La ricongiunzione dei periodi assicurativi per quel che concerne l’ambito prettamente previdenziale è una operazione che interessa da vicino i liberi professionisti del nostro paese: non a casa, l’Inps si è rivolto proprio a questi soggetti con un’apposita circolare, ricordando le modalità di rateizzazione degli oneri in questione per quel che concerne le domande che saranno presentate nel corso di quest’anno. Il tutto, ovviamente, deve basarsi su un testo normativo ben preciso, vale a dire la legge 45 del 1990, quella cioè che consente ai dipendenti pubblici che abbiano maturato contribuzione presso le casse di previdenza dei liberi professionisti, di chiedere la ricongiunzione verso le casse pensioni della gestione ex Inpdap. Gli oneri, inoltre, devono essere predisposti prendendo spunto dai coefficienti che sono riportati nelle tabelle allegate dello stesso istituto.
gianni
Sanzioni mancato pagamento canone RAI
Formalmente il canone Rai non è un abbonamento ma piuttosto una tassa (illegittima?) sul possesso di un apparecchio televisivo, applicata a prescindere che si guardino i programmi di “mamma Rai”, appunto, e dalla qualità degli stessi. Fu il Regio decreto-legge 2 febbraio 1938 n. 246, in epoca fascista, ad istituire il controverso tributo, inizialmente applicato soprattutto alla radio, più diffusa della TV, e in generale a tutti gli “apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”. Sono esentati dal pagamento del canone Rai soggetti in possesso di determinati requisiti: gli over 75; coloro che non convivono con altri soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio; coloro il cui reddito, unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non superi complessivamente euro 516,46 per tredici mensilità (euro 6.713,98 annui).
L’Enpam aggiorna le pensioni di medici e odontoiatri
Anche i medici e gli odontoiatri del nostro paese potranno beneficiare di un aggiornamento importante delle pensioni: la novità è giunta direttamente dall’Enpam, l’ente nazionale di previdenza e assistenza che si occupa proprio di queste due categorie professionali. Il ritocco degli importi in questione si è reso necessario alla luce degli ultimi dati che sono stati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), più precisamente il tasso di inflazione. La fondazione ha quindi provveduto ad aggiornare tutte le relative tabelle, in modo da calcolare le pensioni e le prestazioni assistenziali da erogare nei confronti dei soggetti coinvolti. Che cosa accadrà quindi nel corso del 2012?
IRAP 2012
Irap, ovvero Imposta Regionale sulle Attività Produttive è una tassa a carico delle imprese, la cui entità varia in modo proporzionale al fatturato. La base imponibile, si calcola in modo differente a seconda che si tratti di imprese commerciali, produttori agricoli, enti privati non commerciali, amministrazioni pubbliche o soggetti che svolgono lavoro autonomo.
L’importo da versare si ottiene applicando alla base imponibile, chiamata “Valore della produzione netta”, un’aliquota fissata per legge su base nazionale, che può subire una maggiorazione, ma fino ad un massimo di un punto percentuale. E’ facoltà delle Regioni infatti – con la sola eccezione du Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia che già hanno incrementato l’aliquota dell’1% per arginare il disavanzo sanitario accumulato – , ormai sempre più a corto di risorse finanziarie, decidere di aumentare l’aliquota Irap, portandola al limite massimo del 4,82%. Dal 2008 l’aliquota base da applicare alla base imponibile è pari al 3,90 per cento per le imprese e all’8,50 per cento per le Amministrazioni pubbliche.
Cosa bisogna sapere sul modello Iva TR del 2012
Andando a spulciare tra le varie bozze che sono presenti sul sito web della nostra amministrazione finanziaria è possibile trovare anche quella relativa al modello Iva TR (relativa ai crediti trimestrali): questo importante documento fiscale dovrà essere sfruttato il prossimo mese di aprile e consentirà ai contribuenti interessati di ottenere il rimborso o di usare in compensazione il credito d’imposta che sarà stato totalizzato nei primi tre mesi di questo 2012. Il modello TR è stato di fatto introdotto dal cosiddetto Decreto Iva, vale a dire il Dpr 633 del 1972, il quale parla espressamente della richiesta di rimborso o della compensazione fiscale per quel che concerne una frazione dell’anno di riferimento. L’uso in compensazione, comunque, va realizzato all’interno del modello F24.
Tassa cedolare secca affitti
Dovrebbe trattarsi dello strumento mediante il quale far emergere il mondo sommerso degli affitti in nero. La cosiddetta “cedolare secca“, ovvero un’imposta unica per sostituire le innumerevoli tasse che gravano sui contratti di locazione e scoraggiano i proprietari a “mettersi inregola”, è stata introdotta con il decreto legislativo del 14 marzo 2011 n. 23 sull’autonomia fiscale dei comuni approvato dal governo.
Sui contratti di locazione annui stabiliti tra le parti, si deve pagare un’imposta fissa del 20% al posto dell’Irpef, delle addizionali, dell’imposta di bollo e di registro. La cedolare secca scende invece al 19% se i contratti di locazione sono a canone concordato o se relativi a immobili situati nei Comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE. La base imponibile dell’imposta sostitutiva è pari al 100% dell’intero canone. Per pagare acconto e saldo va utilizzato il “Modello F24”. Si moltiplica per il 21% (o per il 19% nel caso di canone concordato) l’importo complessivo del canone annuo. Sulla cifra che ne risulta va calcolata la quota corrispondente alla par te di acconto dovuta allo Stato.
Le novità del modello 770 mensile
La gradualità temporale più ampia è una delle novità di rilievo del modello 770 di quest’anno: la trasmissione mensile di questo documento fiscale così importante, indirizzato ai sostituti d’imposta del nostro paese prevede infatti una nuova tempistica, sempre e comunque attraverso le consuete reti telematiche. In realtà, questa novità così corposa sarebbe già dovuta intervenire nel corso del 2011, come prevedeva espressamente un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, ma lo scorso anno è stato sfruttato solamente per la sperimentazione, mentre il 2012 è diventato sin da subito l’anno dell’operatività piena ed effettiva per quel che concerne il sistema di trasmissione a cadenza mensile. Che cosa cambierà in buona sostanza? I datori di lavoro sono stati abituati fino a questo momento a inviare il 770 direttamente alla nostra amministrazione finanziaria, avendo cura di inserire nel modello tutte le informazioni relative ai dipendenti una volta all’anno.
Scadenze fiscali di metà marzo
Riprendiamo oggi il nostro consueto appuntamento con le scadenze fiscali di metà mese. Il 15 marzo scade il termine ultimo per poter effettuare numerosi versamenti e comunicazioni, tra cui spicca il solito termine per l’annotazione dell’eventuale cumulativa delle fatture emesse o ricevute, e delle autofatture emesse dal cessionario o dal committente per le operazioni rilevanti territorialmente in Italia, poste in essere dal cedente o prestatore non residente per un ammontante inferiore a 300 euro.
La scadenza sarà utile anche a quei commercianti al dettaglio che desiderino procedere all’annotazione riepilogativa mensile, anziché giornaliera, dei corrispettivi inerenti al mese precedente, se ovviamente gli stessi sono certificati dallo scontrino fiscale (facoltà consentita anche ai contribuenti che emettono le ricevute fiscali, per effetto dell’equiparazione tra scontrino e ricevuta ai fini certificativi).
Disdetta canone rai
Il canone Rai è un’imposta dovuta allo Stato sul possesso del televisore. Se si intende rinunicare all’utilizzo del proprio apparecchio, senza disfarsene in modo definitivo, si può disdire il canone Rai chiedendo il cosiddetto suggellamento dell’apparecchio. Si tratta di un’operazione mediante la quale l’utente dichiara di non voler più utilizzare il televisore e inoltra richiesta della propria volontà di disdetta. In passato le autorità preposte procedevano a “sigillare” fisicamente l’apparecchio, infilandolo in un sacco di iuta e chiudendolo con un sigillo del Ministero. Tale procedura, nella pratica, viene messa in atto molto raramente.
Elenco clienti – fornitori, si avvicina il ritorno
Si avvicina il ritorno degli elenchi clienti – fornitori. Il d.l. 78/2010 è infatti stato rivisto nel suo arti. 21, che istituiva la comunicazione telematica delle operazioni IVA di importo non inferiore ai 3 mila euro: con l’innovazione ora in esame, viene previsto che le operazioni soggette a obbligo di fatturazione dovranno essere comunicate non più in maniera analitica, bensì attraverso l’indicazione dell’ammontare complessivo annuo di ciascun cliente e fornitore, al di là dell’importo di ogni singola operazione.
In merito, ricordiamo altresì che rimane ferma – per le operazioni prive dell’obbligo di fattura – la comunicazione analistica delle transazioni di importo non inferiore ai 3.600 euro comprensive di imposta di valore aggiunto.
Canone Rai: cambio di residenza
Il Canone Rai è un tributo – di fatto una tassa di possesso – introdotto dal Regio decreto n. 246 del 21 febbraio 1938, articolo 1(R.D.L.21/02/1938 n.246) con cui è stato sancito l’obbligo di versare una imposta per la “detenzione di apparati atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo”.
Premesso questo, ogni nucleo familiare deve provvedere al pagamento di un abbonamento. A rigor di legge, la Rai chiede dunque di pagare il canone, e lo fa mediante l’invio di una lettera a coloro che risiedono in un dato immobile e non risultano ancora nell’elenco abbonati. Il presupposto è che vi debba essere almeno un apparecchio in ogni abitazione. Dal momento che non è possibile enumerare e controllare i singoli televisori acquistati e venduti, le verifiche vengono condotte sulla residenza.
Nuova tassa conti deposito fino a 1200 euro
Introdotta con l’ultima versione del decreto sulle semplificazioni fiscali, sta per giungere a completamento la “temuta” innovazione in materia di tassazione dei conti deposito, siano essi liberi o vincolati. Stando alle intenzioni, i conti deposito diventeranno equiparabili agli strumenti finanziari ordinari, con conseguente tassazione progressiva, mediante un’aliquota pari a 0,10 punti percentuali per il 2010 e di 0,15 punti percentuali per il 2013.
Ne consegue che le giacenze dei conti deposito troveranno un’imposizione piuttosto salata, in grado di nuocere parzialmente alla redditività del servizio. Si tenga in merito in considerazione che, mentre nel 2012 sarà prevista l’applicazione dell’imposta con un minimo di 34,20 euro annuo e un massimo di 1.200 euro annuo, nel 2013 verrà abbattuto il limite massimo di imposizione, con un’imposta che potrebbe pertanto diventare onerosissima per i grandi patrimoni.
Nuova tassa autocertificazione caldaia
La nuova tassa autocertificazione caldaie è un onere che il responsabile dell’impianto (cioè, l’occupante dell’appartamento o, nell’ipotesi di caldaia condominiale, l’amministratore di condominio) deve pagare con periodicità prevista dalla legge, successivamente all’effettuazione della manutenzione periodica, con un’operazione di norma delegata ad un’impresa specializzata.
La nuova normativa sulla tassa sulle autocertificazioni delle caldaie prevede che i cittadini non debbano più recarsi presso i Comuni per la consegna delle dichiarazioni e il ritiro del bollino verde (come invece accadeva in passato), poiché sarà il manutentore a trasmettere al Comune la dichiarazione, apponendo il bollino verde sull’impianto, una volta terminata la fase dei controlli di propria competenza. In merito, ricordiamo che il controllo è da effettuarsi ogni due anni, dietro costo (la c.d. “tassa”) di norma pari a 7 euro.
Sisma Abruzzo, la proroga per lo spesometro
Il terribile sisma che ha sconvolto l’Abruzzo sta per entrare nel suo terzo anno di “età”, ma la nostra amministrazione finanziaria non ha dimenticato tutti quei contribuenti che risiedevano e risiedono ancora nel cosiddetto “cratere” dell’evento in questione: la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate è stata effettuata ormai da un mese, ma la scadenza da rispettare in questo senso è sempre più vicina, il prossimo 16 marzo. Di cosa si tratta esattamente? In pratica, il Fisco ha concesso una importante proroga per quel che riguarda l’invio di comunicazioni rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto (quello che ci stiamo abituando a chiamare “spesometro”) e relative al 2010. Nel dettaglio, i contribuenti e i professionisti residenti nella zona in questione, vale a dire quella che è stata colpita da scosse di una intensità pari o addirittura superiore al sesto grado della Scala Mercalli, avranno più tempo per questi adempimenti fiscali, i quali fanno riferimento all’obbligo di fatturazione e che non possono prevede un importo inferiore al limite dei 25mila euro.