fiscali, gli appuntamenti del 1 febbraio 2012

Il mese di febbraio sta per iniziare, e fin dalla prima giornata lavorativa del mese i contribuenti italiani (in particolar modo coloro che esercitano un’attività professionale di impresa) dovranno far fronte ad alcune scadenze di particolare importanza. Cerchiamo pertanto di analizzare gli eventi di inizio del secondo mese dell’anno, spiegando in maniera trasparente quali sono gli adempimenti che caratterizzano questa parte del calendario fiscale.

Il 1 febbraio è innanzitutto il giorno in cui inizia a decorrere l’obbligo di tenuta delle scritture ausiliare di magazzino da parte delle imprese aventi l’esercizio sociale o periodo di imposta non coincidente con l’anno solare che si è chiuso alla fine dello scorso mese di gennaio. L’obbligo scatta solo se risultano superati, nei due esercizi sociali o periodi di imposta precedenti, contemporaneamente il limite previsto per i ricavi in ciascun esercizio o periodo di imposta e quello delle rimanenze finali alla fine di ciascun esercizio.

Ancora due giorni per gli adempimenti contabili delle agenzie di viaggio

Manca appena un giorno alla scadenza fiscale che riguarda da vicino le agenzie di viaggio e attive in ambito turistico; queste ultime, infatti, sono chiamate a rispettare entro la giornata di domani i loro adempimenti di natura contabile, i quali hanno rilevanza ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Volendo essere ancora più precisi, poi, tale termine è utile ai soggetti in questione in base a quanto previsto dal Decreto Ministeriale 340 del 1999, senza dimenticare i vari dispositivi normativi che sono in vigore ai fini dell’Iva stessa. Che cosa prevede espressamente questo testo normativo? Il decreto appena menzionato non è altro che il regolamento che reca le particolari modalità di applicazione dell’imposta alle operazioni che vengono appunto poste in essere dalle agenzie di viaggio e turismo. La pubblicazione risale alla fine del 1999 e prevede nel dettaglio la base imponibile a cui bisogna fare riferimento.

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Scadenze fiscali di fine gennaio – parte 2

Proseguiamo nel nostro “viaggio” all’interno dei principali appuntamenti fiscali con la fine del mese di gennaio. Andiamo oggi a valutare cosa accadrà nella giornata del 31, a cominciare dalle scadenze per i contribuenti persone giuridiche hanno ll’esercizio sociale non coincidente con l’anno solare, il cui termine è stabilito per la fine del mese di febbraio. Si tratta di una minoranza di società, che tuttavia dovranno fare i conti con il pagamento – entro tale data – degli acconti ai finni dell’imposta sul reddito e dell’Irap – imposta regionale sulle attività produttive.

Scadenza più particolare riguarda invece quei commercianti, in sede fissa o ambulanti, e relativi coadiutori, che decidano – a causa della crisi – di chiudere la propria attività commerciale: per costoro è possibile, entro la data del 31 gennaio, procedere alla presentazione dell’istanza all’Inps, nella quale devono – tra le altre cose – essere fornite le prove della cessazione dell’attività quale la chiusura della posizione Iva, la cancellazione dal registro delle imprese e la riconsegna della licenza di vendita.

La detrazione del 36% sui costi della perizia antisismica

Le ristrutturazioni di case di vecchia data danno luogo ad agevolazioni fiscali specifiche: un tipico intervento che viene realizzato in questo caso è quello della perizia antisismica delle fondamenta, in modo da comprendere la reale stabilità e tenuta dell’immobile in caso di terremoti. La domanda allora sorge spontanea: quali detrazioni tributarie sono possibili, tenuto conto che in gran parte dei casi tali perizie sono poste in essere in anticipo sull’inizio dei lavori veri e propri? Come prevede espressamente il decimo comma dell’articolo 10 della Legge 191 del 2009 (la Finanziaria per il 2010), la detrazione del 36% prevede che i lavori ad essa relativi siano preceduti da una apposita comunicazione preventiva al Centro Operativo di Pescara; al contrario, quando si ha a che fare con i materiali e gli acconti, ma anche le spese necessarie per ottenere l’abilitazione dei lavori e le eventuali perizie tecniche (tra cui appunto quella antisismica), possono essere pagati prima dell’invio effettivo della comunicazione.

Scadenze fiscali di fine gennaio – parte 1

Avviamo oggi il nostro solito riepilogo delle principali scadenze fiscali del fine mese. Cominciando con i più importanti appuntamenti del 30 gennaio, ricordiamo come in tale data scada il termine per i soggetti interessati che – avendo il periodo di imposta coincidente con l’anno solare, e che hanno presentato gli adempimenti dichiarativi entro la prevista scadenza – devono procedere a modificare la scelta di rimborso del credito di imposta, optando per la conversione del credito in compensazione.

Ancora, i titolari di contratti di locazione e di affitto di beni immobili che non applicano l’imposta sostitutiva “cedolare secca”, devono procedere a eseguire la registrazione dei nuovi contratti di locazione degli immobili stipulati entro i 30 giorni precedenti, e il pagamento dell’imposta di registro dovuta per le annualità di contratti pluriennali relativi ad immobili urbani, oltre alle risoluzioni, alle cessioni e alle proroghe anche tacite, aventi decorrenza dall’inizio del mese in corso, mediante versamento presso banche e poste (o concessionari della riscossione) con utilizzo del modello F23.

L’Inps comunica la riapertura del bonus per i lavori somministrati

Il bonus da 1.300 euro destinato una tantum ai cosiddetti lavoratori in somministrazione è stato stabilito nel 2009 e conseguentemente erogato entro la fine di quell’anno: i firmatari di questa intesa, però, hanno deciso di riaprire i termini per la presentazione delle domande nel periodo che è compreso tra i prossimi 1° febbraio e 30 marzo, con un particolare riferimento a chi ha svolto tali attività negli ultimi due anni. L’Inps ha comunicato questa riapertura attraverso una apposita circolare. Chi sono i soggetti beneficiari nello specifico? L’indennità in questione è stata pensata appositamente per quei lavoratori in somministrazione che tra il 1° gennaio del 2010 e il 31 dicembre del 2011 potevano dimostrare il possesso di determinati requisiti, fondamentali per la domanda di ammissione al beneficio stesso. I requisiti e le condizioni sono presto detti.

Cedolare secca: le delusioni del provvedimento

Doveva essere uno dei provvedimenti in grado di rinvigorire il volume delle entrate, ma si è rivelato un mezzo flop. Secondo quanto sostengono i dati delle Agenzie delle Entrate, infatti, il gettito derivante dalla cedolare secca (l’aliquota sostitutiva di tassazione dei canoni di locazione) è ammontato a 329 milioni di euro: un importo che potrebbe sembrare rilevante, ma che pare addirittura trascurabile rispetto a quanto precedentemente auspicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che prevedeva introiti per 2,6 miliardi di euro.

La cedolare secca, ricordiamo, è in grado di sostituire l’attuale regime fiscale sui canoni di locazione imponendo un’aliquota fissa del 21% sui canoni ordinari e del 19% sui canoni concordati. Un provvedimento che all’epoca della sua introduzione aveva lasciato l’amaro in bocca alle associazioni dei consumatori, che contestavano l’agevolazione nei confronti dei proprietari di casa e le dimenticanze nei confronti degli inquilini.

L’Irap va applicata anche ai piccoli imprenditori

Una recente sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Trieste ha messo in evidenza il trattamento fiscale che deve essere riservato a una situazione particolare: in effetti, quando un piccolo imprenditore deve avvalersi di un responsabile tecnico a causa della sua inadeguata certificazione per quel che concerne la normativa sulla sicurezza degli impianti, la collaborazione stessa deve essere coordinata in maniera opportuna. Il rapporto tra i due soggetti non è di tipo occasionale, ma necessario all’esecuzione del lavoro in questione e proprio per questo ragione la conseguente attività va assoggettata all’Irap. Ma chi sono esattamente i piccoli imprenditori? La loro definizione ci viene fornita dall’articolo 2083 del Codice Civile, il quale li identifica come i coltivatori diretti del fondo, ma anche i piccoli commercianti e gli artigiani, senza dimenticare chi si avvale della propria famiglia per il lavoro.

Befera sogna una dichiarazione dei redditi di sole due pagine

Due paginette invece che le consuete quaranta: è questo il sogno e l’auspicio espresso da Attilio Befera, direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, il quale è intervenuto ieri al convegno Telefisco, l’evento dedicato appunto al mondo fiscale. L’obiettivo è piuttosto ambizioso, si tratta di una semplificazione enorme, ma la stessa amministrazione finanziaria è convinta che possa essere raggiunto in modo agevole, magari andando a “disboscare” le varie detrazioni tributarie, concesse in maniera fin troppo generosa ai contribuenti del nostro paese. La semplificazione delle tasse, comunque, potrebbe diventare realtà grazie all’apposito decreto che il governo Monti ha cominciato ad approntare in questi giorni; si tratta soltanto della bozza iniziale, ma la normativa fiscale e la sua semplificazione potrebbero beneficiare di un provvedimento tagliato su misura.

Fisco, al via i controlli su colf e badanti

Secondo quanto sta emergendo a mezzo stampa, starebbero prendendo rapidamente il via alcuni controlli fiscali “incrociati” volti a scovare quelli che in gergo comune vengono denominati “soggetti grigi”, ovvero coloro che – pur essendo titolari di una posizione regolare da un punto di vista contributivo – risultano mancanti delle correnti dichiarazioni fiscali o degli aggiornamenti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Tra i soggetti grigi più abituali vi sono senza dubbio colf e bandanti. Spesso e volentieri tra queste categorie professionali si celano coloro che- per dimenticanza, colpa grave o, peggio, consapevolezza – non hanno presentato alcuna dichiarazione dei redditi, nonostante la regolare assunzione e nonostante il datore di lavoro abbia proceduto a regolare versamento dei contributi previdenziali.

Agevolazioni fiscali per under 35 e donne

Il 2012 è un anno caratterizzato da alcune importanti iniziative sul fronte fiscale, in particolar modo concernenti gli aiuti e le agevolazioni di varia natura in favore dei giovani under 35 e delle donne lavoratrici. Dal 1 gennaio scorso sono infatti entrate in vigore alcune disposizioni che premiano queste categorie di contribuenti, sia che decidano di intraprendere nuove attività professionali come liberi professionisti, sia che siano assunte a tempo indeterminato.

Per quanto concerne i giovani under 35, costoro potranno permanere nel regime dei nuovi minimi fino al compimento del 35 anno di età, con applicazione di aliquota sostitutiva del 5% introdotto dal decreto 98/2011. In altri termini, per tali persone la permanenza all’interno del regime agevolativo potrebbe essere addirittura superiore a quella di cinque anni normalmente prevista per le altre categoria di contribuenti.

In aumento l’interesse per l’autoliquidazione dell’Inail

Un punto e mezzo percentuale: ammonta a tanto il rincaro del versamento in forma dilazionata (si tratta di quattro rate per la precisione) relativo al premio Inail per quel che concerne l’autoliquidazione del biennio 2011-2012: in effetti, come annunciato ufficialmente dallo stesso istituto, il quale si occupa di infortunistica sul lavoro, la nuova quota in questione sarà pari al 3,61%, mentre lo scorso anno bisognava versare 2,10 punti percentuali complessivi. Che cosa vuole significare questo aumento e quali saranno le sue conseguenze principali? Anzitutto, bisogna ricordare che tale premio può essere pagato mediante la forma rateale: nello specifico, si può decidere di effettuare l’operazione suddividendo la somma in quattro rate con cadenza trimestrale, per poi aggiungere il prezzo di un interesse sulle rate che sono successive alla prima.

IMU sugli immobili all’estero: come funziona

L’imposta municipale unica opera anche per gli immobili che i residenti nazionali detengono all’estero. Stando a quanto previsto dalla manovra Monti, anche su tali immobili andrà applicata l’aliquota “standard” pari a 0,76 punti percentuali, operante sia nei confronti degli immobili detenuti in proprietà, sia per quanto concerne gli immobili che invece vengono detenuti sulla base di altro diritto reale, da contribuenti residenti in Italia, in proporzione alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali lo stesso si è protratto.

Il valore da considerare come base imponibile, in quaesto caso, è dato dal costo risultato dall’atto di acquisto o dai contratti e, in mancanza, secondo il valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato l’immobile. La base di partenza sarà pertanto data dall’atto notarile di compravendita o dal valore di mercato in assenza della documentazione che possa comprovare l’originario acquisto.