Il settore immobiliare è ancora una volta uno dei protagonisti assoluti dell’ultima risoluzione che è stata pubblicata dalla nostra amministrazione finanziaria, la 19/E che reca la data della giornata di ieri: in effetti, il Fisco ha voluto chiarire quali sono i codici tributo specifici che vanno sfruttati per il pagamento delle somme derivanti dall’attribuzione d’ufficio della rendita presunta agli immobili. In pratica, si tratta di una attribuzione che viene stabilita dall’Agenzia del Territorio e che si rivolge in maniera diretta a tutti quei proprietari che non hanno ottemperato alla presentazione del relativo aggiornamento catastale, come previsto espressamente dalla legge (il testo di riferimento è il Decreto 78 del 2010, le ormai famose misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica). L’istituzione è quindi cosa fatta, come utilizzare questi stessi codici?
gianni
Società semplificata, arrivano i primi chiarimenti
La società semplificata a responsabilità limitata comincia lentamente a farsi viva, con i primi importanti chiarimenti in merito alla costituzione e al funzionamento di questa importante possibilità giuridica concessa ai giovani imprenditori che desiderino avviare la propria attività professionale organizzata attraverso la forma di una società di capitali.
Sancita la possibilità di evitare sovrapposizioni patrimoniali con la srl “ordinaria” (il capitale sociale della ssrl potrà effettivamente essere pari a un solo euro, ma non potrà superare i 10 mila euro), arrivano significative evidenziazioni sulla sua costituzione, che si prevede con modalità semplici, certe con minori costi rispetto a quanto avviene tutt’oggi con la società a responsabilità limitata o con le altre forme di società di capitali.
Le istruzioni dell’Inps sull’uso di denaro contante
I limiti imposti all’utilizzo del denaro contante sono una delle maggiori novità economiche imposte dal governo Monti: è per questo motivo che uno degli ultimi messaggi resi pubblici dall’Inps ha avuto come oggetto proprio questo argomento, con particolare riferimento al sostegno del reddito di importo superiore ai mille euro. Il divieto in questione è contenuto nel Decreto legge 201 del 2011, il quale parla espressamente di tali limiti in relazione alle pubbliche amministrazioni. Questo vuol dire che i futuri versamenti superiori ai già citati mille euro dovranno essere realizzati soltanto mediante degli strumenti elettronici che sono disponibili presso le banche o le poste. Ebbene, l’ente previdenziale ha voluto chiarire alcuni aspetti operativi in questo senso.
Imu, gli sconti sui terreni non spettano alle società
Una recente posizione dell’Anci Emilia Romagna sta contribuendo a chiarire alcuni dubbi in merito all’applicazione dell’Imu per i terreni agricoli. In particolare, l’associazione ha affermato che i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli pagheranno l’Imu sul terreno agricolo anche nell’ipotesi in cui il piano regolatore comunale qualifichi l’immobile come area edificabile.
Di contro, non ci sarà più diritto alle riduzioni di imposta sui terreni riconosciute invece prima dell’avvento dell’Imu sull’Ici. I benefici fiscali spetteranno tuttavia solo alle persone fisiche che hanno la qualifica di coltivatori diretti o di imprenditori agricoli, mentre saranno escluse le società di persone e le società di capitali. Le riduzioni Imu, pertanto, non spetteranno alle persone giuridiche qualificabili come società (sia di persone che di capitali).
Comunicazione dati Iva: la scadenza del 29 febbraio
Mancano appena tre giorni per provvedere al rispetto di una importante scadenza fiscale che ha a che fare con l’Imposta sul Valore Aggiunto: in effetti, il prossimo 29 febbraio sarà il termine ultimo per quel che concerne la comunicazione dei dati Iva, un tipico appuntamento che non tollera ovviamente i ritardi temporali. I contribuenti coinvolti in questo senso sono i titolari di partita Iva che hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale relativa alla loro attività. Bisogna infatti aver cura di annotare in maniera dettagliata tutte le informazioni che rappresentano un riepilogo delle operazioni imponibili, ma anche di quelle non imponibili ed esenti che sono state poste in essere nel corso del 2011. In questa maniera, è possibile calcolare quali sono le risorse proprie che ogni singolo stato membro dell’Unione Europea deve versare al bilancio complessivo.
Apertura bar e ristoranti semplificata
Il Tar della Campania ha di fatto avviato una nuova fase interpretativa sulla procedura di apertura di bar e ristoranti. Stando a quanto affermato dal Tribunale Amministrativo Regionale, infatti, per iniziare una nuova attività di somministrazione è sufficiente presentare allo sportello unico una “mera segnalazione dell’interesse di inizio di attività”.
Secondo il Tar, pertanto, sulla base dell’attuale panorama normativo è possibile afermare che “il legislatore ha inteso generalizzare la liberalizzazione delle attività commerciali sulla scia di quanto, in parte, già effettuato con il decreto Bersani, uniformando la disciplina abilitativa allo svolgimento di attività di somministrazione di alimenti e bevande a quelle delle ulteriori attività commerciali e prevenendo, in tali casi, la formazione del titolo per silenzio-assenso, ad eccezione delle ipotesi in cui siano previsti limiti, contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti stessi, fatto salvo naturalmente l’esercizio dei poteri inibitori o di autotutela previsti dalla norma medesima”.
F24 unificato per i tributi speciali catastali
L’Agenzia delle Entrate e quella del Territorio si sono premunite di ricordare tutte le istruzioni relative al pagamento dei tributi speciali catastali: in effetti, non sono certo pochi i contribuenti coinvolti in questo senso e devono essere perfettamente a conoscenza dei versamenti da realizzare, oltre ai possibili interessi, le sanzioni pecuniarie e i vari oneri accessori. Proprio per questo motivo, si è deciso di rendere la procedura ancora più semplice, mettendo a disposizione il modello unificato F24, il quale sarà sfruttato proprio per questo adempimento tributario. Le due agenzie hanno infatti emanato un provvedimento congiunto, il quale spiega per filo e per segno quali sono le nuove modalità. D’altronde, si tratta di un passaggio dovuto dopo l’entrata in vigore del Decreto dell’8 novembre scorso del Ministero delle Finanze, un testo che aveva richiesto in maniera espressa di includere anche questo tipo di imposte e tutti gli oneri conseguenti, visto che non sono certo rari i casi di inosservanza della normativa catastale.
Tarsu non dovuta per i garage privati
Secondo quanto disposto dalla Commissione Tributaria Regionale della Sicilia, la Tarsu non sarebbe dovuta per i garage ad uso privato. La motivazione dietro tale presa di posizione risiederebbe nel fatto che non si può desumere che derivino rifiuti dalla detenzione di un garage disposto a tale utilizzo, ancor quando una persona vi si trattenga per periodi di tempo non brevi.
In questo modo, la Commissione Tributaria Regionale dà sostanziale e formale ragione a tutti quei cittadini che – assistiti da alcune associazioni dei consumatori locali – avevano fatto ricorso per vedersi esentati dal pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani. Una decisione che potrebbe ora essere ripresa anche in altre parti d’Italia, scatenando una reazione a catena che potrebbe interessare davvero una larghissima fetta di popolazione.
I codici tributo per recuperare le somme indebite nell’F24
I codici tributo 3898 e 3899 sono i due riferimenti numerici che devono essere sfruttati da tutti quei contribuenti che si sono resi protagonisti di una fruizione di somme e crediti di imposta in maniera indebita: in effetti, la nostra amministrazione finanziaria è solita recuperare questi importi in base a quanto previsto dalla Legge Regionale numero 12 del 2007, un testo che si riferisce alla Campania e agli incentivi destinati a imprese e aziende per il piano di sviluppo economico regionale. In pratica, la legge è stata promulgata per sostenere gli investimenti produttivi che sono effettuati in questo territorio, ma ovviamente non tutti hanno diritto al credito. Proprio per risolvere questi inconvenienti, una recente circolare della stessa Agenzia delle Entrate ha chiarito ogni dettaglio a tal proposito, spiegando come recuperare le somme indebite attraverso il modello F24.
Multe stradali: la prescrizione è in 5 anni
Le cartelle delle multe stradali, per violazione al Codice, si prescrivono in cinque anni. La cartella esattoriale non può mai, infatti, essere equiparata come una sentenza, la cui scadenza è decennale. A dircelo è una recente sentenza (la n. 11937, depositata il 30 dicembre 2011) del giudice di pace di Torino, che è relativa a un preavviso di fermo a seguito del mancato pagamento di una sanzione del codice della strada.
Nel caso più specifico, il concessionario adibito alla riscossione avrebbe provveduto al fermo amministrativo del veicolo una volta trascorsi i cinque anni dalla notifica della cartella esattoriale, in un periodo che – stando a quanto afferma il giudice di pace – sarebbe già relativo all’arco temporale della prescrizione, contrariamente a quanto affermato dal comportamento dell’agente cui era affidata la riscossione.
L’Inps pubblica gli importi degli assegni familiari per il 2012
L’ultima circolare che l’Inps ha provveduto a pubblicare riguarda gli assegni familiari e le quote di maggiorazione delle pensioni per l’anno attualmente in corso: in pratica, dall’inizio del 2012 sono stati sottoposti a rivalutazione sia le soglie relative al reddito familiare, utili per capire se interrompere o ridurre la corresponsione degli assegni stessi, sia i limiti di reddito su base mensile, i quali vengono sfruttati per l’accertamento del carico. Questo vuol dire che tali misure sono state pensate per tutti quei soggetti che sono rimasti esclusi dalle norme sugli assegni per il nucleo familiare, vale a dire i coltivatori diretti, i mezzadri e i piccoli coltivatori (la grande maggioranza del settore primario), ma anche i pensionati che hanno avuto accesso alle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.
Sconto INAIL: come fare richiesta
Entro fine mese è necessario proporre domanda di accesso agli sconti INAIL – se in possesso dei requisiti e se interessati. Lo sconto è un incentivo che viene rivolto dall’Istituto ai datori di lavoro che investono nelle importanti materie della sicurezza e della prevenzione sul lavoro, sotto forma di riduzione del premio assicurativo da versare allo stesso Istituto.
Lo sconto va richiesto ogni anno, e comporta la possibilità di ottenere una riduzione dei premi dovuti all’Inail in una misura particolarmente significativa, compresa tra un minimo del 7% e un massimo del 30%. Per quanto concerne i requisiti, possono beneficiare dell’incentivo i datori di lavoro in regola con gli obblighi contributivi e assicurativi, e in regola con le norme in materia di sicurezza sul lavoro. Possono beneficiarne le imprese che hanno iniziato l’attività entro il 1 gennaio 2009, e che nel 2011 hanno effettuato degli interventi di miglioramento sulla sicurezza e sulla tutela del lavoro.
L’Inpdap anticipa la rata di marzo della pensione
Un anticipo di pensione che renderà felici molti soggetti: è questo quello che riserverà l’Inpdap nel corso del prossimo mese di marzo, venendo incontro a tutti quei pensionati che sono soliti riscuotere i loro compensi in contanti. Si tratta, nello specifico, della consueta rata mensile assicurata dall’istituto, con una corresponsione in via anticipata nel periodo che è compreso tra il 1° e il 6 marzo, recandosi sempre presso l’ufficio postale come avviene normalmente. Gli altri pensionati, invece, vale a dire quelli che sono abituati a riscuotere le somme in denaro attraverso gli appositi bonifici bancari o libretti delle Poste, dovranno attendere la solita data, vale a dire il 16 marzo. La comunicazione dell’Inpdap stesso ha messo in luce come questa decisione debba essere spiegata con la previsione di una modalità straordinaria di pagamento, quindi si è scelto di mettere a disposizione più tempo per dotarsi di conti correnti, libretti e carte prepagate, i tipici strumenti utilizzati per accreditare la pensione.
Evasione fiscale, pubblicati i risultati 2011 del Veneto
La Guarda di Finanza del Veneto ha pubblicato i dati relativi alla lotta all’evasione e alle irregolarità fiscali durante il 2011. Stando alle indagini compiute dalla GdF, nel corso dell’ultimo anno sarebbero stati scovati oltre 3,5 miliardi di euro nascosti all’Ageniza delle Entrate, oltre a violazioni sull’imposta sul valore aggiunto (a quanto pare dalle ultime rilevazioni ufficiali, l’imposta meno amata dagli italiani) per 430 milioni di euro.
Le ispezioni della Guardia di Finanza durante l’intero 2011 sono state circa 8 mila, con quasi 3 mila verifiche e circa 5 mila controlli fiscali. A quanto sopra, occorre tuttavia aggiungere un volume di controlli strumentali pari a oltre 45 mila unità (comprendenti i controlli su scontrini ed emissione di ricevute) nei confronti degli esercizi commerciali.