Anche chi lavora in nero, deve pagare le tasse. A dirlo sono numerose pronunce giurisprudenziali e, da qualche giorno, anche il parere n. 26/2011 della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, che prende in carico l’opinione dei giudici formulando un indirizzo piuttosto omogeneo e consolidato, che sostituisce la vecchia esclusiva del datore di lavoro con un nuovo approccio, in cui la responsabilità è condivisa tra datore di lavoro e lavoratore.
Il parere della Fondazione risponde al quesito che chiede di sapere se il lavoratore è comunque responsabile dei pagamenti in nero erogati dal datore di lavoro. Il parere spiega che è obbligatorio per il soggetto che effettua il pagamento e che si è avvalso della prestazione lavorativa, l’effettuazione e il versamento della ritenuta Irpef a titolo d’acconto.
Tutti i discorsi relativi alla
È ben noto come uno dei maggiori problemi nella crescita economica italiana sia data dallo straordinario quantitativo di
Il fatto che un contribuente non possa vantare la residenza nel nostro paese pone dei problemi non indifferenti dal punto di vista fiscale: ecco perché la nostra amministrazione finanziaria ha voluto chiarire questa posizione due giorni fa con una opportuna risoluzione (nello specifico, si tratta della 108/E), in particolare la possibilità di
Il 30 novembre non sarà una data fondamentale solamente per la posta elettronica certificata, ma anche per un adempimento fiscale piuttosto importante: si tratta della cosiddetta imposta sostitutiva che è stata introdotta dal
Come noto, il 30 novembre 2011 è il termine ultimo per il pagamento della seconda rata dell’acconto della
La Corte di Cassazione è intervenuta, con sentenza n. 41444 del 14 novembre 2011, sul tema delle fatture false. Secondo la Suprema Corte, non sussisterebbe il reato di dichiarazione fraudolenta (e conseguente reato con sequestro sui conti dell’imprenditore “colpevole”) nell’ipotesi di
Quali sono gli obblighi di posta elettronica certificata che devono rispettare le società sportive dilettantistiche? Si parla spesso di questi enti in relazione al cinque per mille, ma ora si possono allargare gli orizzonti anche con questo argomento: in effetti, l’obbligo in questione è valido anche per questa tipologia di società, le quali dovranno quindi rispettare la normale scadenza di riferimento,