Amministratori di società: ultimi tre giorni per i compensi del 2011

La data del prossimo 12 gennaio rappresenta, come accade ogni anno, un appuntamento fiscale di notevole importanza per gli amministratori delle società: la remunerazione di questi soggetti, infatti, avviene attraverso un apposito compenso che fa riferimento all’attività posta in essere. L’importo di questo stesso compenso, inoltre, viene stabilito dall’assemblea dei soci. In questo caso, ha senso parlare del principio di cassa allargata, in base al quale sono considerati percepiti tutti quei lavori che sono corrisposti dai datori di lavoro entro il dodicesimo giorno del mese di gennaio (ovviamente il periodo d’imposta è quello successivo al momento in cui si realizzano le somme stesse). La società ha quindi due obblighi da rispettare, vale a dire rendere operativa la ritenuta d’acconto in base alle aliquote progressive che si riferiscono agli scaglioni di reddito del 2011 e l’attribuzione delle detrazioni fiscali, ad esempio quando vi sono dei carichi di famiglia.

Detrazione sulle ristrutturazioni nella Manovra Salva Italia: cosa è cambiato

La principale novità della Manovra Salva Italia (la c.d. Manovra Monti) in merito ai bonus sulle ristrutturazioni, consiste nell’abbattimento del termine temporale previsto per le agevolazioni. In particolare, per quanto concerne l’agevolazione del 36% sulle spese fronteggiate per interventi di recupero e di ristrutturazione edilizia, la legge ha previsto l’entrata in regime del bonus, che non avrà più alcuna scadenza, ma verrà considerata quale agevolazione stabile.

La norma sulle detrazioni del 36% delle spese di ristrutturazione prevede tuttavia alcuni limiti all’utilizzo del bonus, con l’imposizione di un importo massimo di 48 mila per le spese fronteggiate e soggette a beneficio agevolativo. Il calcolo del limite assoluto delle spese, appena ricordato, è da effettuarsi sulla base di ogni singolo immobile: le spese dovranno inoltre essere effettivamente sostenute e a carico del contribuente che detiene o possiede l’immobile.

Gasolio e F24: ecco come accedere al credito d’imposta

Giusto quattro giorni fa la nostra amministrazione finanziaria ha reso pubblica una importante circolare contenente tutte le precisazioni relative alle accise sul gasolio: in pratica, sono stati stabiliti nel dettaglio tutti i rimborsi relativi allo scorso anno e agli autotrasportatori per tali imposte di fabbricazione, senza dimenticare il fondamentale codice tributo che deve essere utilizzato all’interno del modello F24, requisito essenziale per avere accesso al credito d’imposta. L’inoltro delle domande in questione potrà essere realizzato entro e non oltre il 30 giugno di quest’anno, quindi si hanno ancora alcuni mesi di tempo. I rimborsi accennati in precedenza sono di varia entità e vanno schematizzati per una migliore comprensione (le somme si riferiscono a mille litri di prodotto): l’importo sarà pari a 19,78 euro per i consumi del periodo compreso tra il 1° gennaio e il 5 aprile dello scorso anno, 27,08 euro (6 aprile-27 giugno), 67,08 euro (28-30 giugno), 68,98 euro (1° luglio-31 ottobre), 77,88 euro (1° novembre-6 dicembre) e 189,98 euro (7-31 dicembre).

Imposta sugli aeromobili, ecco come funziona

Tra le “tasse sul lusso” introdotte dalla Manovra Salva Italia, vi è anche l’introduzione dell’imposta erariale sugli aeromobili privati, che siano rientranti all’interno del perimetro normativo stabilito dall’articolo 744 del Codice della Navigazione, risultino immatricolati nel registro aeronautico nazionale. L’imposta, stando al testo del decreto Monti, è dovuta da parte di coloro che risultino essere proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio, o utilizzatori a titolo di locazione finanziaria dell’aeromobile, dagli stessi pubblici registri.

Il pagamento della somma dovrà essere effettuato all’atto della richiesta del rilascio o del rinnovo del certificato di revisione della aeronavigabilità, in relazione all’intero periodo di validità del certificato stesso. Nell’ipotesi in cui il certificato abbia una validità inferiore a un anno, l’imposta è dovuta nella misura di un dodicesimo degli importi, per ciascun mese di validità.

Inps e braccianti agricoli: dichiarazioni di calamità entro il 31 gennaio

L’Inps è prontamente intervenuta con una propria circolare due giorni fa per chiarire alcuni aspetti relativi agli adempimenti per la compilazione degli elenchi nominativi dei braccianti agricoli: si tratta, nello specifico, degli elenchi validi per l’anno che si è appena concluso, prendendo come riferimento un preciso testo normativo, vale a dire la Legge 247 del 2007 (attuazione del protocollo su previdenza, lavoro e competitività). Anzitutto, bisogna precisare che le aziende in cui sono presenti i lavoratori che hanno beneficiato delle disposizioni in questione, devono presentare dei requisiti ben precisi: si tratta della delimitazione precisa dell’area calamitata, delle delibere e dei decreti regionali per la delimitazione stessa e della comprensione delle avversità di tipo atmosferico all’interno del cosiddetto Piano Assicurativo Agricolo.

Scadenze fiscali, gli appuntamenti principali del 10 gennaio

Proseguiamo nel nostro viaggio alla ricerca dei principali appuntamenti fiscali del mese di gennaio con le scadenze del 10 del mese. Scadenze che riguardano prevalentemente operatori professionali (e in minima parte i contribuenti privati), ma che è bene comunque fissare nel calendario se di opportuna convenienza. 

La giornata è innanzitutto termine ultimo per i contribuenti che sono soggetti ai regimi fiscali per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo, per trasmettere i dati contabili relativi alle operazioni effettuate nel corso del trimestre solare che precede. Gli operatori aziendali industriali dovranno invece procedere alla segnalazione al Fasi delle variazioni avvenute nel corso del trimestre precedente, con trasmissione dell’apposito modulo contenente l’indicazione del numero di posizione dell’impresa in questione.

Lo spesometro riguarda anche il leasing e il noleggio

Lo spesometro non guarderà in faccia a nessuno, nemmeno a coloro che sono abituati ad avere a che fare con leasing e noleggi: in effetti, queste due fattispecie dovranno essere comunicate con prontezza all’Anagrafe Tributaria nel caso in cui i loro importi siano rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Non basta che queste stesse operazioni vengano già monitorate in maniera autonoma, il controllo diventerà ancora più intenso. La precisazione del Fisco ha sorpreso non pochi addetti ai lavori, visto che di recente ci si era pronunciati proprio in maniera opposta, ricordando che le operazioni obbligate alla comunicazione dal Dpr 605 del 1973 (tra cui anche il leasing e il noleggio) dovevano essere escluse dal nuovo obbligo.

Tassa sulle imbarcazioni, le novità della manovra Monti

Particolarmente osteggiata da tutti i proprietari dei natanti, la manovra Monti ha introdotto una serie di provvedimenti finalizzati a tassare i possessori di imbarcazioni, con una incisività del prelievo fiscale che è direttamente proporzionale alla lunghezza della barca, con una misura che desidera pertanto andare a creare un pregiudizio economico maggiore nelle tasche di coloro che risultano essere in proprietà di barche di lusso.

In particolare, stando a quanto riportato dall’articolo 16 della manovra, dal 1 maggio 2012 tutte le unità di diporto che stazionano nei porti marittimi nazionali, navigano o siano ancorate in acque pubbliche, anche se in concessione a privati, sono soggette al pagamento della tassa annuale di stazionamento, calcolata per ogni giorno o frazione di esso, in misura dipendente dalla lunghezza dello scafo.

Irpef: agevolazioni fiscali per gli universitari all’estero

Gli studenti italiani che si trovano fuori sede e che sono regolarmente iscritti presso un ateneo straniero potranno beneficiare di agevolazioni fiscali molto importanti: si tratta, nello specifico, degli sconti relativi ai canoni di locazione, nel caso in cui la sede di studio sia uno stato dell’Unione Europea, oppure una delle nazioni che hanno sottoscritto l’accordo sullo Spazio Economico Europeo (la Svizzera, ad esempio, non è ricompresa in questo novero). La novità in questione può essere evinta facilmente dalla Legge Comunitaria del 2010, più precisamente dal suo articolo 16, il quale fa espresso riferimento ai benefici destinati a chi alloggia fuori dai confini nazionali. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che i soggetti coinvolti potranno accedere a una detrazione importante dell’Irpef (il 19% per la precisione), un modo per venire incontro agli interessi dei giovani universitari e dei loro genitori che li mantengono dal punto di vista tributario.

Superbollo auto di lusso: chi verrà colpito dalla manovra Monti

Come noto, la manovra Monti ha introdotto un rincaro del bollo auto per le auto di lusso. In realtà, tuttavia, la dicitura di superbollo su “auto di lusso” è piuttosto controversa: la sovra tassa colpisce infatti, generalmente, le auto di maggior potenza, non tutte certamente riconducibili alla macro categoria dei veicoli di pregio.

Alla luce di quanto calcolato dagli osservatori di settore, saranno oltre mille i modelli presenti sul mercato, che verranno sottoposti al nuovo superbollo del governo Monti, con una maggiorazione di 20 euro per ogni Kw eccedente i 170 kw (equivalenti a 231 cavalli). Un balzello che certamente non farà piacere ai possessori di veicoli di grande potenza, che vedranno colpite le proprie auto da un superbollo non certamente insignificativo.

Le tabelle Aci del 2012 per l’imponibile del fringe benefit

Anche il 2012, come successo anche negli anni passati, potrà contare sui costi chilometrici di esercizio relativi a automobili, ciclomotori e motocicli: si tratta, infatti, delle tabelle che vengono puntualmente rese pubbliche dall’Aci (Automobile Club d’Italia), un dato fondamentale dal punto di vista tributario, dato che consentono di ottenere l’imponibile fiscale e quello previdenziale del fringe benefit per le vetture aziendali. Come è noto, vi sono dei veicoli che sono solitamente offerti ai lavoratori o ai collaboratori di un’azienda in maniera continuativa per delle esigenze private e lavorative (il cosiddetto uso promiscuo). Il testo normativo di riferimento in tal caso è il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Dpr 917 del 1986), più precisamente il suo articolo 51, il quale parla chiaramente di regole forfetarie per determinare il valore in denaro del reddito di lavoro dipendente.

estero

Patrimoni all’estero: le tasse della manovra Monti

Come noto, la manovra Monti ha introdotto una serie di applicazioni onerose sui patrimoni all’estero. La più “famosa” di tutte le introduzioni della riforma fiscale è certamente inerente il prelievo sui capitali scudati. Ma in realtà le modifiche all’ordinamento fiscale per quanto concerne i patrimoni esteri vanno anche al di là, abbracciando gli immobili posseduti al di fuori dei confini nazionali e i depositi regolarmente tenuti all’estero.

In particolare, la reintroduzione dell’imposta sulle case vale anche per quanto concerne gli immobili all’estero. Pertanto, i soggetti che risiedono in Italia e che detengono immobili all’estero dovranno pagare un’aliquota di 0,.76 punti percentuali sul valore dell’immobile, calcolato sulla base del valore d’acquisto o del valore di mercato. Al fine di evitare una doppia tassazione, è riconosciuto un credito d’imposta per i prelievi patrimoniali operati dallo Stato estero, tenendo conto delle varie convenzioni bilaterali in essere.

I nuovi interessi legali degli usufrutti e delle rendite immobiliari

Usufrutto, rendite e pensioni potranno beneficiare ora di un nuovo calcolo per quel che riguarda le imposte di registro e le donazioni: questo aggiornamento, infatti, si riferisce a una delle ultime pubblicazioni presenti in Gazzetta Ufficiale, con il ministero dell’Economia che ha reso noti i nuovi moltiplicatori che saranno in vigore nel corso di questo 2012. In effetti, il provvedimento in questione si è reso necessario a causa dei tassi legali degli interessi che sono passati dall’1,5 al 2,5%. Lo stesso dicastero di Via XX Settembre, infatti, ha il compito di adeguare tali modalità di calcolo ogni volta che se ne presentino le condizioni. In particolare, i diritti di usufrutto a vita, le rendite e le pensioni non possono non essere strettamente correlati alle modifiche del saggio legale degli interessi, come è appunto accaduto due giorni fa. Quale sarà il raggio di applicazione di questi valori?

Redditometro: la scadenza del prossimo 30 aprile

Il prossimo 30 aprile sarà una data fondamentale per quel che concerne gli operatori fiscali e i loro principali adempimenti dal punto di vista tributario: si tratta, infatti, della scadenza che è stata fissata dalla nostra amministrazione finanziaria per comunicare all’Anagrafe Tributaria i dati relativi alle operazioni rilevanti per il cosiddetto spesometro. Le casistiche che sono contemplate in tal senso sono diverse, in particolare quelle operazioni che vengono poste in essere tramite versamento con carta di credito e di debito e che sono state realizzate nel periodo compreso tra il 6 luglio e il 31 dicembre scorsi. La circolare delle Entrate risale già a qualche giorno fa, ma bisogna comunque sottolineare gli aspetti più significativi di questo ambito così importante.