Le indennità di disoccupazione per i lavoratori dello spettacolo

La nuova circolare dell’Inps ha messo in luce alcuni importanti chiarimenti per quel che riguarda le indennità di disoccupazione ordinaria destinate ai lavoratori dello spettacolo: il riferimento è andato ovviamente sia a coloro che sono in possesso dei requisiti normali, sia di coloro che beneficiano di quelli ridotti. Lo scorso mese di agosto, in particolare, era stato disposto come l’assicurazione obbligatoria dovesse essere esclusa in relazione alla disoccupazione del personale artistico, teatrale e cinematografico. Di conseguenza, proprio in seguito a quelle disposizioni è stato reso pubblico un importante elenco, con all’interno tutte le categorie professionali che vanno considerate in questo senso, con tanto di codice già sfruttato appositamente dall’Enpals. Alcune di queste categorie, inoltre, avevano bisogno di fondamentali approfondimenti, visto che non erano ben chiari gli elementi della preparazione tecnica, artistica e culturale, utili per determinare l’esclusione assicurativa a cui si sta facendo riferimento.

Collaborazione Fisco – Banche

Un provvedimento in consultazione da Banca d’Italia in questi giorni, cerca di porre nuove basi di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate al fine di migliorare l’efficacia delle lotte di contrasto al riciclaggio. Stando a quanto diramato dall’istituzione monetaria nazionale, infatti, la banca e gli altri intermediari potrebbero presto essere chiamati in causa ad adempiere ai propri obblighi mediante acquisizione di bilanci, dichiarazione Iva e dichiarazione dei redditi da parte dei propri clienti.

In altri termini, le banche potrebbero presto divenire dei collaboratori molto più stretti del Fisco, fornendo all’Agenzia tutte le informazioni richieste sui propri correntisti, qualora la Guarda di Finanza desideri effettuare le opportune verifiche.

Ultimi due giorni per le annotazioni delle associazioni sportive dilettantistiche

Mancano appena due giorni a una delle scadenze fiscali di riferimento per quel che concerne le associazioni sportive dilettantistiche: c’è infatti tempo fino al prossimo 15 febbraio per queste ultime, oltre alle associazioni senza scopo di lucro e alle cosiddette pro-loco, per annotare i loro corrispettivi in un’unica registrazione. Il riferimento in questione va a quegli enti che hanno deciso di optare per l’applicazione di specifiche agevolazioni. Di cosa si tratta esattamente? Tali benefici sono quelli previsti dalla Legge 398 del 1991 (“Disposizioni tributarie relative alle associazioni sportive dilettantistiche”): nello specifico, le associazioni appena menzionate hanno l’obbligo di annotare il totale esatto di quei corrispettivi e degli altri proventi economici che sono stati ottenuti nell’ambito dell’attività commerciale realizzata nel mese precedente, quindi lo scorso gennaio.

Scadenze fiscali di metà febbraio – parte 4

Proseguiamo nell’analisi delle principali scadenze fiscali di metà febbraio, con particolare riferimento agli eventi IVA. Il 16 febbraio 2012 è infatti il termine ultimo per presentare all’Agenzia delle entrate, da parte dei fornitori di esportatori abituali che intendono effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell’imposta di valore aggiunto, che hanno ricevuto – nell’arco del mese precedente – dichiarazioni di intento rilasciate dagli stessi, della comunicazione dei dati contenuti nelle predette.

Ancora, la scadenza è utile agli organismi pubblici e alle amministrazioni centrali per effettuare il versamento unitario di imposte e contributi, procedendo alla liquidazione e al pagamento dell’ammontare dovuto per il mese precedente, al netto dell’eventuale quota residuo dell’acconto corrisposto. I soggetti titolari di concessioni di servizi di telecomunicazioni dovranno procedere alla liquidazione e al pagamento Iva del quarto trimestre dell’anno precedente.

Inps, le retribuzioni giornaliere per il 2012

L’Inps ha reso nota la determinazione relativa a quest’anno per quel che concerne la soglia minima di retribuzione giornaliera, oltre all’aggiornamento degli altri valori per i contributi previdenziali e assistenziali: in particolare, la circolare dell’ente si caratterizza per una premessa importante, la quale ricorda come la retribuzione a cui si è appena fatto riferimento va determinata nel pieno rispetto delle disposizioni sulla retribuzione minima imponibile (il cosiddetto “minimo contrattuale”) e del minimale di retribuzione giornaliera. La parte più interessante di questo documento è dedicata soprattutto ai datori di lavoro che sono tenuti alla presentazione della denuncia contributiva mensile, il cosiddetto flusso Uniemens. I settori previsti sono diversi e devono essere sottoposti a una opportuna rivalutazione ogni singolo anno, il tutto in base al costo della vita.

Scadenze fiscali, gli appuntamenti di metà febbraio – parte 3

Continuiamo ad affrontare l’elenco dei principali appuntamenti fiscali previsti per la metà del mese di febbraio. Il 16 del mese è giornata di scadenza per il pagamento delle accise sui prodotti immessi in consumo a gennaio da parte dei soggetti obbligati. Soprattutto, il termine è utile per pagare – da parte dei sostituti di imposta, anche pubblici – l’addizionale comunale Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati sulle competenze del mese di gennaio.

Ancora, gli artigiani e i commercianti dovranno procedere al pagamento della quarta e ultima rata di contribuzione dovuta per il 2011, e calcolata sul minimale, con versamento – entro il 16 febbraio – utilizzando il modello F24, e tenendo presente che sono tenuti all’adempimento tutti i soggetti, anche senza partita IVA, sia per se stessi sia per le altre persone che prestano la propria attività lavorativa nell’impresa familiare o coniugale.

Capitali scudati: aliquote e basi imponibili

I capitali scudati verranno sottoposti a una tassazione piuttosto particolare: in particolare, bisogna comprendere quali saranno le basi imponibili, le percentuali d’imposta le date entro le quali pagare il tributo per il triennio compreso tra lo scorso anno e il 2013. Come ha previsto in maniera chiara e inequivocabile il Decreto Salva-Italia, tutti quei capitali che sono stati fatti rimpatriare nei periodi 2001-2002 e 2009-2010 beneficeranno di un’imposta di bollo tutta speciale con validità annuale. Questo tributo, infatti, va versato con le aliquote del dieci per mille, limitatamente all’anno attualmente in corso, e del 13,5 per mille in merito al 2013, mentre gli anni successivi avranno come riferimento un’aliquota del quattro per mille. Questo vuol dire dunque che le percentuali appena menzionate non sono altro che la misura del valore delle attività segretate al 31 dicembre dello scorso anno.

Scadenze fiscali di metà febbraio – parte 2

Proseguiamo oggi il nostro appuntamento con il riepilogo delle principali scadenze fiscali di metà febbraio. La giornata del 15 è termine ultimo – per le imprese che operano nel settore della grande distribuzione – per procedere all’invio dei corrispettivi inerenti alle operazioni effettuate nel mese precedente, con trasmissione esclusivamente in via telematica, che risulti distintamente per ciascun punto vendita e per ciascuna giornata, che riguardi tutti i corrispettivi delle cessioni di beni o prestazioni di servizi, e che risulti eseguita anche per le giornate in cui sussiste assenza di corrispettivi.

Sempre nel 15 febbraio scade il termine per coloro che desiderano rateizzare il canone rai in un massimo di undici quote mensili, senza interessi, percependo una pensione inferiore ai 18 mila euro annui. Per quanto concerne invece i produttori agricoli, scade il termine per poter effettuare un’unica annotazione cumulativa nel registro Iva dei corrispettivi, per quanto concerne le cessioni di beni poste in essere nei riguardi di soggetti privati consumatori nel mese di gennaio.

Operazioni intracomunitarie, l’iscrizione al sistema Vies

La fatturazione delle attività di una ditta individuale rappresenta sempre un momento molto delicato e da perfezionare nel minimo dettaglio: in particolare, un aspetto da tenere sempre sott’occhio è quello delle cosiddette operazioni intracomunitarie, anche perché circa un anno fa l’Unione Europea ha espressamente previsto come tali attività richiedano necessariamente l’iscrizione al Vies (Vat Information Exchange System), il sistema di scambi automatici tra le amministrazioni finanziarie dei paesi comunitari. Come vanno compilate le fatture in questo caso e quindi annotata l’Imposta sul Valore Aggiunto? L’iscrizione al sistema appena accennato è previsto anche dal Decreto legge 78 del 2010, il quale l’ha imposta come un vero e proprio obbligo. Secondo una circolare della scorsa estate dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, questa stessa iscrizione è fondamentale anche per quei contribuenti che sono soliti ricevere delle prestazioni di servizi da parte di soggetti comunitari.

Categorie Iva

Decreto Severino, cosa cambia per i debitori

Presto potrebbero entrare in vigore interessanti novità per tutti quei debitori (come i consumatori), a cui non si applicano le procedure concorsuali. Stando al contenuto della bozza del provvedimento, infatti, costoro avranno la possibilità di estinguere le proprie obbligazioni secondo un piano di rientro parziale che verrà concordato con i creditori e poi omologato dal tribunale.

L’obiettivo del decreto Severino (il dl 212/2011) è fondamentalmente quello di levare parte del carico lavorativo delle cause civili, introducendo una via di risoluzione e di ristrutturazione dei debiti maggiormente tutelativa per le parti. Ad ogni modo, il provvedimento non sembra aver convinto poi tutto, come ad esempio le principali associazioni di avvocati, che vedono privarsi di una buona parte del proprio raggio di azione, per altro già intaccato dalle sfere della mediazione e della conciliazione.

Inps-Copagri Marche, la riscossione dei contributi sindacali

La convenzione tra l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e la Confederazione Produttori Agricoli delle Marche (Copagri Marche) ha avuto come oggetto principale la riscossione dei contributi sindacali relativi alla prestazioni pensionistiche: in particolare, lo stesso Inps ha messo in luce in una apposita circolare di due giorni fa le modifiche che sono state apportate al piano dei conti, senza dimenticare le istruzioni operative per la procedura in questione. L’intesa è stata firma esattamente lo scorso 2 dicembre: a chi si rivolge nello specifico? Il servizio viene incontro soprattutto a quei soggetti che sono titolari di una pensione diretta, indiretta oppure di reversibilità, il tutto a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei dipendenti. La delega in questione, inoltre, va rilasciata e sottoscritta nei confronti del titolare della pensione, mentre la controfirma spetta al responsabile locale della confederazione marchigiana.

Scadenze fiscali, gli appuntamenti di metà febbraio – parte 1

Iniziamo oggi a evidenziare l’elenco delle principali scadenze fiscali del 15 e del 16 febbraio. Una metà del mese che, come sempre, riserva una ricca serie di appuntamenti con l’Agenzia delle Entrate, che è bene cerchiare in rosso sul calendario al fine di non incorrere in sanzioni pecuniarie e amministrative più o meno significative.

Ricordiamo pertanto come mercoledì 15 scada  il termine, per gli agriturismi, per annotare nel registro Iva i corrispettivi degli ammontari inerenti le operazioni effettuate nel corso del precedente mese di gennaio. Entro la stessa data, le associazioni sportive dilettantistiche, quelle senza scopo di lucro e le associazioni pro loco dovranno eseguire l’annotazione (anche in un’unica registrazione) dell’ammontare dei corrispettivi e di altri proventi conseguiti nell’ambito dell’attività commerciale posta in essere.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce l’assegnazione di azioni proprie

La nostra amministrazione finanziaria ha deciso di intervenire proprio nel corso della giornata di ieri per spiegare l’argomento relativo alle azioni proprie di una compagnia che devono essere assegnate ai soci: la risoluzione 12/E ha comunque approfondito un argomento già toccato nel 2011, quando era stato specificato come questi stessi titoli dovessero essere trattati alla stregua di utili che passano a capitale sociale dal punto di vista tributario. La contabilità prevista in ambito civilistico, però, è diversa da quella internazionale (i cosiddetti principi Ias-Ifrs), visto che non contempla l’iscrizione di tali azioni nell’attivo del bilancio stesso, ma soltanto di una posta patrimoniale. Quindi, visto che l’assegnazione dei titoli non dà luogo a un trasferimento di ricchezza, l’investimento non può essere configurato come una distribuzione di un dividendo in natura.

Commercialisti contro la riforma dei collegi sindacali

Come abbiamo evidenziato pochi giorni fa, la riforma del collegio sindacale delle società di capitali rischia di sconvolgere il novero delle possibilità in mano alle singole persone giuridiche, introducendo un sindaco unico per alcune categorie di società, ed estenendo i limiti quantitativi al di sotto dei quali anche le società per azioni possono evitare di adottare la forma di controllo del collegio sindacale.

Tra i numerosi oppositori alla riforma dei collegi sindacali anche i commercialisti, che sottolineano come la crisi sia nata anche a causa della scarsità dei controlli societari e, pertanto, della privazione di adeguate misure di tutela del sistema economico, a danno dell’intera collettività, con destabilizzazione della crescita sostenibile delle singole imprese e degli interi comparti di appartenenza relativa.