Dopo i debutti ora si dà spazio agli scioglimenti: lo scorso mese di ottobre sono state rese note dall’Inps le istruzioni del patronato Famiglia Italiana. A distanza di due mesi, lo stesso ente previdenziale ha comunicato con una apposita circolare (la numero 18 per la precisione) lo scioglimento del patronato InformaFamiglia. Nel dettaglio, si tratta delle istruzioni operative per la cessazione operativa. Un decreto del Ministero del Lavoro, pubblicato di recente in Gazzetta Ufficiale, ha fatto sciogliere questo istituto di patronato e assistenza sociale, il quale era stato promosso e istituito dalla Federcasalinghe (la federazione nazionale delle casalinghe del nostro paese) circa sei anni fa.
gianni
EBay – Fisco nuova puntata
Novità sul caso eBay – (presunta) evasione fiscale. Alla già complessa vicenda tributaria del sito internet più importante del mondo nel settore delle aste online, partita ne. 2008 con un indagine della Guardia di finanza di Milano, è scaturito l’invio di un avviso di accertamento pari a 76,8 milioni di euro. A rivelarlo è un settimanale italiano, l’Espresso, secondo cui la richiesta del fisco è di 21,2 milioni di euro come tasse non pagate nei primi anni di attività più 55,6 milioni di euro di sanzioni e interessi.
Conservazione dati Centrale Rischi
Se abbiamo richiesto un finanziamento a una banca, o abbiamo pagato in ritardo le rate di un mutuo, o ancora se abbiamo estinto correttamente un prestito personale, siamo andati a finire all’interno delle Centrali Rischi, veri e propri maxi archivi di dati personali e creditizi, cui le banche attingono al fine di ricostruire la storia creditizia di un soggetto, valutandone così il merito creditizio. Ma per quanto tempo vengono conservati i dati all’interno di tali Centrali Rischi?
Disponibili i modelli Iva in inglese, tedesco e sloveno
Value Added Tax, Umsatzsteuer e Davek na dodano vrednost: sono queste le tre traduzioni in inglese, tedesco e sloveno di Imposta sul Valore Aggiunto. Una traduzione non casuale, visto che, come accade puntualmente ogni anno, l’Agenzia delle Entrate ha messo a punto le dichiarazioni più importanti che devono essere compilate dai contribuenti in queste lingue straniere. Ovviamente, la presentazione deve avvenire nel corso del 2013 e basta accedere al sito web della nostra amministrazione finanziaria per fruire delle versioni di cui si sta parlando. Un esempio simile a questo è senza dubbio quello della scorsa estate, visto che a luglio erano online le versioni in tedesco e sloveno dell’F24.
Numerazione fatture 2013
Le nuove disposizioni sulle fatture stanno creando qualche problema interpretativo ai liberi professionisti e ai piccoli imprenditori che si trovano a dover emettere fatture per la prestazione di servizi e per la vendita di beni. Soffermiamoci quindi nel comprendere in che modo varia la numerazione delle fatture, e cosa possa cambiare, concretamente, per quel professionista che si trova ad emettere un documento che attesti l’avvenuta prestazione di servizio.
Nuove disposizioni dell’Inps sull’operazione CRAA
Il messaggio numero 2.126 dell’Inps ha avuto come oggetto le nuove disposizioni relative all’operazione Craa. Con questa sigla si intende il confronto tra le retribuzione delle aziende agricole, dunque è il settore primario il grande protagonista dei chiarimento dell’istituto previdenziale. Come spiega chiaramente il messaggio in questione, le parti che hanno firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) che riguarda gli operai agricoli tradizionali e i florovivaisti hanno anche firmato lo scorso 14 gennaio un avviso comune.
Conservazione fattura 2013
Poche ore fa abbiamo cercato di delineare i principali termini della fatturazione elettronica, uno strumento che secondo le intenzioni del legislatore comunitario dovrebbe permettere alle imprese italiane di poter risparmiare tempo e denaro. Cerchiamo ora di comprendere in che modo vadano conservate le fatture, e per quanto tempo occorre archiviare i documenti comprovanti la prestazione di servizi o la vendita di beni di proprietà.
Fattura elettronica 2013
La direttiva 2010/45/Ue ha spinto il ricorso nei confronti della fatturazione elettronica. Un incentivo che, almeno nelle intenzioni comunitarie, dovrebbe aiutare le imprese a ridurre i costi e a incrementare il livello di competitività. La commissione europea, pochi anni fa, aveva stimato in 240 miliardi di euro in sei anni i risparmi conseguibili mediante la diffusione della fatturazione elettronica, attualmente adottata solo nel 5 per cento delle transazioni. Ma è davvero così? E come funziona la fatturazione elettronica in Italia?
Le agevolazioni fiscali per la bonifica del suolo
Quali sono gli aspetti fiscali più importanti da ricollegare alla rimozione dei rifiuti speciali pericolosi? Spesso, sono necessari lavori di bonifica del terreno, ad esempio quando si impone il rifacimento del sistema idrico o di quello fognario: ebbene, queste spese possono essere considerate come “indispensabili”, ma solamente nel caso di una ristrutturazione vera e propria, con tanto di agevolazione tributaria, vale a dire una detrazione dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) pari al 36%. Per riconoscere quest’ultima, comunque, l’Agenzia delle Entrate deve riconoscere il collegamento e l’accessorietà di tali lavori in relazione agli interventi agevolabili, in modo da riconoscere in via ufficiale i costi.
Dati alloggiati online
Secondo quanto previsto dal decreto del ministero dell’interno del 7 gennaio 2013, i dati degli alloggiati negli hotel dovranno essere fruiti tramite web. La trasmissione dovrà avvenire così mediante sistemi telematici, e solamente nell’ipotesi in cui vi siano problemi tecnici al sistema, le comunicazioni potranno avvenire mediante i “vecchi” sistemi (fax o posta elettronica). Nuove disposizioni che potranno consentire una più celere gestione dei dati da trasmettere alla questura.
La scadenza per versare i contributi relativi alla CNRP
Si potrà attendere fino al prossimo 15 febbraio per il versamento dei contributi assistenziali e previdenziali relativi alla Cnrp (Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per Ragionieri e Periti Commerciali): in questi dodici giorni che rimangono a disposizione, dunque, tutti i soggetti che sono iscritti alla cassa in questione avranno l’obbligo di pagare la prima rata di riferimento. L’importo è pari a una quota del 20% per quel che riguarda i contributi minimi che sono previsti per l’anno appena cominciato. Lo strumento da utilizzare in questo caso, inoltre, è il Mav, ovvero il pagamento mediante avviso. Proprio di recente la Cnrp ha deciso di rendere note diverse novità da collegare al 2013 per quel che concerne il sito istituzionale.
Orari bar, ristoranti e pizzerie
Dallo scorso 1 gennaio 2013 i titolari di esercizi di somministrazione (principalmente, bar, ristoranti e pizzerie), possono svolgere la propria attività senza alcun vincolo di orario e senza l’obbligo di chiusura domenicale, festiva, e settimanale. Tuttavia, a tale liberalizzazione corrisponde comunque la garanzia dell’apertura al pubblico in tutte quelle ipotesi stabilite dalle discipline normative di riferimento, al fine di assicurare all’utenza buoni livelli di servizio.
Le deroghe all’elevazione dei requisiti assicurativi e contributivi
La circolare numero 16 dell’Inps, la quale reca la data di ieri, ha riguardato le deroghe relative all’elevazione dei requisiti di assicurazione e di contribuzione. In pratica, c’è un riferimento normativo ben preciso, ovvero quello del terzo comma dell’articolo 2 del Decreto legislativo 503 del 1992 (“Norme per il riordinamento del sistema previdenziale dei lavoratori privati e pubblici”). In effetti, con la Legge 214 del 2011, sono state introdotte delle disposizioni utili per modificare in parte i trattamenti pensionistici nel nostro paese. Nelle sue vecchie circolari, l’istituto aveva sottolineato come il diritto alla pensione di vecchiaia fosse accessibile nell’ipotesi di una anzianità contributiva minima di venti anni.
Dati dichiarazioni fiscali in perdita
Secondo quanto emerge dal report diffuso dal Dipartimento delle finanze sulle dichiarazioni Ires e Irap relative all’anno d’imposta 2010, un’impresa su tre ha chiuso la dichiarazione fiscale in perdita. Un’impresa su dieci ha invece chiuso i battenti o è a rischio fallimento, mentre una su due versa qualcosa all’erario. Più in particolare, il 33,7 per cento dei soggetti ha dichiarato una perdita, migliorativo rispetto al 37 per cento del 2009 e, probabilmente, migliore anche a quello del 2011.