Unico SC e soggetti Ires: la scadenza del 17 ottobre

Una settimana esatta è il lasso di tempo che divide i soggetti Ires (Imposta sul Reddito delle Società) da uno dei loro principali adempimenti tributari: si tratta, infatti, della scadenza fissata dalla nostra amministrazione finanziaria per il versamento delle imposte relative al modello Unico SC (Società di Capitali), appunto l’Ires e l’Irap. In pratica, volendo essere ancora più precisi e dettagliati, il pagamento in questione deve costituire il saldo del primo acconto all’interno della dichiarazione dei redditi. Ovviamente, devono anche ricorrere dei requisiti ben precisi: gli stessi soggetti Ires, dunque gli enti commerciali con residenza nel nostro paese e le società di stampo capitalistico, non devono avere un periodo d’imposta o un esercizio sociale che coincida con l’anno solare, pertanto la chiusura dello stesso deve essere avvenuta entro la fine di marzo.

Fisco, aumentano le segnalazioni alla Guardia di Finanza

Aumentano le segnalazioni su presunte evasioni fiscali alla Guardia di Finanza. Nel corso delle ultime settimane stanno trovando ufficializzazione dati territoriali concernenti l’andamento di tale elemento statistico in tutte le Regioni d’Italia, denotando una buona tenuta della partecipazione su tale fronte.

Negli ultimi giorni, a trovare risalto mediatico sono stati i dati quantitativi forniti dal quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore sulla Regione Molise. Il quotidiano, che ha ribaltato i dati forniti dalla stessa Guardia di Finanza, afferma che nella Regione le segnalazioni su presunte evasioni fiscali al 117 (la linea telefonica antievasione predisposta dalle Fiamme Gialle) sarebbero aumentate con un buon ritmo rispetto allo scorso anno.

Mezzogiorno: ancora nessun codice tributo per il credito d’imposta

L’Associazione Contribuenti Italiani ha lanciato un allarme piuttosto pesante per quel che concerne l’economia del nostro Mezzogiorno: secondo il numero uno di questo ente, Vittorio Carlomagno, la situazione è critica e si investe troppo poco in titoli di Stato, anche se una soluzione al problema esiste ed ha carattere fiscale. Anzitutto, c’è da precisare che Contribuenti.it ha incaricato Krls Network of Business Ethics per la redazione di un’indagine sullo stato di salute dell’economia dell’Italia meridionale. Ebbene, da questa ricerca è emerso chiaramente come i fondi del Decreto Sviluppo, in particolare quelli relativi ad assunzioni e investimenti, sono ancora bloccati e che l’economia ha subito nel suo complesso una preoccupante regressione di ben 4,7 punti percentuali nel corso di quest’anno.

Evasione fiscale, i proprietari delle barche non ci stanno

Secondo una recente indagine commissionata da Ucina Confindustria, il 62% di coloro che posseggono una barca si sentirebbe ingiustamente trattato dal fisco come un evasore. A fronte di questa percentuale così elevata, tuttavia, solo il 30% dichiara di aver subito dei controlli del fisco, e due su tre – all’interno di questa minoranza – afferma che il controllo fiscale è stato “scrupoloso ma rispettoso”, smentendo pertanto i timori concreti di un accanimento delle Entrate nei confronti di chi è titolare di un’imbarcazione.

L’indagine effettuata dall’Ispo del professor Mannheimer segnala pertanto un evidente gap tra la percezione che i diportisti hanno del Fisco e dell’Amministrazione Pubblica, e quanto invece accade in realtà. Dall’insieme degli elementi statistici raccolti, ha dichiarato Mannheimer al termine di una presentazione tenutasi all’Ucina Confindustria, non emergerebbe pertanto alcun atteggiamento ostile del Fisco nei confronti dei proprietari di barca.

Cassazione, due sentenze sul versamento dell’Irap

A Piazza Cavour si è ampiamente discusso e dibattuto di Imposta Regionale sulle Attività Produttive: i giudici della Cassazione sono infatti intervenuti di recente, e a poca distanza di tempo, in due distinte occasioni per chiarire alcuni aspetti relativi alla disciplina dell’Irap. La prima pronuncia in questione è una ordinanza, la quale ha messo in luce come un collaboratore di uno studio legale sia obbligato al versamento del tributo proprio a causa della sua professione; nel secondo caso, nello specifico una sentenza vera e propria, la Suprema Corte ha stabilito che questa imposta non va pagata nell’ipotesi di un lavoro svolto in proprio e con pochi mezzi a disposizione. Si tratta di due decisioni importanti e che delineano una distinzione di cui bisognerà tenere conto in futuro.

Entrate fiscali, confermata la crescita da inizio anno

Sono stati confermati i dati preliminari relativi all’andamento delle entrate tributarie nei primi sette mesi dell’anno. Stando a quanto affermato dal consuntivo ufficiale, nel periodo che va dall’inizio dell’anno alla fine del mese di luglio 2011 le entrate tributarie erariali si sarebbero attestate intorno ai 221.643 milioni di euro, denotando pertanto un incremento di 2.791 milioni di euro (o 1,3 punti percentuali) rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dello scorso anno.

I dati – pubblicati dal dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia – sono stati accolti positivamente, considerato che il tasso di variazione presenta un aumento  che dovrebbe trascinarsi fino alla fine dell’anno, ribadendo pertanto la discreta tenuta delle entrate tributarie, perfettamente in linea con quelle che erano le previsioni per questo 2011.

Bonus energetico: ultimi due mesi per la detrazione del 55%

Il 31 dicembre 2011 rappresenta l’ultima data utile per beneficiare della detrazione fiscale del 55% messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per il risparmio energetico delle abitazioni. Mancano esattamente dodici settimane a questo fondamentale appuntamento, il quale si riferisce, nello specifico, agli interventi da realizzare a tal fine. Qualche dettaglio in più verrà conosciuto con il decreto sulla crescita che è in previsione tra pochi giorni, ma comunque la versione attuale di tale sconto dovrebbe rimanere la stessa nel caso del rispetto della scadenza in questione. Come è noto, la detrazione del 55% interessa da vicino tutte quelle opere che vengono realizzate dal punto di vista energetico all’interno di un edificio: gli esempi più classici in questo senso sono offerti dagli infissi, ma anche dalle caldaie, dalla coibentazione e dai pannelli solari che vengono sfruttati per ottenere l’acqua calda.

Regime dei minimi, addio a 500 mila posizioni

Come era ampiamente preventivabile, la riforma del regime dei minimi contenuta negli ultimi provvedimenti estivi, provocherà un’emorragia di posizioni agevolate davvero ingente. Stando a quanto rivela un recente studio riportato sulle pagine del quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, tale emorragia sarà pari a circa 500 mila liberi professionisti, lavoratori autonomi e piccoli esercenti, che daranno l’addio al conveniente regime agevolato per abbracciare quello ordinario.

Una cifra – quella delle 500 mila unità di cui sopra – che sembra ancora più rilevanti se espressa in termini percentuali. Sempre stando a quanto afferma il quotidiano economico finanziario, infatti, uscirebbe dal regime dei minimi il 96% di chi, attualmente, ne fa parte. Un addio doloroso, in alcuni casi, visto e considerato che il regime ordinario comporta non solamente più adempimenti, quanto anche e soprattutto un rincaro del prelievo.

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Danno biologico e aziende agricole: l’Inps precisa l’addizionale Inail

Sono passati appena due giorni dalla pubblicazione della circolare 128 dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale: tale documento è fondamentale dal punto di vista dei contributi, in particolare di quelli che si riferiscono direttamente alle aziende agricole. In pratica, l’Inps ha provveduto a chiarire nel dettaglio in che modo si recupera il contributo di addizionale Inail necessario per coprire il danno biologico subito da queste stesse società nel corso del 2010 a fronte della assunzione di manodopera. Nello specifico, ora si conoscono gli importi esatti relativi a questa addizionale assicurativa, con in contributi in questione che vanno versati in riferimento a quei soggetti che sono attivi nel settore primario e che beneficiano di contrattazione a tempo determinato e indeterminato.

Locazione di barche a soci di associazioni, chiarimenti dell’Agenzia

L’Agenzia delle Entrate è recentemente intervenuta a parlare del regime fiscale delle principali operazioni che riguardano le associazioni del settore della nautica da diporto. Tra le varie questioni poste dalle stesse associazioni, e che le Entrate hanno ritenuto opportuno corredare di adeguata risposta, c’è sicuramente quella che vede protagoniste le transazioni di noleggio delle imbarcazioni ai soci delle associazioni di cui sopra si è appena fatto cenno.

In altri termini, la domanda delle associazione era se potesse considerarsi commerciale, con conseguente applicazione del regime di non imponibilità, l’attività di noleggio effettuata dalla società proprietaria dall’imbarcazione adibita a uso commerciale nei confronti dei propri soci, pur a canone di mercato.

Società trasparenti e F24: vietato lo scambio di ritenute

Vi sono molte società di capitali, in primis le società per azioni e quelle a responsabilità limitata, che optano per la trasparenza aziendale: è proprio ad esse che si è rivolta la nostra amministrazione finanziaria con un’apposita circolare, la risoluzione 99/E. Che cosa viene disposto esattamente con questo documento? Il primo concetto che balza agli occhi è il fatto che tali enti non dovranno permettere lo scambio di ritenute d’acconto con i soci. In effetti, la trasparenza è dettata proprio dal fatto che le ritenute stesse vengono subite e quindi non si possono mantenere in alcun modo per poi procedere con la compensazione fiscale all’interno del modello F24. La precisazione dell’Agenzia delle Entrate non è di poco conto, anche perché soltanto due anni fa questo meccanismo tributario era invece consentito.

Scadenze fiscali, gli appuntamenti del 10 ottobre

Manca una settimana a lunedì 10 ottobre, e ci pare l’occasione propizia per soffermarci brevemente su quali siano gli appuntamenti con le scadenze fiscali di tale giornata. In tale data sono previsti numerosi spunti fiscali che riguardano diverse categorie di operatori.

Cominciamo con il ricordare come il 10 ottobre sia il termine ultimo per l’invio dei dati sulle contabilità di agosto da parte di quegli operatori che gestiscono depositi commerciali con attività nel settore dei prodotti energetici. I contribuenti soggetti ai regimi fiscali delle nuove start up e di lavoro autonomo, devono inoltre trasmettere tutti i dati relativi alle operazioni da loro effettuate nel trimestre precedente (luglio – settembre).

F24 Accise, modificata la descrizione del codice 5248

I contribuenti che avranno a che fare con il modello fiscale F24 Accise dovranno prestare la massima attenzione all’ultima modifica che è stata introdotta dall’Agenzia delle Entrate: in effetti, la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a cambiare la descrizione di uno dei tanti codici tributo che sono stati istituti a tale scopo e che vanno inseriti all’interno del documento in questione. Nello specifico, si tratta del codice 5248, il quale faceva espresso riferimento a quelle somme di denaro che dovevano essere pagate all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato come sanzione amministrativa pecuniaria. Volendo essere ancora più precisi, inoltre, la multa da versare era dovuta ad alcune violazioni specifiche, vale a dire quelle relative alla partecipazioni di soggetti di minore età ai giochi con in palio delle vincite in denaro.

Conti correnti, le mosse anti-evasione dell’Agenzia delle Entrate

Come noto, stanno per entrare in vigore alcuni strumenti che potrebbero consentire all’Agenzia delle Entrate di scovare un numero maggiore di evasori fiscali, sulla base delle informazioni ottenibili sui depositi bancari intestati ai singoli contribuenti nei confronti dei quali le Entrate desiderano compiere accertamenti.

L’Agenzia delle Entrate, in altri termini, può elaborare le c.d. liste selettive di contribuenti da sottoporre a controllo, basate su informazioni relative a rapporti finanziari, che le Entrate otterranno direttamente dal sistema degli intermediari, dopo aver sentito le associazioni di categoria degli operatori finanziari, circa la natura delle informazioni da acquisire.